In questa pagina potete trovare una selezione di risorse internet ad accesso gratuito, utili per la ricerca sui libri antichi, con particolare riferimento alle materie d'elezione delle raccolte storiche della Biblioteca del Senato. La selezione è articolata in cinque sezioni: la prima per la ricerca generale su Manoscritti e libri antichi; le altre dedicate rispettivamente a Statuti, editti, leggi e bandi (secc. XII-XVIII); Storia e diritto preunitario; Dottrina giuridica medievale e moderna; Storia locale.
Risorse esterne per edizioni antiche e fondi speciali
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Manoscritti e libri antichi
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Il censimento delle Edizioni italiane del XVI secolo (EDIT16) è realizzato con la partecipazione di oltre 1600 biblioteche italiane e straniere, tra cui la Biblioteca del Senato, coordinate dall'Area di attività per la bibliografia, la catalogazione e il censimento del materiale antico dell'ICCU. La banca dati descrive le edizioni stampate in Italia e quelle in lingua italiana stampate all'estero dal 1501 al 1600, incluse le contraffazioni coeve e di epoca posteriore. Attualmente contiene circa 70.000 record bibliografici, molti dei quali corredati da link a risorse digitali e immagini di frontespizi, colophon, o altre pagine di rilievo. Comprende, tra l'altro, note biografiche su autori ed editori, notizie bibliografiche, trascrizione e digitalizzazione di dediche con indicizzazione di dedicanti e dedicatari.
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Nel catalogo collettivo del Servizio bibliotecario nazionale (SBN) è possibile utilizzare la maschera di ricerca avanzata attivando punti di accesso specifici per particolari tipi di materiale (musica, grafica, audiovisivi...); tra questi, dal menu a tendina "Libro antico", si può cercare per marca tipografica, impronta, luogo di pubblicazione controllato.
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L'Incunabula Short Title Catalogue (ISTC) è un database internazionale delle edizioni a stampa del XV secolo, realizzato dalla British Library con il contributo di istituzioni di tutto il mondo, tra cui la Biblioteca del Senato, tramite la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, referente italiano per il progetto. Contiene oltre 30.000 record, e include anche un piccolo nucleo di edizioni del XVI secolo, tradizionalmente ma erroneamente assegnate al Quattrocento. I record, in formato short title, comprendono le localizzazioni, confermate dagli enti possessori, e sono provvisti di link ai maggiori cataloghi di incunaboli online e alle relative risorse digitali. Una particolare sezione del sito permette di ricercare informazioni relative a singoli esemplari delle edizioni, come possessori, legature, annotazioni (MEI-Material Evidence in Incunabula database).
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Manus Online (MOL) è un database che comprende la descrizione e la digitalizzazione (integrale e/o parziale) dei manoscritti conservati nelle biblioteche italiane pubbliche, ecclesiastiche e private. Il censimento, avviato nel 1988 a cura dell'ICCU, si pone come obiettivo l'individuazione e la catalogazione dei manoscritti (latini, greci, arabi ecc.) prodotti dal Medioevo all'età contemporanea, compresi i carteggi. Negli ultimi anni, la centralità dei "Progetti speciali" ha consentito l'apertura verso un orizzonte internazionale, permettendo che confluissero in Manus Online anche le descrizioni catalografiche di manoscritti conservati in biblioteche estere. Tra i progetti speciali segnaliamo "Manus Iuridica" dedicato ai manoscritti giuridici (per il quale rinviamo qui, alla sezione Dottrina giuridica medievale e moderna delle Risorse esterne per la ricerca su edizioni antiche e fondi speciali).
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Dal 2008 la Fondazione BEIC (Biblioteca europea di informazione e cultura) ha dato vita a una vasta biblioteca digitale, multimediale e a libero accesso, che si contraddistingue per il carattere multidisciplinare delle proprie collezioni. Comprende attualmente 31 collezioni virtuali per 39.569 risorse digitali, 99.936 registrazioni bibliografiche, 5.617 autori, che spaziano dalla letteratura alla matematica, dall'arte all'economia, dall'idraulica al diritto: una raccolta compiuta dei classici della cultura umanistica e scientifica europea dal mondo antico al presente, offerti alla lettura in edizioni libere da copyright.
