Mercoledì 6 Novembre 2024 - 239ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 10:04)
Con 100 voti favorevoli, 63 contrari e due astenuti, l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando definitivamente il ddl n. 1287 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 16 settembre 2024, n. 131, recante disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi derivanti da atti dell'Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano.
La relatrice, sen. Murelli (LSP), ha illustrato il testo, composto ora di 27 articoli, che mira a risolvere 15 procedure d'infrazione europee e un caso EU Pilot, affrontando questioni urgenti per l'Italia in ambito UE. Tra le misure principali, il provvedimento prevede il termine al 2027 per le concessioni balneari e stabilisce nuove regole di affidamento e indennizzo per i concessionari uscenti; rafforza le tutele per i magistrati onorari, estendendo loro la copertura previdenziale INPS; contiene interventi mirati sul codice di procedura penale per il diritto alla difesa, le garanzie procedurali per i minori nei procedimenti e i pagamenti nel settore giustizia. Sostanziali modifiche toccano anche la normativa ambientale, con interventi su qualità dell'aria, rifiuti elettronici e gestione sostenibile della fauna. Infine, il decreto adegua le regole del lavoro, consentendo un risarcimento maggiore per i contratti a termine illegittimi, e introduce controlli sui centri di elaborazione dati ad alto consumo energetico.
Respinte le questioni pregiudiziali QP1, QP2 e QP3, illustrate rispettivamente dai sen. Magni (Misto-AVS), Tatjana Rojc (PD) e Cataldi (M5S), sulle quali è intervenuto (a favore) il sen. Scalfarotto (IV), si è svolta la discussione generale, alla quale hanno preso parte i sen. Croatti (M5S), secondo cui l'Esecutivo non ha tutelato adeguatamente i cittadini, le piccole imprese e i Comuni italiani, lasciandoli in un clima di incertezza; Sensi (PD), che ha criticato il Governo per l'approccio incoerente e inefficace verso l'Europa, evidenziando la mancanza di chiarezza e visione strategica; Matera (FdI), che ha parlato di politiche concrete per affrontare problemi come l'abuso di contratti a tempo determinato; Romeo (LSP), che ha rivendicato la coerenza della Lega nella gestione delle concessioni balneari, ricordando il lungo impegno a partire dalla legge del 2018. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento Ciriani ha quindi posto la questione di fiducia, a nome del Governo, sull'approvazione, senza emendamenti, dell'articolo unico del ddl di conversione, con modificazioni, del dl n. 131, nel testo approvato dalla Camera.
Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato la fiducia i sen. Zanettin (FI-BP), che ha messo in evidenza l'impegno di Forza Italia nel sostenere le imprese e le politiche che favoriscono il rispetto delle normative europee; Centinaio (LSP), che ha difeso un decreto che tutela categorie come i lavoratori stagionali, specialmente in settori come agricoltura e turismo, dove spesso vengono sottopagati, ritenendo la direttiva Bolkestein ingiusta e obsoleta; Terzi di Sant'Agata (FdI), che ha elogiato l'operato del Governo, sottolineando i progressi nella gestione delle infrazioni europee, che hanno ridotto significativamente le sanzioni, e rivendicato la posizione dell'Italia in Europa e il riconoscimento internazionale del Governo Meloni. Hanno negato la fiducia i sen. Lombardo (Misto-Az), Silvia Fregolent (IV), Magni (Misto-AVS), Lorefice (M5S) e Tatjana Rojc (PD). Tutti gli oratori hanno criticato il Governo per l'abuso della decretazione d'urgenza, usata per conformarsi agli obblighi europei senza ricorrere alla normale legislazione, svilendo in tal modo il ruolo del Parlamento. In particolare, le opposizioni hanno lamentato la mancanza di un intervento strutturale per risolvere le problematiche legate alle concessioni balneari, rinviando le gare al 2027 senza affrontare i problemi di concorrenza e l'accesso libero alle spiagge, con il rischio concreto che il rinvio favorisca grandi multinazionali a discapito degli operatori locali, compromettendo migliaia di posti di lavoro. AVS ha inoltre stigmatizzato la mancata considerazione per la transizione ecologica, accusando il Governo di trascurare il futuro delle giovani generazioni, e condannato una visione corporativa che privilegia pochi gruppi influenti, come i cacciatori.
L'Assemblea ha approvato definitivamente all'unanimità il ddl n. 1175 recante disposizioni in materia di assistenza sanitaria per le persone senza dimora.
La relatrice, sen. Minasi (LSP), ha illustrato il testo, volto a garantire progressivamente il diritto all'assistenza sanitaria alle persone senza fissa dimora, attualmente escluso per mancanza di residenza. Il provvedimento prevede l'istituzione di un fondo di un milione di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, destinato a finanziare un programma sperimentale nelle città metropolitane, dove è più alta la presenza di persone prive della residenza anagrafica nel territorio nazionale o all'estero, che soggiornano regolarmente nel territorio italiano. Il Governo monitorerà l'attuazione della legge, presentando annualmente una relazione al Parlamento. Il Sottosegretario alla salute Gemmato ha sostenuto che la sperimentazione permetterà di valutare quanti senza dimora vogliano accedere al medico di base e quantificare i costi necessari per ampliare eventualmente la copertura, promuovendo una prevenzione più efficace e sostenibile.
Approvato l'articolato, nelle dichiarazioni finali sono intervenuti i sen. Guidi (Cd'I), che ha ribadito la necessità di un approccio sensibile, che non imponga soluzioni senza tener conto di scelte personali e fragilità; Daniela Sbrollini (IV), secondo cui il welfare deve puntare non solo sulla cura, ma soprattutto sulla prevenzione, sostenendo politiche che valorizzino i territori e i Comuni; Magni (Misto-AVS), che ha invitato a considerare il welfare non come una concessione, ma come un diritto da finanziare adeguatamente, evitando di scaricare le fragilità sulle amministrazioni locali; Silvestro (FI-BP), che ha messo in evidenza un fenomeno che implica povertà materiale ed emotiva, sul quale bisogna intervenire per garantire dignità e diritti universali; Mazzella (M5S), che ha invitato ad affrontare non solo le conseguenze ma anche le cause profonde dell'esclusione sociale; Elena Murelli (LSP), che ha espresso soddisfazione per una proposta condivisa che, pur provenendo dall'opposizione, ha trovato ampio sostegno, dimostrando l'impegno del Parlamento per i temi trasversali; Ylenia Zambito (PD), che ha ricordato che molte persone senza dimora sono vittime di circostanze difficili e non per scelta: questa legge, frutto di un lavoro congiunto alla Camera, sarà un'opportunità di giustizia sociale; Elena Leonardi (FdI), che ha evidenziato la centralità della collaborazione con le associazioni di volontariato e le Regioni, la trasparenza nella gestione del fondo e la necessità di monitorare l'efficacia della legge.
(La seduta è terminata alle ore 17:32 )