A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
Insula Sapientiae
Lo scorso 29 settembre, in occasione della "Giornata europea del patrimonio", la Camera dei deputati, il Senato della Repubblica, la Biblioteca Casanatense e il Convento domenicano della Minerva hanno aperto al pubblico, per la prima volta dal 1870, l'insula Sapientiae, il complesso domenicano che gravita sulla basilica di Santa Maria sopra Minerva. È stata così ripristinata e resa accessibile al pubblico l'unità dell'antica "insula dominicana" spezzata con l'annessione di Roma al Regno d'Italia.
Centinaia di cittadini si sono messi in fila, a via del Seminario, per essere condotti lungo un percorso che ha toccato le sale delle Biblioteche della Camera, del Senato e Casanatense (complessivamente circa 2 milioni e 500.000 volumi, di cui molti antichi e rari) e il Convento della Minerva.
Il numerosissimo pubblico ha potuto visitare, tra l'altro, la sala del Refettorio, il Chiostro della Cisterna, l'appartamento Giustiniani, le sale Galileo, Kissner e delle Capriate, nonché la Sala capitolare, il Chiostro di Santa Caterina, la Sala dei Papi, la Sacrestia della Basilica e il Salone monumentale della Biblioteca Casanatense.
L'area dell'Insula Sapientiae ospitò nell'antichità il tempio di Iside e Serapide e il tempio di Minerva Calcidica. Da quest'area provengono molti celebri obelischi di Roma, tra cui la coppia che fa ancora bella mostra di sé in piazza del Pantheon e sull'elefantino di piazza della Minerva, quello eretto in Villa Celimontana e da ultimo quello attualmente visibile al Monumento ai caduti di Dogali presso piazza dei Cinquecento. L'area, nella quale furono ritrovati la colossale Pigna che dà il nome al quartiere (ora in Vaticano) e il "Piè di marmo", ancora visibile nell'omonima via adiacente all'Insula, nel 1266 divenne sede dell'ordine domenicano, fino al Seicento il più influente al mondo. Ospitò fra l'altro la Congregazione del Sant'Uffizio, che coordinava le attività dell'Inquisizione. Vi ebbero luogo due conclavi e l'elezione dei Papi Eugenio IV (1431) e Niccolò V (1447), la sentenza del processo a Galileo e la sua abiura. Vi sono sepolti Santa Caterina da Siena e il Beato Angelico, che vi trascorsero gli ultimi anni di vita. La creazione, quest'anno, del polo bibliotecario parlamentare, con l'istituzione di uno stretto coordinamento tra le biblioteche di Camera e Senato, ha posto le premesse per l'apertura di un percorso che collega le diverse realtà che occupano l'Insula e ha consentito, e consentirà ancora in futuro, di apprezzare l'inestimabile patrimonio storico e monumentale del complesso.