A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
Eventi
Nuovi alfabeti della biblioteca: il convegno delle Stelline
A partire dal titolo, I nuovi alfabeti della biblioteca, il convegno annuale organizzato al Palazzo delle Stelline di Milano dalla rivista "Biblioteche oggi" suona quest'anno come una provocazione.
Negli anni Ottanta e Novanta e fino nel primo decennio del Duemila la riflessione biblioteconomica si concentrava sui "linguaggi" della biblioteca, in senso ideale e sistemico (biblioteca come linguaggio e mediazione comunicativa, biblioteca come concretizzazione di un universo bibliografico a cui guidare gli utenti) oppure in accezione tecnica (linguaggi di indicizzazione, di codifica, di interrogazione, ecc.): qualche riferimento bibliografico che suggerisce questo percorso è riportato in calce a questa pagina.
Se dunque nell'ormai lontano 1997 l'omologo convegno al Palazzo delle Stelline era stato intitolato Biblioteca e nuovi linguaggi, l'ultima edizione dell'incontro sembra condurre a ritroso verso un ripensamento più radicale, che dalle regole sintattiche e grammaticali, tipiche appunto dei linguaggi, ritorni all'a-b-c per rifondare dalle basi l'attività della biblioteca e il suo ruolo di mediazione nel nuovo panorama digitale.
Anche la dichiarazione programmatica che apre la presentazione dell'iniziativa del 2012 ("Viaggio al centro di un'istituzione della conoscenza nell'era dei bit") suggerisce la nuova esplorazione di un continente che credevamo ben conosciuto, ma che alla sua millenaria storia deve affiancare oggi un "cambiamento di paradigma".
La parcellizzazione dell'informazione elettronica induce infatti, e con sempre maggiore pervasività, un ripensamento drastico dei modi in cui la biblioteca può agire, per adeguare il proprio irrinunciabile ruolo di mediazione tra utenti e contenuti informativi ai nuovi modi e alle nuove forme in cui tali contenuti si propongono.
Da questo punto di vista in particolare, un rischio potrebbe essere quello di limitarsi a rincorrere le ultime novità tecnologiche piegandole a vecchi schemi mentali, a comodi percorsi, a pratiche consolidate: ci si negherebbe così la possibilità di scorgere possibili caratteristiche intrinseche di irriducibile novità in alcuni dei media di ultima generazione.
Basti pensare, per fare un solo esempio molto attuale, alle strategie messe in atto dalle biblioteche per la circolazione degli e-book, in particolare per quanto riguarda i progetti di prestito digitale (digital lending) che iniziano a nascere in varie biblioteche sul territorio nazionale: a progetti che applicano modalità analoghe al prestito tradizionale (prestando ad esempio, insieme al file con il documento elettronico richiesto, anche un dispositivo di lettura - e-reader - preventivamente catalogato) se ne affiancano altri che sfruttano più estensivamente le caratteristiche dei libri elettronici appoggiandosi a piattaforme online di distribuzione dei documenti.
In un panorama incerto e velocemente mutevole, ai tanti operatori nei vari settori dell'informazione e della comunicazione occorre costituire un orizzonte di conoscenza e di esperienze comune. Nuovi alfabeti, dunque: per conoscere i nuovi formati in cui i documenti si presentano e le caratteristiche che ne derivano, per rifondare le modalità di circolazione dei documenti stessi, infine - dal punto di vista delle biblioteche - per riflettere alla luce di tutto ciò sulle strategie comunicative delle biblioteche tra nuove realtà e riproposizione aggiornata di servizi tradizionali, ma anche tra mediazione e produzione diretta di nuovi contenuti informativi.
Da questo punto di vista il programma 2012 del convegno milanese, nella sua ormai classica articolazione tra una sessione principale e più eventi-satellite (incontri, seminari, tavole rotonde, vere e proprie sessioni parallele), ha reso evidente più che mai la poliedricità delle attività degli operatori dell'informazione, coinvolgendo - oltre ai bibliotecari - esponenti delle cosiddette "istituzioni della memoria" o del mondo dell'editoria e della distribuzione di contenuti scientifici e multimediali, sviluppatori di applicazioni informatiche, esperti del Web e di didattica declinata soprattutto nelle forme dell'e-learning.
***********************
Breve percorso bibliografico nelle collezioni del Polo Bibliotecario Parlamentare:
Daniela Canali, Standard per la biblioteca digitale: nuovi linguaggi di codifica per l'informazione bibliografica. Milano, Editrice bibliografica, c2006.
(Direz. Ib. 185)
Biblioteca e nuovi linguaggi: come cambiano i servizi bibliotecari nella prospettiva multimediale. [Materiali del Convegno organizzato dall'Assessorato alla trasparenza e alla cultura della] Regione Lombardia, [dall'Assessorato alla cultura della] Provincia di Milano [e da] "Biblioteche Oggi", Milano, 13-14 marzo 1997], a cura di Ornella Foglieni. - Milano, Editrice bibliografica, 1998
(Direz. Ib. 41. - Direz. Ib. 42.)
Il linguaggio della biblioteca. Scritti in onore di Diego Maltese, a cura di Mauro Guerrini. Milano, Editrice bibliografica, 1996
(Direz. Ib. 72.)
Diego Maltese, La biblioteca come linguaggio e come sistema. Milano, Editrice Bibliografica, 1985
(Camera-Colloc.: R 06609 / 021 b)