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La Biblioteca digitale italiana, rappresentata sul portale Internet culturale, è un aggregatore tematico di contenuti digitali non coperti dal diritto d'autore, di varia provenienza e specializzazione: Ministero della Cultura (MiC), Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca (MIUR), enti locali, fondazioni e istituti culturali italiani. Le oltre 250 collezioni digitali comprendono documenti dall'VIII al XX secolo, dalla forma e dal contenuto vario e multidisciplinare: manoscritti, testi a stampa, spartiti, carte geografiche, manifesti, materiale grafico, fotografie, registrazioni sonore; storia, letteratura, astronomia, viaggi, archeologia, cinema, araldica, musica, danza ecc.
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Iniziativa scientifica online per gli studi medievistici coordinata da un gruppo di studiosi appartenenti ad atenei italiani e stranieri. "RM Rivista" e "RM E-Book" pubblicano in Internet, ad accesso aperto, con licenza "Creative Commons Attribution 4.0 International", testi e materiali vagliati dalla redazione e da un referee board indipendente. "RM Calendario" è una banca dati aggiornata di convegni e di incontri di studio che si tengono ogni giorno nel mondo nell'ambito degli studi medievali, e un archivio digitale dei relativi resoconti, atti etc.
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Statuti, editti, leggi e bandi (secc. XII-XVIII)
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Il “Progetto Alfarana. Arti, mestieri, prodotti e relazioni politico-commerciali nel Mezzogiorno dal Medioevo all’Età contemporanea. Materiali e contenuti per un percorso virtuale”, finanziato dall’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e coordinato da un gruppo di ricerca formato da storici del diritto, storici economici e storici delle relazioni internazionali, cura la digitalizzazione degli statuti delle antiche corporazioni del Mezzogiorno, con una particolare attenzione per la Puglia e al materiale compreso nella Raccolta Migliaccio, conservata presso la biblioteca “Gennaro Maria Monti” del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Bari.
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La Società italiana per lo studio e le edizioni delle fonti normative (SISEFN) dell'Università di Bologna si prefigge di promuovere lo studio storico e storico-giuridico delle fonti normative degli ordinamenti particolari, dal Medioevo fino a tutto l'arco dei secoli della loro vigenza. La SISEFN-De Statutis favorisce l'incontro e la collaborazione scientifica tra gli studiosi interessati allo studio delle fonti normative; promuove le pubblicazioni di studi, edizioni critiche, documenti, ricerche anche in forma elettronica; predispone e aggiorna, anche in collaborazione con altre associazioni e istituzioni, la raccolta bibliografica degli studi italiani sugli statuti, in continuità con la Bibliografia Statutaria Italiana (BSI), pubblicata in collaborazione con la Biblioteca del Senato dal 1998; favorisce e organizza incontri, convegni e iniziative di ricerca scientifica rivolti ad enti, istituzioni e studiosi, a fini didattici e di promozione delle proprie finalità associative; sostiene la formazione di giovani ricercatori negli studi storici e storico-giuridici medievali e moderni.
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Dal sito dell'Archivio di Stato di Roma è possibile scaricare gli inventari in pdf delle collezioni di statuti e di bandi conservate presso la Biblioteca dell'istituto archivistico romano. La collezione di statuti, manoscritti e a stampa, proviene dalla Segreteria della Sacra Congregazione del buon governo dello Stato pontificio. I due inventari sono relativi rispettivamente agli statuti della città di Roma e a quelli dello Stato pontificio ed altri. La collezione dei bandi raccoglie bolle, brevi, bandi, editti, notificazioni ecc. stampati per la maggior parte dalla Tipografia camerale ed emessi dal Pontefice e dalle autorità centrali amministrative e giudiziarie dello Stato pontificio, tra il secolo XII e il 1870.
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La raccolta di matricole delle arti e mestieri di Perugia conservate presso la Biblioteca Augusta è costituita di manoscritti, spesso riccamente miniati, in cui nel corso dei secoli (XIV-XIX sec.) sono stati trascritti gli elenchi degli appartenenti alle Corporazioni e le norme che ne regolavano la vita associativa, le attività lavorative e i rapporti tra l'Arte e il governo comunale. I codici, interamente digitalizzati, sono consultabili attraverso Internet culturale (per il quale rinviamo qui, alla sezione Manoscritti e libri antichi delle Risorse esterne per la ricerca su edizioni antiche e fondi speciali).
