A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
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Le collezioni di giornali e periodici della Biblioteca del Senato su Internet Archive
La disponibilità di ampie collezioni di giornali costituisce uno dei principali tratti caratterizzanti della Biblioteca del Senato. Oltre alla funzione di documentazione corrente e di aggiornamento che queste raccolte svolgono, va considerato l'importante valore di documentazione storica, soprattutto nel caso in cui le serie dei periodici e dei quotidiani, in particolare italiani, datino molto indietro nel tempo.
Si tratta di raccolte notevoli da un punto di vista quantitativo e qualitativo. Se la loro formazione e il loro incremento hanno a che vedere col compito di documentazione e di supporto ai lavori parlamentari che la Biblioteca del Senato assolve, tuttavia l'utilizzo che nel tempo gli studiosi ne hanno fatto è variegato; basta scorrere la pagina La Biblioteca come fonte per comprendere come la consultazione di materiale simile possa essere un passaggio nodale per la realizzazione di pubblicazioni cartacee, programmi televisivi, film, serie TV e documentari.
La biblioteca negli ultimi anni ha portato avanti svariati progetti che hanno avuto l'obiettivo di valorizzare le sue raccolte di giornali: da un lato il personale è costantemente impegnato in un esame del posseduto - esistenza, consistenza, formati disponibili - i cui frutti sono visibili in un catalogo dei giornali periodicamente aggiornato (sull'argomento si veda l'articolo in questo stesso numero di "MinervaWeb"), dall'altro si sta investendo in progetti di digitalizzazione sempre più ambiziosi.
Alla base di queste attività vi sono costanti riflessioni che concernono la specifica natura del materiale in questione. Nel caso dei giornali - dei quotidiani in particolare - la materia cartacea è concepita per un utilizzo aleatorio - quotidiano appunto. In questo senso, le conclusioni raggiunte richiamano per analogia quelle dichiarate da Internet Archive laddove, parlando di siti web, viene spiegato che, quando nel 1996 si è deciso di archiviare internet stesso, si trovava una corrispondenza tra le pagine web e i giornali: entrambi materiali effimeri, con la differenza fondamentale che i giornali hanno potuto avvalersi della potenza culturale del materiale carta, un materiale legato alla conservazione.
Tuttavia, conservare un giornale non implica che questo giornale sopravviva bene al tempo, specie se soggetto a consultazioni frequenti. Non è un caso che i giornali, accanto al materiale antico, abbiano conosciuto per primi una proliferazione di formati alternativi a quello cartaceo: microfilm, copie anastatiche, digitalizzazioni.
Il digitale, in particolare, è un formato dalle molteplici potenzialità, non ultime quelle legate all'accesso. La Biblioteca del Senato ha declinato queste potenzialità sia digitalizzando testate antiche non più coperte da copyright e dunque utilizzabili liberamente da parte degli studiosi, sia attraverso progetti di digitalizzazione che hanno richiesto contributi esterni e collaborazioni con altre istituzioni, nonché - in taluni casi - la disponibilità dei detentori dei diritti per la pubblicazione online.
Nel primo caso il progetto di punta con cui la biblioteca si è misurata, e che ha costituito un interessante banco di prova, è stato la banca dati dei Giornali Storici In Digitale (GiSID) (si veda l'articolo di "MinervaWeb", n. 36 n.s., dicembre 2016), una banca dati che comprende circa 70 riviste pubblicate in Italia fra il XVIII e il XIX secolo. GiSID si è dimostrato essere un utile contenitore, purtuttavia con dei limiti: la banca dati consente di consultare i numeri delle varie riviste e di salvare in pdf i documenti di interesse, tuttavia la possibilità di ricercare per parole chiave nel testo integrale è praticabile solo dalle postazioni della biblioteca.
Appartengono invece al secondo caso le esperienze fatte con le banche dati di singole testate: si pensi alla collezione completa della rivista "L'Astrolabio" (si veda l'articolo di "MinervaWeb", n. 33 n.s., giugno 2016), dell'"Avanti!" - i cui aggiornamenti continuano e continueranno a lungo nel tentativo di fornire una rappresentazione il più possibile completa di una testata ricchissima di storia - e della rivista "Mondoperaio" (sugli ultimi sviluppi di queste piattaforme si veda l'articolo di questo stesso numero di "MinervaWeb").
Al tempo stesso è in cantiere un repository che accoglierà il complesso del materiale digitalizzato della Biblioteca del Senato: giornali, fondi storici, atti parlamentari. Trattandosi di un progetto dalle dimensioni ragguardevoli, la cui messa a punto richiederà ancora del tempo, e nella consapevolezza che interessanti saranno le implicazioni di una banca dati che accoglierà materiali diversi e che consentirà, all'interno di essi, una ricerca trasversale, si è deciso nel frattempo di rendere fruibile da un lato quel materiale digitalizzato che non ha ancora trovato una collocazione sul web, dall'altro di dare un ulteriore punto di accesso a materiale già presente online, per esempio su GiSID.
