Sottocommissione esodati - Risultanze della rilevazione
La Sottocommissione della Commissione Lavoro che ho presieduto ha promosso, in collaborazione con Istat, un sondaggio on-line rivolto alle persone esodate, che si è svolto tra l'8 aprile e il 12 luglio.
La rilevazione aveva lo scopo di fare luce sul fenomeno e di circoscriverne l'entità, dopo le 6 salvaguardie già varate, 3 delle quali promosse in questa legislatura.
E' importante tuttavia sottolineare che si è trattato di una rilevazione effettuata su base volontaria e telematica; dunque il risultato potrebbe non essere rappresentativo del totale degli esodati, ma costituisce un affidabile termine di riferimento. In particolare, sarà necessario chiarire le ragioni per cui chi si è dichiarato 'non salvaguardato' (il 72 per cento del totale degli intervistati) non sia rientrato nelle 6 salvaguardie a legislazione vigente, in modo da valutare le modalità con le quali strutturare l'intervento legislativo definitivo nella legge di stabilità di quest'anno e prevedere misure di ricollocazione e flessibilità in uscita per tutti coloro che hanno perso il lavoro a pochi anni dalla pensione.
Venendo ai risultati della nostra rilevazione, 1645 persone hanno completato e inviato il questionario, delle 2400 registrate. Il 70 per cento di chi ha risposto è un uomo, solo il 30 per cento donna. Il 57 per cento ha tra i 60 e i 64 anni, il 41 per cento tra i 55 e i 59 anni. In maggioranza (53 per cento) si tratta di persone diplomate e con licenza di scuola media (27,6 per cento), mentre solo il 17 per cento è laureato o con un titolo di studio superiore alla laurea. Circa la metà di chi ha aderito a questa rilevazione era un impiegato, il 21 per cento era un quadro o un funzionario, il 18 per cento un operaio e il 9,5 per cento un dirigente. Le regioni di provenienza sono soprattutto il Lazio e la Lombardia. Le ragioni che hanno prodotto la condizione di esodato sono in prevalenza il licenziamento con collocamento in mobilità e il licenziamento vero e proprio. Oltre la metà dei rispondenti, il 51,6 per cento, ha ricevuto un incentivo economico. Infine, dopo lo scioglimento del rapporto di lavoro solo 1 su 4 degli esodati ha dichiarato di aver svolto attività lavorative. Nel complesso, l'85 per cento degli esodati intervistati ha versato oltre 30 anni di contributi e il 70 per cento oltre 35 anni di contributi.
Infine, vorrei ringraziare tutti quanti hanno partecipato alla rilevazione e tutti coloro che hanno reso possibile realizzarla. Continueremo ad analizzare ed approfondire questi primi dati, anche in collaborazione con l'Inps, perché possano essere un supporto alla nostra attività legislativa, finalizzata a risolvere i problemi delle persone che si trovano in questa difficile condizione.
Annamaria Parente, presidente della Sottocomissione esodati e capogruppo del Pd nella Commissione Lavoro del Senato
Nota sull'indagine esodati - a cura dell'ISTAT
Report
Dati sulla registrazione e compilazione
Dati anagrafici - esodati salvaguardati e non per sesso
Dati anagrafici - esodati salvaguardati e non per anno di nascita
Dati anagrafici - esodati salvaguardati e non per regione
Esodati rientrati in uno dei provvedimenti di salvaguardia
Esodati per modalità di scioglimento del rapporto
Esodati con incentivazioni economiche all'esodo
Numero scioglimenti per periodi semestrali dalla data di cessazione
Esodati che hanno svolto attività lavorative dopo scioglimento rapporto di lavoro
Esodati per tipologia di attività lavorative svolte