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Febbraio 2012
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Mercoledì 29
Limite massimo stipendi dei dirigenti pubblici: il parere della 1a Commissione
La Commissione Affari Costituzionali il 29 febbraio ha espresso parere favorevole allo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente la "definizione del limite massimo riferito al trattamento economico annuo omnicomprensivo dei pubblici dipendenti" (Atto Governo 439).
Il provvedimento dà attuazione alle norme contenute nel decreto-legge 6 dicembre 2011 n. 201 (cosiddetto "salva-Italia") e, all'articolo 3, fissa il limite massimo retributivo (c.d. "tetto") stabilendo che esso, incluse le indennità e le voci accessorie, non può superare il trattamento economico annuale complessivo spettante per la carica al Primo Presidente della Corte di Cassazione.
Il parere approvato dalla 1a Commissione segnala un "nodo problematico" rappresentato dall'«ambito soggettivo di applicazione della disciplina, in quanto la norma primaria appena richiamata lo circoscrive alle pubbliche amministrazioni statali, mentre il provvedimento di attuazione non potrebbe estendersi ai rapporti di lavoro con le amministrazioni non comprese in tale specifico perimetro». Quindi sottolinea la possibilità che «si realizzino disparità irragionevoli nello stesso contesto dell'ordinamento del pubblico impiego». Inoltre, «poiché la legge dello Stato non potrebbe disporre direttamente nei confronti delle Regioni, il chiarimento normativo dovrebbe contenere una disposizione che indirizzi le Regioni a conformare il proprio ordinamento a quanto stabilito per le altre pubbliche amministrazioni».
In ordine all'altro aspetto problematico, il cosiddetto divieto di reformatio in peius dei trattamenti retributivi, la Commissione «prende atto delle rassicurazioni fornite in proposito dal rappresentante del Governo nella seduta del 22 febbraio 2012, secondo le quali non vi sarebbero ostacoli a una applicazione immediata in quanto, in presenza di inderogabili esigenze di contenimento della spesa pubblica, si potrebbe legittimamente incidere su trattamenti retributivi in corso. Peraltro la Commissione confida nella prudente valutazione del Governo, corroborata dalle competenze tecniche di eccellenza di cui esso dispone, al fine di prevenire il rischio che un intervento repentino e non graduale generi un contenzioso, rilevante anche per l'entità delle somme in questione, che potrebbe determinare un costo tale da contraddire o persino vanificare lo scopo di risparmio che ispira l'opera di razionalizzazione delle retribuzioni pubbliche. In particolare, tale valutazione dovrebbe essere compiuta per quelle posizioni retributive maturate non già, ad esempio, in ragione di incarichi temporanei e senza rapporto d'impiego, ma per effetto di una progressione di carriera nell'ambito di rapporti di lavoro dipendente connotati dal carattere della esclusività, della continuità e della stabilità».
Sullo stesso decreto la Commissione Lavoro il 29 febbraio ha formulato osservazioni favorevoli con rilievi.
Audizione in Commissione Ssn
Questa settimana la Commissione Ssn è stata impegnata in una serie di audizioni. Martedì 28 febbraio è proseguita l'inchiesta su alcuni aspetti della medicina territoriale, con particolare riguardo al funzionamento dei Servizi pubblici per le tossicodipendenze e dei Dipartimenti di salute mentale, con l'audizione del responsabile dell'unità operativa di neuropsichiatria infantile dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma; mercoledì 29 febbraio siè svolta l'audizione di rappresentanti dell'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori (Aduc), nell'ambito dell'inchiesta sulle strutture socio-sanitarie per il ricovero e l'assistenza degli anziani.Audizione in Commissione uranio impoverito
Mercoledì 29 febbraio la Commissione uranio impoverito ha svolto l'audizione del capo Dipartimento per il coordinamento amministrativo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.Sviluppo spazi verdi urbani: concluso esame in 13a Commissione
Mercoledì 29 febbraio la Commissione Ambiente ha concluso l'esame del ddl n. 2472-B recante norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, già approvato dal Senato e modificato dalla Camera. Il testo passa ora all'esame dell'Aula.Negata autorizzazione a procedere per il sen. Calderoli quale Ministro per la semplificazione pro-tempore
Nella seduta pomeridiana del 29 febbraio la Presidenza ha proclamato il risultato di votazione sulle conclusioni della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari con riferimento alla domanda di autorizzazione a procedere in giudizio ai sensi dell'articolo 96 della Costituzione nei confronti del senatore Roberto Calderoli nella sua qualità di Ministro per la semplificazione normativa pro-tempore: con 219 voti a favore, 66 contrari e 10 astenuti, il Senato ha approvato le conclusioni della Giunta volte a negare l'autorizzazione a procedere.