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Dalla sezione "Biblioteche digitali" del sito della Società ligure di storia patria, che permette l'accesso ad un corpus di fonti e testi per la storia ligure (e per il quale rinviamo qui, alla sezione Storia locale della Risorse esterne per la ricerca su edizioni antiche e fondi speciali) è possibile scaricare in formato pdf il fondamentale Repertorio degli statuti della Liguria (secc. XII-XVIII), curato da Rodolfo Savelli e pubblicato nella collana di Fonti per la storia della Liguria curata dalla Società ligure di storia patria.
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All'interno della sezione dedicata al "Diritto europeo medievale e moderno" della Biblioteca digitale di BEIC-Biblioteca Europea di Informazione e Cultura (per la quale rinviamo qui, alla sezione Dottrina giuridica medievale e moderna della Risorse esterne per la ricerca su edizioni antiche e fondi speciali) segnaliamo la raccolta di oltre 3000 statuti manoscritti e a stampa appartenenti all'Istituto di Storia del diritto medievale e moderno dell'Università degli studi di Milano, in gran parte relativi al territorio dell'ex Ducato di Milano e in corso di digitalizzazione.
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Catalogo della ricca raccolta di statuti a stampa (1475-1799) posseduta dalla Biblioteca di Scienze sociali dell'Università degli studi di Firenze. I volumi sono brevemente descritti e illustrati da immagini, con schede indicizzate per luogo, tipo di istituzione, titolo, area geografica. È possibile anche svolgere la ricerca libera per parola.
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La sezione manoscritta della collezione di Statuti della Biblioteca di scienze sociali dell'Università di Firenze, comprende alcune decine di codici statutari di comuni e di corporazioni, copie di documenti di età medievale o moderna realizzate tra i secoli XVI e XIX, alcune con fitte annotazioni marginali di più mani. I codici, interamente digitalizzati, sono consultabili sul sito internet della Biblioteca di scienze sociali dell'Università di Firenze, e attraverso Internet culturale (per il quale rinviamo qui, alla sezione Manoscritti e libri antichi delle Risorse esterne per la ricerca su edizioni antiche e fondi speciali), dove a tali documenti si affianca il manoscritto dello Statuto di Firenze del fondo antico della Biblioteca Biomedica, realizzato nel corso del XVI secolo.
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La Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Umbria ha realizzato un progetto di censimento, digitalizzazione e descrizione degli statuti comunali umbri manoscritti e a stampa, per la salvaguardia e la valorizzazione del ricco patrimonio statutario regionale. Il censimento ha interessato inizialmente gli archivi storici e le biblioteche dei Comuni umbri e gli Archivi di Stato di Perugia e Terni, per poi coinvolgere enti culturali di rilievo nazionale che conservano copie non reperibili negli istituti di conservazione umbri, fra i quali la Biblioteca del Senato. Un vasto patrimonio documentario che ha portato all'acquisizione di 60.000 immagini relative a circa 250 documenti fra statuti, frammenti, decreti, costituzioni, oggi consultabili online tramite il sito della Soprintendenza.
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La Raccolta dei bandi Merlani della Biblioteca comunale dell'Archiginnasio è composta da oltre 75.000 pezzi fra bandi, leggi e decreti pubblicati a Bologna dal 1560 al 1869. Si tratta di un insieme omogeneo, proveniente dalla Stamperia Camerale di Bologna, tipografia che aveva la privativa per la stampa delle pubblicazioni ufficiali, che rendevano note ai bolognesi i provvedimenti adottati dal governo cittadino e dal rappresentante locale del pontefice, il cardinale legato. Fino a questo momento sono stati digitalizzati e indicizzati 22.580 bandi, per un numero complessivo di 28.215 immagini, che coprono il periodo dal gennaio 1601 al giugno 1796. I bandi sono consultabili sul portale digitale dell'Archiginnasio ArchiWeb (per il quale rinviamo qui, alla sezione Storia locale della Risorse esterne per la ricerca su edizioni antiche e fondi speciali).
