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Aprile 2009
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Martedì 21
Senato. Consiglio Presidenza dà ok a bilanci consuntivo '08 e previsione '09. Crescita zero per spese nel 2009. Stop a benefici viaggi ex senatori nel 2010. Nuove regole per accesso collaboratori parlamentari
Per il Senato si profila un 2009 con andamento delle previsioni della spesa a crescita zero: è stato il Presidente del Senato Renato Schifani ad annunciarlo, concludendo i lavori del Consiglio di Presidenza, che oggi ha esaminato e approvato i documenti di bilancio di Palazzo Madama.
Tale obiettivo, si legge nella relazione illustrativa dei Senatori Questori Romano Comincioli, Paolo Franco e Benedetto Adragna, è stato conseguito sulla base dei positivi risultati del consuntivo 2008 e con una struttura di spesa essenziale e definita in modo rigoroso in grado comunque di garantire la piena funzionalità dell'Istituzione e i suoi alti livelli di efficienza.
Già il 2008 aveva registrato, a consuntivo, una dinamica della spesa realesotto controllo. Solo lo 0,66 per cento in più rispetto al 2007 al netto delle uscite del tutto straordinarie dovute alla fine anticipata della legislatura e all'avvio della nuova; il 2,05 per cento in più rispetto al consuntivo dell'anno precedente, se si comprendono anche leuscite di fine legislatura. La crescita è stata inferiore, comunque, alla previsione di aumento del 2,11 per cento, e a fronte di un tasso di inflazione di fine anno al 3,3 per cento.
Quanto alle entrate, la dotazione ordinaria - che nel 2008 è stata pari a 512 milioni di euro, rispetto ad una spesa effettiva di 532 milioni di euro - si manterrà, nel prossimo triennio, nei limiti dell'inflazione programmata, ed è prevista in poco più di 519 milioni di euro per il 2009, in 527 milioni di euro per il 2010 e in circa 535 milioni di euro per il 2011. Il Senato faràfronte alle uscitecon un aumento delle entrate proprie, riconducibili sostanzialmente all'incremento dei contributi previdenziali a caricodei senatori e dei dipendenti.
Per il primo anno del triennio 2009-2011, è stato deciso di ancorare la dinamica della spesa ai volumi previsti nel 2008, con una crescita zero delle uscite; per i due anni successivi viene confermata, in termini di dati previsionali, il limite di crescita pari al tasso dell'inflazione programmata.
Novità interessanti anche per quanto riguarda la spesa "obbligatoria" nel bilancio 2009.
Sul fronte dei dipendenti: il loro numero scenderà sotto quota mille unità; i contributi previdenziali sono già saliti dall'8,8 al 9,7 per cento delle retribuzioni; sui trattamenti pensionistici diretti grava ora un contributo dello 0,75 per cento.
Sul fronte dei parlamentari: non vi saranno stanziamenti per il Fondo di previdenza; ai Gruppi parlamentari sono destinati finanziamenti inferiori di 2,75 milioni di euro rispetto al 2008; le indennità ai senatori e i vitalizi agli ex parlamentari non subiranno variazioni in aumento.
Complessivamente, sul versante della spesa "obbligatoria" la flessione sarà pari all'1,30 per cento.
Quanto alle altre uscite, il progetto di bilancio messo a punto dal Collegio dei Senatori Questori prevede per il 2009 per lavori, servizi e forniture un abbattimento di 9,5 milioni di euro rispetto alle previsioni per il 2008, con una rilevante flessione del 10,17 per cento.
Lo sforzo e l'impegno del Consiglio di Presidenza sono volti a conseguire sempre maggiori risultati nella riduzione di spese. In tal senso il Consiglio di Presidenza ha deciso di affidare una delega al Collegio dei Senatori Questori al fine di rivedere, previo opportuno coordinamento con la Camera dei Deputati, la normativa relativa alle spese di viaggio per gli ex senatori. In particolare, dal 1° gennaio 2010 sarà completamente abolito il rimborso per i pedaggi autostradali e introdotto un plafond annuale unico per i viaggi ferroviari e aerei, con una previsione di spesa ridotta di almeno il50 per cento rispetto all'attuale e limitata nel tempo, con un risparmio annuo di 1.068.000 euro.
La semplificazione del sistema gestionale consentirà non soltanto una maggiore trasparenza, ma soprattutto legherà l'effettivo utilizzo di tali benefici alle due legislature successive a quella di cessazione del mandato e non illimitato nel tempo come è attualmente. Il numero dei beneficiari scenderà così dagli attuali 1058 a 291.
Il Consiglio di Presidenza, inoltre, ha delegato il Collegio dei Senatori Questori a studiare - con decorrenza 1° luglio - l'adozione di regole più stringenti per i rapporti di collaborazione con i parlamentari, richiedendo ai Senatori di dimostrare l'esistenza di un regolare contratto di lavoro con i propri collaboratori, al fine dell'accesso di questi ultimi alle sedi del Senato.
Il Consiglio ha, infine, accolto con favore l'iniziativa dei Senatori Questori che hanno preannunciato la presentazione di un disegno di legge per regolamentare il rapporto di lavoro tra parlamentari e loro collaboratori, per il quale sarà chiesto l'esame in Commissione in sede deliberante, per accelerare i tempi di discussione e approvazione.
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