Organizzazione del Ministero della giustizia: audizioni in 2a Commissione
La Commissione Giustizia, nella seduta di mercoledì 29 febbraio, ha svolto l'audizione del capo del dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, Luigi Birritteri, in ordine allo schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente il regolamento recante organizzazione del Ministero della giustizia.Fondo unico per la giustizia: audizioni in 2a Commissione
La Commissione Giustizia ha svolto, nella seduta di mercoledì 29 febbraio, l'audizione del capo del dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, Luigi Birritteri, e dell'amministratore delegato di Equitalia Giustizia S.p.A., Carlo Lassandro, in ordine alla formazione e alla ripartizione del Fondo unico per la giustizia.Limite massimo stipendi dei dirigenti pubblici: il parere della 1a Commissione
La Commissione Affari Costituzionali ha espresso parere favorevole allo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente la "definizione del limite massimo riferito al trattamento economico annuo omnicomprensivo dei pubblici dipendenti" (Atto Governo 439).
Il provvedimento dà attuazione alle norme contenute nel decreto-legge 6 dicembre 2011 n. 201 (cosiddetto "salva-Italia") e, all'articolo 3, fissa il limite massimo retributivo (c.d. "tetto") stabilendo che esso, incluse le indennità e le voci accessorie, non può superare il trattamento economico annuale complessivo spettante per la carica al Primo Presidente della Corte di Cassazione.
Il parere approvato dalla 1a Commissione segnala un "nodo problematico" rappresentato dall'«ambito soggettivo di applicazione della disciplina, in quanto la norma primaria appena richiamata lo circoscrive alle pubbliche amministrazioni statali, mentre il provvedimento di attuazione non potrebbe estendersi ai rapporti di lavoro con le amministrazioni non comprese in tale specifico perimetro». Quindi sottolinea la possibilità che «si realizzino disparità irragionevoli nello stesso contesto dell'ordinamento del pubblico impiego». Inoltre, «poiché la legge dello Stato non potrebbe disporre direttamente nei confronti delle Regioni, il chiarimento normativo dovrebbe contenere una disposizione che indirizzi le Regioni a conformare il proprio ordinamento a quanto stabilito per le altre pubbliche amministrazioni».
In ordine all'altro aspetto problematico, il cosiddetto divieto di reformatio in peius dei trattamenti retributivi, la Commissione «prende atto delle rassicurazioni fornite in proposito dal rappresentante del Governo nella seduta del 22 febbraio 2012, secondo le quali non vi sarebbero ostacoli a una applicazione immediata in quanto, in presenza di inderogabili esigenze di contenimento della spesa pubblica, si potrebbe legittimamente incidere su trattamenti retributivi in corso. Peraltro la Commissione confida nella prudente valutazione del Governo, corroborata dalle competenze tecniche di eccellenza di cui esso dispone, al fine di prevenire il rischio che un intervento repentino e non graduale generi un contenzioso, rilevante anche per l'entità delle somme in questione, che potrebbe determinare un costo tale da contraddire o persino vanificare lo scopo di risparmio che ispira l'opera di razionalizzazione delle retribuzioni pubbliche. In particolare, tale valutazione dovrebbe essere compiuta per quelle posizioni retributive maturate non già, ad esempio, in ragione di incarichi temporanei e senza rapporto d'impiego, ma per effetto di una progressione di carriera nell'ambito di rapporti di lavoro dipendente connotati dal carattere della esclusività, della continuità e della stabilità».
Sullo stesso decreto la Commissione Lavoro il 29 febbraio ha formulato osservazioni favorevoli con rilievi.
Audizione in Commissione di Vigilanza Rai
Mercoledì 29 febbraio la Commissione di Vigilanza Rai ha svolto l'audizione del presidente e del direttore generale della Rai, Paolo Garimberti e Lorenza Lei.Ricollocazione disoccupati: avvio esame ddl in 11a Commissione
Mercoledì 29 febbraio alle ore 15,30 la Commissione Lavoro, con la relazione della sen. De Luca, avvierà l'esame dei ddl nn. 3007, 700 e 1466 in materia di ricollocazione dei disoccupati.