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La Biblioteca della Fondazione Querini Stampalia ha da poco concluso la catalogazione e digitalizzazione di 3.269 proclami (parti, terminazioni, bandi, leggi) pubblicati dalle stamperie ducali tra il XVI e il XVIII secolo, per conto della Repubblica di Venezia. Si tratta di una tra le fonti principali per la ricostruzione della storia della Serenissima, nei vari aspetti della vita sociale, politica, culturale, religiosa. I documenti, prodotti in grande quantità al momento della pubblicazione, sono ora conservati spesso in copia unica. La raccolta digitale è raggiungibile attraverso Internet culturale (per il quale rinviamo qui, alla sezione Manoscritti e libri antichi delle Risorse esterne per la ricerca su edizioni antiche e fondi speciali).
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La collezione, comprensiva di circa 1100 documenti, è costituita da bandi e bolle pontificie del XVI secolo tratte da alcune raccolte della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma; non comprende pertanto, rispetto a questa tipologia di materiale, tutto il posseduto dalla Biblioteca. Si tratta di pubblicazioni a carattere ufficiale (bandi, lettere, decreti, bolle, brevi, motu proprii) relative principalmente allo Stato Pontificio e per lo più pubblicate dagli stampatori camerali Antonio Blado ed eredi, che ne avevano la privativa. Il progetto è stato promosso e coordinato dall'ICCU che ha curato la catalogazione, digitalizzazione e produzione dei metadati. I documenti sono consultabili attraverso Internet culturale e visibili anche tramite EDIT16 (per i quali rinviamo qui, alla sezione Manoscritti e libri antichi delle Risorse esterne per la ricerca su edizioni antiche e fondi speciali), in allegato alle schede bibliografiche relative.
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Il fondo Editti e bandi della Biblioteca Casanatense comprende oltre 71.000 documenti a stampa, pubblicati tra l'inizio del XVI secolo e il 1870. Fu cura dei prefetti casanatensi stipulare - fin dal 1701 - contratti annuali con i diversi appaltatori della Stamperia della Reverenda Camera Apostolica, in modo da ricevere ogni «bando, editto e foglio volante» pubblicato nel corso dell'anno. Nel 1719 il prefetto Zuanelli diede inoltre disposizione di acquistare, per la somma di trecento scudi, tutti i documenti pontifici impressi dalla Stamperia e ancora giacenti presso di essa, al fine di completare la raccolta per i secoli precedenti. La catalogazione è in corso. È stato finora completato tutto il Cinquecento e i primi anni del XVII secolo. Sono stati inoltre digitalizzati oltre mille documenti in gran parte concernenti la risoluzione di questioni relative alla difesa della fede e della dottrina cattolica, all'applicazione del diritto canonico, al rispetto delle disposizioni del concilio tridentino. Il materiale digitalizzato è consultabile sul sito della Biblioteca Casanatense e tramite Internet culturale (per il quale rinviamo qui, alla sezione Manoscritti e libri antichi delle Risorse esterne per la ricerca su edizioni antiche e fondi speciali).
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La collezione della Biblioteca di Scienze della storia e della documentazione storica dell'Università degli studi di Milano include sia singole gride che gridari completi dei governatori di Milano durante la dominazione spagnola, e copre tutto il XVII secolo. I testi sono consultabili sul portale della Biblioteca digitale lombarda (per la quale rinviamo qui, alla sezione Storia locale della Risorse esterne per la ricerca su edizioni antiche e fondi speciali), e a partire dai record bibliografici presenti nell'OPAC di Ateneo: per ciascun gridario è stato realizzato un sommario che permette di scorrere le gride contenute, facilitando così la ricerca e l'individuazione di dei temi di interesse.
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Storia e diritto preunitario
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L'Università di Torino pubblica documenti di rilevanza storico costituzionale organizzati in sezioni che raccolgono: i testi delle costituzioni; progetti, atti normativi, documenti politici; saggi di storia costituzionale di difficile reperibilità; legislazione sardo-piemontese del periodo 1848-1861; bibliografie ragionate e voci analitiche su argomenti di interesse per il diritto costituzionale.
