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Maggio 2011
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Giovedì 19
Il Vice Presidente Chiti alla Conferenza di Seul dei Parlamenti del G20 Intervento alla sessione dedicata alla lotta al terrorismo
"La complessità dei nuovi profili assunti dalle reti criminali internazionali e dalle organizzazioni terroristiche richiede l'adozione di misure capaci di operare con un ampio raggio d'azione. Occorre intervenire non solo sugli obiettivi militari e di sicurezza, ma anche su quelli economici, ambientali, sociali e civili".
Il Vice Presidente Vannino Chiti, in rappresentanza del Senato della Repubblica alla Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti del G20 che si tiene a Seul dal 18 al 20 maggio, è intervenuto nel corso della terza sessione dedicata alle "strategie di collaborazione interparlamentare per la pace nel mondo e per l'anti-terrorismo: coordinamento internazionale e strategie per la sicurezza globale".
Il Vice Presidente Chiti ha approfondito il tema con una riflessione su quanto sta accadendo in Nord Africa e Medio Oriente: "Stiamo vedendo come i Paesi del Nord Africa stiano decidendo in questi giorni del loro futuro, a prezzo di rivoluzioni costate sacrifici e spargimento di sangue, soprattutto in Libia e Siria. I delicati rapporti che si instaureranno fra le diverse anime che hanno guidato le rivolte, ed i governi che ne verranno fuori, decideranno anche del futuro del Mediterraneo, dei rapporti con l'Europa e con il mondo. Ciò che è accaduto e che sta accadendo in Tunisia, Egitto, Libia e Siria è davvero impressionante. Il Maghreb e il Medio Oriente, attraversati da tensioni profonde, sono aree geograficamente cruciali. L'età media in questi Paesi si aggira sui 25 anni; la gran parte di questi giovani è disoccupata: non possiamo togliere loro la speranza di cambiare in meglio la propria vita. Senza la speranza di una vita migliore, infatti, milioni di giovani rischiano, per disperazione, di finire preda dell'integralismo e del radicalismo. Occorre, al contrario, che le legittime rivendicazioni di natura sociale e politica trovino il loro approdo in nuovi equilibri mondiali fondati sul progresso economico e civile, sul benessere diffuso, sulla giustizia".
"Come Unione Europea - ha concluso Chiti - dobbiamo aiutare a costruire reali e non finte società democratiche: non esiste alternativa alla democrazia. Non è accettabile la violazione dei diritti umani. Gli integralismi, i fanatismi, la violenza e il terrorismo si sconfiggono con la costruzione di società democratiche, con l'assoluto rispetto dei diritti umani, con l'affermazione delle libertà e della laicità, ovunque".
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