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Dicembre 2012
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Mercoledì 12
Diritti umani e politiche estere, tra principi e realpolitik. Giovedì 13 e venerdì 14 dicembre - Centro Congressi Torino Incontra
Con Marcenaro, Dini, Fornero, Mignon, Battaini, Lambrinidis, Lukin, Magazzeni, Beger, Dall'OglioSi apriranno domani a Torino i lavori della Conferenza "Diritti umani e politiche estere, tra principi e realpolitik", promossa dalla Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato della Repubblica, dalla Commissione politica del Consiglio d'Europa, insieme alla Camera dei deputati.
Alla Conferenza, che si terrà al Centro Congressi di TorinoIncontra con inizio alle ore 9, seguirà la riunione della Commissione Affari politici e democrazia dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa prevista per venerdì 14 dicembre. Ai lavori di questi primi Stati Generali dell'Europa sui diritti umani prenderanno parte oltre 120 parlamentari dei 47 paesi del Consiglio d'Europa.
Il Presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato, Pietro Marcenaro, terrà la relazione introduttiva, dopo gli indirizzi di saluto del sindaco di Torino, Piero Fassino, del presidente dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa Pace, Jean Claude Mignon, del segretario generale aggiunto Pace, Gabriella Battaini e del presidente della Delegazione italiana presso il Consiglio d'Europa, Luigi Vitali che modererà i lavori.
Interverranno Elsa Fornero, Ministro del Lavoro e delle politiche sociali; Lamberto Dini, Presidente Commissione Affari esteri del Senato della Repubblica; Stavros Lambrinidis, Rappresentante speciale per i diritti umani dell'Unione europea; Vladimir Lukin, ombudsman della Federazione russa; Gianni Magazzeni, coordinatore delle National Institution Unit OHCHR; Nicolas Beger, direttore dell'ufficio istituzioni europee di Amnesty International e Padre Paolo Dell'Oglio, fondatore della comunità Deir Mar Musa in Siria.
Al centro dei lavori la ridefinizione dei rapporti tra le Nazioni, che con il progressivo trasferimento di prerogative e poteri alle istituzioni sovranazionali, impone una riflessione profonda sul rapporto esistente tra diritti umani, politiche estere e impegno per la pace. Occorre riconoscere e discutere la tensione strutturale tra principi e realpolitik, tra valori e interessi. E' necessario che i diritti umani, enunciati nelle Dichiarazioni e nelle Carte, conquistino uno spazio maggiore nella prassi delle relazioni internazionali e, come anche le primavere arabe dimostrano, pure nelle molte contraddizioni, stato di diritto e diritti umani tornino a camminare sulle gambe dei popoli e della dialettica democratica.
Nel 64° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (10 dicembre 1948) la questione dei diritti umani sugli scenari mondiali si presenta costantemente nelle forme delle crisi e dell'emergenze umanitarie costringendo spesso la comunità internazionale ad alternative drammatiche.
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