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Tramite Internet culturale (per il quale rinviamo qui, alla sezione Manoscritti e libri antichi delle Risorse esterne per la ricerca su edizioni antiche e fondi speciali), è possibile leggere in edizione coeva i testi di undici Costituzioni o progetti di costituzioni relative al periodo 1795-1810. Tratte dalle raccolte della Biblioteca di storia moderna e contemporanea, sono comprese altresì tra gli opuscoli digitalizzati nel progetto Digiteca della BSMC.
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La Biblioteca di storia moderna e contemporanea e il Museo centrale del Risorgimento di Roma rendono disponibile attraverso Internet culturale (per il quale rinviamo qui, alla sezione Manoscritti e libri antichi delle Risorse esterne per la ricerca su edizioni antiche e fondi speciali) una parte consistente dei loro fondi iconografici, originariamente raccolti dal Comitato nazionale per la storia del Risorgimento all'inizio del secolo scorso. All'interno del ricco patrimonio documentario si segnalano: incisioni relative ai secoli XVIII-XIX; litografie sulla spedizione dei Mille e la vita di Garibaldi; fotografie della Collezione mazziniana; caricature politiche dal 1848 al 1870; costumi militari dello Stato pontificio 1823-1870.
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Dal sito dell'Archivio di Stato di Roma è possibile scaricare gli inventari in pdf del Fondo delle Leggi degli Stati preunitari della Biblioteca, che raccoglie provvedimenti legislativi veri e propri (leggi, regolamenti, decreti, motu proprii), ma anche documenti prodotti nel corso del procedimento o utili alla sua produzione (relazioni preparatorie, statistiche, tabelle, elenchi di beni). Gli inventari sono due, relativi rispettivamente alle Collezione delle Leggi dello Stato Pontificio e a quelle degli altri Stati preunitari.
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La Biblioteca di storia moderna e contemporanea di Roma possiede un fondo unico e ricchissimo relativo alla Repubblica Romana del 1849. In occasione del 150° anniversario dell'Unità italiana, la Biblioteca ha messo a disposizione documenti per oltre 30.000 immagini, tratte da giornali, opuscoli, bandi e fogli volanti, manoscritti, che coprono una fascia temporale che va dal 1846 (data dell'elezione al soglio pontificio di Pio IX) al 1852. La banca dati, oltre che sul sito specificamente dedicato, è accessibile anche tramite Internet culturale (per il quale rinviamo qui, alla sezione Manoscritti e libri antichi delle Risorse esterne per la ricerca su edizioni antiche e fondi speciali).
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Dottrina giuridica medievale e moderna
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Segmento della Biblioteca digitale siciliana (per la quale rinviamo qui, alla sezione Storia locale delle Risorse esterne per la ricerca su edizioni antiche e fondi speciali), la collezione digitale del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Catania raccoglie una selezione dei testi della giurisprudenza consulente isolana e della legislazione del viceregno, nonché un nutrito numero di opere dei più importanti giuristi editi in Sicilia nell'età moderna.
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La Biblioteca di Storia del diritto italiano, sezione della Biblioteca interdipartimentale di scienze giuridiche de "La Sapienza", nasce per iniziativa di Francesco Calasso nel 1947. Possiede un importante patrimonio costituito da edizioni di fonti, tra cui molti statuti, codici, documenti d'archivio, saggi di storia del diritto, storia medievale e moderna, storia della chiesa e del papato, storia d'Italia, storia locale, e conserva un pregiato fondo antico con edizioni dei secc. XV-XIX.
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La sezione dedicata al "Diritto europeo medievale e moderno" della Biblioteca digitale BEIC (per la quale rinviamo qui, alla sezione Manoscritti e libri antichi delle Risorse esterne per la ricerca su edizioni antiche e fondi speciali) comprende circa 870 testi classici di diritto comune dei secoli XII-XVIII; 3000 manoscritti giuridici medievali di 200 biblioteche europee; 300 volumi pubblicati dall'Istituto storico italiano per il Medioevo nella collana delle Fonti per la storia d'Italia, oltre a 300 statuti in edizioni a stampa dal 1490 al 1967, per la quasi totalità relativi al Ducato di Milano.
