A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
Eventi
I giornali dei dotti. I periodici di antico regime della Biblioteca Angelica. Sala degli Atti parlamentari, 22 settembre 2015
Il 22 settembre si è svolta presso la sala degli Atti Parlamentari della Biblioteca del Senato la presentazione del catalogo dei periodici d'ancien régime della Biblioteca Angelica di Roma, curato da Paola Paesano e pubblicato nella collana Biblioteca del XVIII secolo della Società italiana di studi sul secolo XVIII.
Il fondo di periodici antichi angelicani comprende quasi duecento titoli, per la maggior parte precedenti la metà del Settecento, spesso in serie completa e talvolta in copia unica in Italia o a Roma. Accanto a una netta prevalenza di giornali dei dotti, il fondo conserva titoli di informazione generale o specializzata di argomento scientifico, storico, bibliografico, religioso, sociale e politico. Particolarmente rilevante è il nucleo costituito dalle gazzette francofone pubblicate negli ambienti degli ugonotti, rifugiati in Olanda a seguito della revoca dell'editto di Nantes. La parte più cospicua del fondo proviene dalla collezione privata del cardinal Domenico Passionei, che durante la sua vita mise insieme una preziosissima raccolta di antichi manoscritti e volumi rari per la sua personale biblioteca, costituita da oltre 32.000 volumi. Dopo la morte del cardinale, la collezione, per volontà di Clemente XIII, fu acquistata dagli Agostiniani e andò a raddoppiare il patrimonio bibliografico dell'Angelica.
Il pomeriggio di presentazione è stato introdotto da Alessandra Casamassima che ha evidenziato l'interesse della Biblioteca del Senato per l'origine e la storia della stampa periodica, e illustrato le caratteristiche e le differenze tra i fondi di periodici antichi del Senato e dell'Angelica. L'intervento di Sandro Bulgarelli ha sottolineato l'importante funzione svolta dai giornali dei dotti nella selezione critica delle pubblicazioni, in forte aumento fra Sei e Settecento. Giulio Ferroni ha poi messo a fuoco l'importanza informativa della raccolta, dalla forte caratterizzazione internazionale. Silvia Berti ha evidenziato infine le profonde interconnessioni tra i vari protagonisti delle imprese editoriali periodiche ed enciclopediche, spesso afferenti ad ideologie diverse nell'ambito della comune cultura europea settecentesca. L'incontro si è concluso con le considerazioni dell'autrice che ha illustrato ai presenti le difficoltà incontrate nel lavoro e chiarito alcuni aspetti tecnici particolari.