Martedì 3 Ottobre 2023 - 108ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 16:05)
In apertura di seduta si è svolta la commemorazione del Presidente emerito Giorgio Napolitano, scomparso lo scorso 22 settembre. Dopo che il Presidente del Senato La Russa lo ha ricordato con profondo rispetto e affetto, sottolineando il rapporto personale e lavorativo che li legava, l'Assemblea ha osservato un minuto di silenzio. Il sen. Monti (Misto) ne ha elogiato la leadership, caratterizzata dalla severità e dall'assenza di demagogia. Il sen. Casini (PD) ha evidenziato il suo amore per la politica come servizio verso il prossimo e la sua dedizione al Parlamento. Secondo il sen. De Cristofaro (Misto-AVS) la vita di Giorgio Napolitano è strettamente intrecciata con la storia della Repubblica italiana. La sen. Cattaneo (Misto) ha ricordato un incontro personale durante il quale il Presidente le rivelò la sua volontà di nominarla senatrice a vita, creando un momento di profonda riflessione. Il sen. Renzi (A-IV) ha richiamato la sua importanza come figura delle istituzioni italiane e come uomo dell'Europa. Il sen. Gasparri (FI-BP) ha ricordato l'attenzione con cui Napolitano ha ascoltato e rispettato giovani parlamentari, nonostante le differenze di idee, menzionando alcune dispute politiche. Il sen. Licheri (M5S) ha criticato la sua resistenza al cambiamento durante il lungo mandato e ha menzionato il suo ruolo durante gli anni di Mani pulite e come, nel tentativo di difendere la Costituzione, abbia finito per eccedere i limiti costituzionali. Il sen. Romeo (LSP) ha affrontato alcune controversie legate agli incarichi istituzionali di Napolitano che hanno sollevato interrogativi sulla sua interpretazione del ruolo istituzionale della Presidenza della Repubblica nella democrazia italiana. Il sen. Boccia (PD) ha citato alcune riforme sostenute da Napolitano, tra cui quelle dell'università e della contabilità generale dello Stato, come esempi del suo impegno per migliorare il sistema politico italiano. Infine, il sen. Malan (FdI) ha richiamato alcuni passaggi del discorso di Napolitano, tra cui l'importanza della conquista della pace, lo sviluppo economico e la condanna della violenza.
L'Assemblea ha approvato il ddl n. 317-533-548, recante modifiche alla legge 30 marzo 2004, n. 92, in materia di iniziative per la promozione della conoscenza della tragedia delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata nelle giovani generazioni. Il testo passa ora alla Camera.
Il relatore, sen. Paganella (LSP), nel sottolineare come le modifiche introdotte riflettano la convergenza bipartisan sull'importanza di preservare la memoria storica delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata, ha illustrato l'articolo unico del provvedimento che bandisce un concorso annuale, indetto dal Ministero dell'università e della ricerca, in collaborazione con le università italiane e le istituzioni dell'AFAM, finalizzato a premiare il progetto più meritevole per la realizzazione di un'installazione temporanea a ricordo del dramma delle foibe da esporre, per la durata di un anno, in uno dei capoluoghi di Regione italiani, in occasione del "Giorno del ricordo". Ai sensi del comma 2-ter si istituisce un comitato tecnico-scientifico per l'elaborazione del bando di concorso e la selezione delle opere e si stabilisce una spesa di 200.000 euro annui a partire dal 2023. Con l'inserimento dell'articolo 2-bis si istituisce un fondo di un milione di euro, presso il Ministero dell'istruzione e del merito, destinato a promuovere viaggi educativi per gli studenti delle scuole secondarie nei luoghi delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata, al fine di sensibilizzarli sulle sofferenze patite dalle popolazioni dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia durante e dopo la Seconda guerra mondiale. All'articolo 2-ter si concede un finanziamento di 300.000 euro annui a quattro beneficiari diversi, tra cui la Lega nazionale di Trieste per la gestione del Sacrario del monumento nazionale della Foiba di Basovizza e altre organizzazioni per attività legate all'esodo giuliano-dalmata. All'articolo 3 si aggiunge un nuovo comma (3-bis) che permette al sindaco del Comune di nascita degli infoibati o degli scomparsi di presentare domande di riconoscimento in caso di mancanza di parenti o di interesse da parte degli stessi. Se il Comune di nascita non fa più parte del territorio italiano, le associazioni storiche degli esuli istriani, fiumani e dalmati e la Lega nazionale di Trieste possono richiedere il riconoscimento.
Dopo l'intervento del Sottosegretario all'istruzione Paola Frassinetti, la quale ha espresso apprezzamento per la finalità del disegno di legge in titolo, nelle dichiarazioni finali sono intervenuti i sen. Guidi (Cd'I), De Cristofaro (Misto-AVS), Spagnolli (Aut), Mariastella Gelmini (A-IV), Gasparri (FI-BP), Pirondini (M5S), Marti (LSP), Tatjana Rojc (PD) e Menia (FdI), il quale, con grande coinvolgimento emotivo, ha sottolineato l'importanza della memoria e della giustizia, citando numerosi esempi di coraggio e sacrificio da parte di italiani. AVS ha annunciato l'astensione: il provvedimento sembra trascurare la complessa vicenda del confine orientale, che invece era presente nella legge istitutiva del Giorno del ricordo; ci vuole un uso responsabile della memoria storica, che consideri l'intero quadro complessivo.
(La seduta è terminata alle ore 17:54 )