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Dedicato alla miniatura nel manoscritto giuridico, Ius illuminatum è un progetto internazionale coordinato dall'Instituto de Estudos Medievais (IEM) della Faculdade de Ciências Sociais e Humanas dell'Università NOVA di Lisbona. I membri del gruppo di ricerca, provenienti dalle più prestigiose istituzioni accademiche europee, sono storici dell'arte medievale, codicologi ed archeologi. Scopo del progetto è quello di effettuare studi comparativi sui manoscritti legislativi miniati e le correnti artistiche, culturali e sociali connesse alla loro produzione e circolazione nelle diverse regioni europee, analizzando anche gli aspetti materiali ed archeologici di tali codici.
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Biblioteca giuridica della Yale Law School con un patrimonio di circa 800.000 volumi. Ha una spiccata specializzazione nei settori del diritto e delle scienze sociali. Una parte delle collezioni, comprendente anche testi antichi e rari, è dedicata al diritto romano, al diritto canonico e alla storia del diritto dei paesi europei.
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MANUS Iuridica è un progetto speciale di Manus Online (per il quale rinviamo qui, alla sezione Manoscritti e libri antichi delle Risorse esterne per la ricerca su edizioni antiche e fondi speciali), che nasce dalla collaborazione tra l'ICCU e il Dipartimento di Studi storici dell'Università degli Studi di Torino. Il progetto, attualmente in fase di avvio, raccoglierà le descrizioni analitiche dei manoscritti giuridici conservati in Italia e all'estero, siano esse realizzate attraverso pubblicazioni cartacee o cataloghi e censimenti online, a partire dai lavori pionieristici di Gero Dolezalek (come il Verzeichnis der Handschriften zum römischen Recht bis 1600. Frankfurt a.M., MPI, 1974, attualmente consultabile attraverso il database Manuscripta juridica).
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Il MPIeR sostiene la necessità di rendere liberamente disponibili online i risultati della ricerca scientifica ed ha adeguato ai princìpi del movimento internazionale Open Access la sua strategia editoriale. Offre quindi sul proprio sito i pdf della rivista dell'Institute Rechtsgeschichte, di papers e di volumi di alcune collane recenti. Il progetto prevede di rendere fruibili prossimamente anche i volumi editi nelle collane storiche più consolidate o chiuse. Sono accessibili attraverso il sito del MPIeR anche i progetti digitali della Scuola di Salamanca e l'American Journal of Legal History.
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Sito di informazione su temi di storia giuridica a cura di Paolo Alvazzi del Frate. Segnala le novità editoriali, dà notizie di convegni, seminari, presentazioni di libri, permette l'accesso alla rivista di storia giuridica dell'età medievale e moderna Historia et ius e alla omonima Collana di studi di storia del diritto medievale e moderno.
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Storia locale
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La Bibliografia romana online è una bibliografia specializzata che permette di ricercare le pubblicazioni italiane e straniere di vario ambito disciplinare, aventi per oggetto la città di Roma dal Medioevo alla più recente attualità, apparse a partire dal 1989. Il progetto originario, nato dalla cooperazione tra biblioteche, archivi e istituzioni scientifiche e culturali con sede in Roma, ha prodotto inizialmente una bibliografia retrospettiva, in versione cartacea e in CD-Rom, contenente circa diecimila notizie bibliografiche (Bibliografia romana 1989-1998, Città di Castello, Edimond, 2004). La base dati online rappresenta la crescita del progetto, fornisce uno strumento facilmente accessibile e consultabile oltre che costantemente aggiornato.
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La Biblioteca Augusta di Perugia, nata nel 1582, è una delle biblioteche pubbliche di età moderna più antiche d'Europa. Il patrimonio attuale è di circa 400.000 documenti, di cui 3.430 manoscritti e oltre 70.000 volumi antichi a stampa. Molte di queste raccolte sono attualmente consultabili in formato elettronico tramite Internet culturale (per il quale rinviamo qui, alla sezione Manoscritti e libri antichi delle Risorse esterne per la ricerca su edizioni antiche e fondi speciali) grazie al progetto Biblioteca digitale Augusta che comprende tra l'altro blasonari, manoscritti e opere a stampa di storia e interesse locale, periodici storici oltre alle matricole delle arti e mestieri di Perugia.