In virtù di ciò in questi mesi si è avviata una valutazione degli spazi digitali esistenti per individuare quello con cui potesse essere più sensato interagire. Internet Archive (per un approfondimento si veda l'articolo di "MinervaWeb" n. 66, n.s., dicembre 2021) ha rappresentato sotto molti aspetti il naturale sbocco: per la mission che, in quanto biblioteca digitale, si dà (accesso universale alla conoscenza); per la possibilità di caricare senza limiti il proprio materiale a partire dalla creazione di un account; per l'autonoma gestione dei metadati da abbinare ai propri file digitali.
Scelto l'ambiente, il passo successivo ha riguardato la selezione del primo blocco del materiale da caricare. La scelta è caduta su dieci testate che nel 2021 sono state oggetto di un progetto di digitalizzazione (si veda l'articolo di "MinervaWeb" n. 64, n.s., agosto 2021) e che rientrano in quel materiale che non era stato ancora messo a disposizione sul web: "L'aletoscopio", "L'araldo", "Il censore", "L'armonia", "La bandiera del popolo", "Il cattolico: giornale quotidiano di Genova", "Correspondance de Rome", "Corriere milanese", "La domenica letteraria", "La domenica del Fracassa". L'insieme di queste testate riguarda gli anni dal 1794 al 1886, per un totale di oltre 25.000 pagine.
Il materiale finora caricato è stato organizzato in tre collezioni:
- Nella collezione Biblioteca del Senato - Testate A-B sono presenti:
"L'aletoscopio: cronaca settimanale", aprile 1864-dicembre 1865
"L'araldo della guardia nazionale e dell'esercito", marzo 1848-giugno 1848
"L'armonia della religione con la civiltà", gennaio 1863-dicembre 1863
"La bandiera del popolo", febbraio 1865-giugno 1866; luglio 1867-agosto 1867
- Nella collezione Biblioteca del Senato - Testate C-D sono presenti:
"Il cattolico", gennaio 1851-dicembre 1845
"Il censore", febbraio 1849; giugno 1849-dicembre 1849
"Correspondance de Rome", 1848-1851; agosto 1860-dicembre 1861
"La domenica del Fracassa", dicembre 1884-febbraio 1886
"La domenica letteraria", febbraio 1882-marzo 1885
Vi è infine la collezione "Corriere milanese", che accoglie le digitalizzazione dell'omonimo giornale per gli anni 1794-1795, 1801-1804, 1806-1807, 1811-1815.
La ratio è stata quella di raggruppare le testate della Biblioteca del Senato su Internet Archive all'interno di collezioni che coincidono col nome della testata stessa se quest'ultima ha una consistenza ragguardevole (al momento è questo il caso del solo "Corriere milanese"), entro collezioni organizzate per sequenze alfabetiche se si tratta di testate più piccole.
Ciò ha costituito in parte una scelta obbligata, compiuta in accordo con le politiche adottate da Internet Archive. Internet Archive consente infatti di organizzare la propria raccolta entro collezioni il cui contenuto deve essere accomunato dalla presenza di almeno 50 elementi correlati e con lo stesso formato. In alternativa i caricamenti rimangono in una collezione generica.
La scelta di molte biblioteche e istituzioni presenti su Internet Archive è stata quella di creare un'unica collezione, coincidente col nome stesso della biblioteca, entro cui far confluire l'insieme del materiale caricato. Al momento la Biblioteca del Senato ha scelto una strada diversa nel tentativo di organizzare in modo più strutturato e parlante le proprie collezioni. A partire da settembre verrà avviata una seconda tranche di caricamenti che riguarderà altre testate storiche, quasi certamente appartenenti alla collezione GiSID. Il lancio di sempre più giornali digitalizzati su Internet Archive consentirà di sperimentare l'utilizzabilità della struttura per collezioni secondo i criteri sopra descritti, non escludendo, per il futuro, eventuali aggiustamenti o ripensamenti strutturali.
In aggiunta alle collezioni di periodici e giornali, si è deciso anche di valorizzare la pagina web Scaffale della memoria, già disponibile sul sito della biblioteca con digitalizzazioni di testi rari e fuori commercio presenti nelle nostre collezioni, avviando l'archiviazione dei testi in Internet Archive (vedi introduzione all'articolo in questo stesso numero).
La consultazione delle collezioni della Biblioteca del Senato su Internet Archive è possibile a partire da questa pagina o dal sito della biblioteca.