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Martedì 11 Luglio 2023 - 85ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 16:38)

L'Assemblea ha approvato il ddl n. 614, recante istituzione del Museo della Shoah in Roma. Il testo passa ora alla Camera.

La relatrice, sen. Versace (Az-IV), ha anzitutto rilevato l'importanza di un Museo della Shoah per mantenere viva la memoria, soprattutto tra i giovani, dell'orrore culminato con la persecuzione e lo sterminio di migliaia di ebrei italiani. L'istituendo museo, destinato a costituire il luogo centrale di trasmissione della conoscenza di cosa è stato l'Olocausto e delle atrocità che lo hanno caratterizzato, intende affiancarsi alla Fondazione Museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah (MEIS) e ai Musei dedicati alla Shoah già istituiti in altre parti del mondo. Il comma 1 dell'articolo unico in esame prevede la partecipazione del Ministero della cultura alla Fondazione Museo della Shoah, costituita nel 2008 con la mission di dare impulso alla costruzione del Museo Nazionale della Shoah a Roma. Il comma 2 affida la gestione del Museo alla Fondazione Museo della Shoah. Il comma 3 pone la Fondazione Museo della Shoah sotto la vigilanza del Ministero della cultura. Per la realizzazione e il funzionamento del museo, il comma 4 autorizza la spesa di 4 milioni di euro per l'anno 2023, di 3 milioni di euro per il 2024, di 3,050 milioni di euro per il 2025 e di 50.000 euro annui a decorrere dall'anno 2026, provvedendo alle relative coperture finanziarie.

Dopo l'intervento del Ministro della cultura Sangiuliano, il quale ha sottolineato che l'istituzione del Museo, che attualmente esiste in tutte le grandi capitali occidentali, sanerà un vulnus della Repubblica italiana, sono intervenuti in dichiarazione di voto i sen. Guidi (Cd'I), Ilaria Cucchi (Misto-AVS), Scalfarotto (A-IV), Paroli (FI-BP). Dolores Bevilacqua (M5S), Paganella (L-SP), Cecilia D'Elia (PD) e Ester Mieli (FdI).

L'Assemblea ha poi approvato il ddl n. 693 recante disposizioni sanzionatorie in materia di danneggiamento dei beni culturali o paesaggistici. Il testo passa all'esame della Camera.

La relatrice, sen. Bongiorno (L-SP), nell'illustrare il provvedimento, che, a seguito dell'approfondito esame in Commissione, consta di tre articoli, si è soffermata sulla necessità per il legislatore di intervenire per contrastare, attraverso una risposta mirata, una vera fenomenologia criminale, la cui elevata frequenza attesta che non si tratta più di una mera emergenza. Il provvedimento sceglie di perseguire gli atti di vandalismo che ledono beni culturali e paesaggistici attraverso la previsione di sanzioni amministrative, che si aggiungono alle norme penali secondo il principio del "doppio binario" sanzionatorio. Al fine di mitigare l'eccessiva severità derivante dall'accumulo di sanzioni, si è presa in considerazione la necessità di proporzionalità complessiva delle pene e, conformemente agli orientamenti giurisprudenziali internazionali noti come "ne bis in idem", si è stabilito che l'autorità competente che emette una seconda sanzione deve tener conto delle misure punitive già applicate.

Al termine della discussione generale, alla quale hanno preso parte i sen. Borghi (L-SP), Bazoli (PD) e Berrino (FdI), sono stati approvati gli emendamenti identici 1.0.100, della sen. Lopreiato (M5S) e altri, e 02.100 del sen. Scalfarotto (A-IV), che modificano l'articolo 518-duodecies del codice penale. Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato voto contrario i sen. Ilaria Cucchi (Misto-AVS), Ada Lopreiato (M5S) e Verini (PD). AVS ha stigmatizzato l'approccio repressivo del Governo, che dimostra distacco dalle esigenze degli italiani e una mancanza di progettualità sui temi che riguardano la loro qualità di vita. M5S ha rilevato che la combinazione tra l'articolo 518-duodecies del codice penale e le sanzioni amministrative renderebbe il trattamento sanzionatorio sproporzionato e potenzialmente incostituzionale. Il PD, pur condannando taluni gesti, ha sottolineato l'importanza di ascoltare chi li compie e rispondere alle loro rivendicazioni attraverso azioni concrete di contrasto alla crisi climatica ed energetica. Hanno dichiarato voto favorevole i sen. Michaela Biancofiore (Cd'I), Zanettin (FI-BP), Erika Stefani (L-SP) e Paola Ambrogio (FdI). La maggioranza, nel condannare coloro che vandalizzano in nome dell'ambientalismo, ha rimarcato la necessità di una risposta forte che punisca i responsabili del degrado: le sanzioni amministrative possono essere immediatamente applicate e i proventi saranno utilizzati per il ripristino dei beni danneggiati. Secondo Cd'I è significativo che sia per primo il Senato, colpito di recente da vandalismo, ad esaminare un'iniziativa legislativa che mira a proteggere il patrimonio culturale. Il sen. Scalfarotto (A-IV) ha annunciato l'astensione: il provvedimento è confuso dal punto di vista giuridico, ripete norme già esistenti senza migliorare l'efficacia del processo penale e introduce sanzioni amministrative eccessive.

La Conferenza dei Capigruppo ha approvato modifiche e integrazioni al calendario corrente e il nuovo calendario dei lavori fino al 21 luglio. Nella seduta odierna saranno discussi i ddl sull'istituzione del museo della Shoah in Roma, dalla sede redigente, e sulle disposizioni sanzionatorie per il deturpamento dei beni culturali e paesaggistici. A partire da domani verranno esaminati, dalla sede redigente, i ddl sulla diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d'autore, sull'istituzione della Giornata nazionale per il diritto al divertimento in sicurezza, sull'agricoltore custode dell'ambiente e del territorio e sul ripristino della festività nazionale del 4 novembre. È previsto altresì l'esame del ddl sul divieto di produzione di alimenti e mangimi sintetici. La prossima settimana si discuteranno i dl sull'attuazione di obblighi derivanti dall'appartenenza all'UE e su enti territoriali, attuazione del PNRR e settore energetico. Giovedì 13 e 20 luglio, alle ore 15, avrà luogo il question time.

(La seduta è terminata alle ore 20:02 )

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