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La biblioteca digitale dell'Archiginnasio di Bologna rende disponibili più di 1 milione e mezzo di immagini digitalizzate ad accesso libero provenienti dalle raccolte della biblioteca: libri, giornali, manoscritti, stampe, mappe, cartoline e molto altro, riguardanti la storia di Bologna
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La Biblioteca digitale ligure (BDL) è un servizio offerto dalla Regione Liguria allo scopo di permettere a tutti l'accesso ai contenuti digitali realizzati dalle biblioteche e da altre istituzioni liguri oltre che dalla Regione stessa. Il catalogo comprende materiali vari (immagini, testi, audio, video), sia derivati da originali non digitali (manoscritti, edizioni antiche, cartografia, fotografie, periodici locali, giornali d'epoca, cartoline, dischi ecc.), sia prodotti dall'origine in formato digitale (fotografie digitali, ebook ecc.). I testi sono consultabili sul portale della Biblioteca digitale ligure che partecipa anche al progetto di Internet culturale (per il quale rinviamo qui, alla sezione Manoscritti e libri antichi delle Risorse esterne per la ricerca su edizioni antiche e fondi speciali).
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La Biblioteca digitale lombarda, sviluppata a partire dal 2008, raccoglie documenti digitali pubblicamente accessibili, realizzati nell'ambito di diversi progetti promossi e sostenuti dalla Regione Lombardia, con l'obiettivo di diffondere la conoscenza delle collezioni documentarie di rilevante valore storico-artistico, conservate presso trenta istituti culturali lombardi (biblioteche, archivi, musei, fondazioni, università). Il catalogo consente attualmente di accedere a circa 40.000 documenti. Comprende, tra l'altro, manoscritti, edizioni antiche, fondi librari moderni, libretti per musica, periodici storici, cartografia per un totale di più di 4 milioni di pagine. In particolare, tra le oltre cento collezioni presenti, segnaliamo quella delle Edizioni pregiate di storia milanese e lombarda, dal Cinquecento al Settecento, provenienti dalla Biblioteca di Scienze della storia e della documentazione dell'Università di Milano.
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La Biblioteca digitale siciliana è un progetto nato per iniziativa delle Università di Catania, Messina e Palermo, che prevede la costituzione di una piattaforma digitale che renda accessibile un vasto complesso di opere tra le più importanti della cultura umanistica e scientifica siciliana, lungo un arco temporale che va dal mondo medievale all'età contemporanea. Le collezioni digitali catanese e messinese comprendono una selezione dei testi della giurisprudenza consulente isolana e della legislazione del viceregno, nonché un nutrito numero di opere dei più importanti giuristi editi in Sicilia nell'età moderna. La collezione dell'Università di Palermo invece è orientata sull'odeporica in Sicilia con edizioni di viaggio del Sette e Ottocento.
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Il sito del Centro di Studi Internazionali Giuseppe Ermini di Ferentino ospita un numero consistente di contenuti in libero accesso. Oltre alle pubblicazioni del Centro stesso e una scelta di testi relativi al Lazio meridionale, nella sezione "Scaffali virtuali" sono comprese, grazie alla collaborazione con la Società romana di storia patria, le fonti e gli studi pubblicati nell'Archivio della Società romana di storia patria e nelle sue collane editoriali. La sezione "Archivi virtuali" propone la riproduzione digitale di fonti documentarie inedite tratte dai ricchi archivi storici del Lazio meridionale.
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La sezione "Biblioteche digitali" del sito della Società Ligure di Storia Patria permette l'accesso ad un corpus di fonti e testi per la storia ligure. In particolare sono disponibili in formato digitale le pubblicazioni periodiche esaurite edite dalla Società, tra le quali, particolarmente utile per gli studi statutari, le Fonti per la storia della Liguria. Inoltre, grazie al coinvolgimento di altri soggetti e all'attivazione di collaborazioni con altre istituzioni sono accessibili pubblicazioni seriali di argomento ligure non edite dalla Società.
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