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Dicembre 2009
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Giovedì 10
Il Ministro Maroni in Commissione rifiuti
La Commisione d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti ha svolto l'audizione del Ministro dell'interno, Roberto MaroniAula: approvazione di mozioni
Il Senato nella seduta antimeridana del 10 dicembre ha ripreso l'esame delle mozioni sugli uffici consolari all'estero, che sono state accolte, con alcune modifiche, dal Governo e approvate dall'Assemblea.L'Assemblea ha quindi approvato, dopo che il Governo le aveva accolte con modificazioni, le mozioni sulla partecipazione dell'Italia alla Convenzione sull'aiuto alimentare. Le mozioni sull'obesità infantile sono state rinviate ad altra sedutaI Ministri Frattini e La Russa in Commissioni 3a e 4a riunite Senato in seduta congiunta con III e IV riunite Camera
Le Commissioni riunite Esteri e Difesa del Senato congiuntamente con le Commissioni riunite Esteri e Difesa della Camera giovedì 10 dicembre hanno ascoltato le comunicazioni dei Ministri degli affari esteri, Franco Frattini e della difesa, Ignazio La Russa sulle strategie e sugli sviluppi della partecipazione italiana alla missione ISAF.Anagrafe tributaria e federalismo fiscale: audizione in Commissione
Nel proseguire l'indagine conoscitiva sull'anagrafe tributaria nella prospettiva del federalismo fiscale, la Commissione Anagrafe tributaria giovedì 10 dicembre ha svolto l'audizione del Direttore generale delle finanze, prof.ssa Fabrizia Lapecorella. La Commissione ha poi deciso di dedicare ancora un'altra seduta all'audizione della prof.ssa Lapecorella.Ordinamento portuale: audizione
La Commissione Lavori pubblici, in Comitato ristretto sull'ordinamento portuale, giovedì 10 dicembre ha ascoltato una delegazione dell'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani). In relazione poi alla discussione dei progetti di riforma della legislazione in materia portuale (A.S. 143, 263 e 754) l'8a Commissione ha adottato quale testo base la proposta di testo unificato predisposta dal Comitato ristretto, fissando per le ore 18 di mercoledì 16 dicembre il termine di presentazione degli emendamenti.Riforme costituzionali: approvazione mozioni in Aula
Nella seduta pomeridiana del 2 dicembre l'Assemblea ha approvato due mozioni in materia di riforme costituzionali. Di seguito i testi approvati.
(1-00205) (testo 3) (02 dicembre 2009)
FINOCCHIARO, D'ALIA, ZANDA, LATORRE, BIANCO, ADAMO, BASTICO, CECCANTI, DE SENA, INCOSTANTE, MARINO Mauro Maria, PROCACCI, SANNA, VITALI.Il Senato, premesso che:
da molti anni è in corso nel Paese un intenso dibattito sulla seconda parte della Costituzione, che negli ultimi lustri si è concretizzato in numerosi progetti di riforma fra loro differenziati per il grado di incisività o per la dimensione dello scostamento dall'impianto originario della Costituzione;
ogni parte politica si riconosce nel proprio patrimonio di progetti e di ipotesi di riforma ma, d'altro canto, la mancata ricerca di un ampio consenso parlamentare e politico su tali proposte ha contribuito a determinare il loro fallimento;
non è però diminuita l'esigenza di una revisione del testo costituzionale, in quanto alcune delle scelte compiute oltre mezzo secolo fa dai padri costituenti in materia di ordinamento della Repubblica richiedono oggi un adeguamento;
vanno dunque promossi interventi sul testo della Costituzione che permettano di affrontare, nei tempi e con il respiro necessario, alcune questioni istituzionali che il Paese si trova di fronte,impegna il Governo:
a partecipare, con spirito di leale collaborazione, al confronto parlamentare di sistema sui temi delle riforme istituzionali, per giungere alla necessaria approvazione di un testo condiviso dalla più ampia maggioranza parlamentare che tenga conto: della necessità della riduzione del numero dei parlamentari, tema sul quale esiste già un largo consenso tra le forze politiche, e della necessità di approvare una conseguente legge elettorale che contempli il principio di rappresntanza; dell'esigenza di una discussione sul rafforzamento, nei rispettivi ambiti costituzionali, dei poteri e delle funzioni del Parlamento e del Governo; della rivisitazione del bicameralismo perfetto, anche in ragione dell'avvenuta approvazione del federalismo fiscale; dell'esigenza di una riforma delle norme di rango costituzionale relative all'ordinamento giurisdizionale che tenga fermi i principi di autonomia e indipendenza che riguardi l'equilibrio complessivo tra i poteri dello Stato.
(1-00207) (01 dicembre 2009) (*)
GASPARRI, BRICOLO, QUAGLIARIELLO, PISTORIO, VIZZINI, NANIA, PASTORE, BENEDETTI VALENTINI, GAMBA, FASANO, CORONELLA, DE LILLO.Il Senato, premesso che:
da molti anni è in corso nel Paese un intenso dibattito sulla seconda parte della Costituzione, che negli ultimi lustri si è concretizzato in numerosi progetti di riforma fra loro differenziati per il grado di incisività o per la dimensione dello scostamento dall'impianto originario della Costituzione; ogni parte politica si riconosce nel proprio patrimonio di progetti e di ipotesi di riforma ma, d'altro canto, la mancata ricerca di un ampio consenso parlamentare e politico su tali proposte ha contribuito a determinare il loro fallimento;
non è però diminuita l'esigenza di una revisione del testo costituzionale, in quanto alcune delle scelte compiute oltre mezzo secolo fa dai padri costituenti in materia di ordinamento della Repubblica richiedono oggi un adeguamento; vanno dunque promossi interventi sul testo della Costituzione che permettano di affrontare, nei tempi e con il respiro necessario, alcune questioni istituzionali che il Paese si trova di fronte,impegna il Governo:
ad incoraggiare, con spirito di leale collaborazione, un confronto parlamentare sui temi delle riforme istituzionali, per giungere alla necessaria approvazione di un testo condiviso dalla più ampia maggioranza parlamentare;
a sostenere la riduzione del numero dei parlamentari, tema sul quale esiste già un largo consenso tra le forze politiche;
a promuovere l'avvio della discussione sul rafforzamento dei poteri dell'esecutivo, nell'ambito di una coerente ed equilibrata revisione della forma di governo;
a favorire il superamento del bicameralismo perfetto, anche in ragione dell'avvenuta approvazione del federalismo fiscale;
a stimolare una riforma delle norme di rango costituzionale che sovraintendono al funzionamento del nostro sistema giudiziario.(*) Approvata per le parti non precluse o assorbite dalla votazione della mozione 1-00205 (testo 3)
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