Stato giuridico e trattamento economico dei dipendenti
Lo stato giuridico ed il trattamento economico del personale del Senato, al pari di quanto previsto per gli altri Organi costituzionali, sono caratterizzati da una peculiare disciplina, in ragione del livello di professionalità richiesto e garantito dall'alta selettività dei concorsi di accesso e dalle valutazioni periodiche nonché tenuto conto della disponibilità richiesta oltre l'orario di lavoro, in ogni periodo dell'anno.
L'attività prestata al servizio dell'Amministrazione del Senato è in regime di esclusiva. Non è pertanto consentito svolgere altri impieghi retribuiti.
I Palazzi del Senato sono aperti, di norma, dalle ore 7,30 alle ore 22 dal lunedì al venerdì e il sabato dalle ore 8 alle ore 13, salvo che l'attività parlamentare richieda orari ulteriormente prolungati o anticipati. In alcune strutture è richiesta la copertura anche nei giorni festivi. I dipendenti del Senato sono sempre reperibili, anche durante i periodi di ferie.
I dipendenti, oltre l'orario minimo settimanale di 42,5 ore, sono tenuti a prestare la propria attività lavorativa garantendo disponibilità e flessibilità in relazione ai tempi non sempre programmabili dei lavori parlamentari e dell'attività politica. Per tali prestazioni straordinarie non è prevista remunerazione aggiuntiva, intendendosi la retribuzione come onnicomprensiva.
La progressione economica è regolata da un sistema di valutazione annuale basato su parametri prestabiliti, specificamente individuati in ragione delle peculiarità di ciascuna carriera e degli incarichi attribuiti.
In linea con le esigenze di rigore finanziario, negli ultimi anni, sono state assunte - in aggiunta al blocco del turn over - decisioni di contenimento della dinamica retributiva e la sospensione degli adeguamenti automatici (disposta dal 2011). Da ultimo, con deliberazione del Consiglio di Presidenza n. 18 del 30 luglio 2013, sono stati definiti nuovi trattamenti stipendiali per i dipendenti da assumere a decorrere dal 1° agosto 2013. I predetti nuovi trattamenti sono mediamente inferiori del 20 per cento rispetto a quelli previsti per i dipendenti assunti fino alla data del 30 luglio 2013.
A decorrere dal 1° gennaio 2015, ai sensi delle deliberazione del Consiglio di Presidenza n. 47/2014 del 30 settembre 2014, le progressioni economiche dei dipendenti in servizio sono state bloccate al raggiungimento di una retribuzione annuale complessiva pari, al netto dei contributi previdenziali e delle indennità di funzione, ai limiti di seguito indicati per ciascuna carriera:
- Consiglieri parlamentari: 240.000 euro;
- Stenografi parlamentari: 172.000 euro;
- Segretari parlamentari: 166.000 euro;
- Coadiutori parlamentari: 115.000 euro;
- Assistenti parlamentari: 99.000 euro.
All'importo della retribuzione annuale che eccede, al netto dei contributi previdenziali e delle indennità di funzione, i predetti limiti annui è stato applicato un contributo straordinario di solidarietà in misura percentuale crescente a decorrere dal 2015.
A seguito delle pronunce giurisdizionali di primo e secondo grado, il contributo straordinario di solidarietà è stato ritenuto applicabile per un triennio.
Per i dettagli sul sistema di valutazione e sulle retribuzioni delle varie carriere del personale del Senato si veda la sezione "Le carriere del personale".
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