Il provvedimento, come si legge nella relazione illustrativa, è "orientato ad introdurre, anche nel nostro ordinamento, meccanismi di più forte e diretta responsabilizzazione delle imprese nei percorsi di accompagnamento, riqualificazione e reimpiego dei lavoratori licenziati, su ispirazione dei «piani sociali» da tempo sperimentati in molti Paesi europei".
E' previsto a carico delle imprese un vero e proprio obbligo di offerta di servizi di supporto alla ricollocazione in mobilità dei loro dipendenti, che si aggiungerebbe agli oneri strettamente economici previsti dalla normativa vigente.Presidente Aci: parere in 8a Commissione
Mercoledì 29 febbraio la Commissione Lavori pubblici ha espresso parere favorevole alla proposta di nomina di Angelo Sticchi Damiani a Presidente dell'Automobile Club d'Italia (Aci) (n. 139).Riforma fiscale: audizioni in 6a Commissione
Mercoledì 29 febbraio la Commissione Finanze è stata impegnata nel seguito dell''indagine conoscitiva sulla riforma fiscale, con le audizioni di Tito Boeri e di Antonio Pedone.Revisione dello strumento militare: il ministro Di Paola in Commissioni congiunte
Mercoledì 29 febbraio le Commissioni Difesa di Senato e Camera, in seduta congiunta, hanno proseguito l'audizione del Ministro della difesa, Giampaolo Di Paola, sulle linee di indirizzo per la revisione dello strumento militare, iniziata nella seduta del 15 febbraio.Composizione assemblea Regione Friuli-Venezia Giulia: seguito esame in 1a Commissione
Mercoledì 29 febbraio la Commissione Affari costituzionali ha proseguito l'esame dei ddl cost. 2963 e 3057 sulla composizione dell'assemblea della Regione Friuli-Venezia Giulia. Il termine per la presentazione degli emendamenti al testo unificato è scaduto alle ore 12 di martedì 28 febbraio.
Il nuovo testo sostituisce l'articolo 13 della legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1 (Statuto speciale della regione Friuli-Venezia Giulia) e prevede che Consiglio regionale sia composto da quarantotto consiglieri. Secondo la previsione statutaria tutt'ora in vigore, invece, "il numero dei consiglieri regionali è determinato in ragione di uno ogni 20.000 abitanti o frazioni superiori a 10.000 abitanti, secondo i dati ufficiali dell'ultimo censimento" (art. 13 co. 3).Composizione assemblea Regione siciliana: seguito esame in 1a Commissione
Mercoledì 29 febbraio la Commissione Affari costituzionali ha proseguito l'esame dei ddl cost. 2962 e 3073 sulla composizione dell'assemblea della Regione siciliana. Il termine per la presentazione degli emendamenti al testo unificato è scaduto alle ore 12 di martedì 28 febbraio.
Il testo del provvedimento prevede la riduzione del numero di consiglieri regionali da novanta a sessanta, e prevede la sostituzione dell'articolo 16 dello Statuto regionale con il seguente:
«Art. 16. - 1. Il Consiglio regionale è eletto a suffragio universale con voto personale, uguale, libero e segreto, ed è composto da sessanta consiglieri. La composizione del Consiglio non può variare, neppure in relazione alla forma di governo e al sistema elettorale prescelto, se non mediante il procedimento di revisione del presente Statuto.
2. La legge elettorale per l'elezione del Consiglio regionale può disporre al fine di assicurare la rappresentanza di determinate aree territoriali dell'Isola, geograficamente continue e omogenee, interessate da fenomeni rilevanti di riduzione della popolazione residente. Al fine di conseguire l'equilibrio tra uomini e donne nella rappresentanza, la medesima legge promuove condizioni di parità nell'accesso alla carica di consigliere regionale.»Composizione assemblea Regione Sardegna: seguito esame in 1a Commissione
Mercoledì 29 febbraio la Commissione Affari costituzionali ha proseguito l'esame dei ddl cost. 2923 e 2991 sulla composizione dell'assemblea della Regione Sardegna.
Il nuovo testo proposto modifica lo Statuto speciale per la Sardegna, di cui alla legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3, introducendo, tra l'altro, la riduzione del numero di consiglieri regionali (attualmente sono ottanta). Nella nuova riformulazione dell'articolo 16 dello Statuto, il Consiglio regionale è composto da sessanta consiglieri e la sua composizione "non può variare, neppure in relazione alla forma di governo e al sistema elettorale prescelto, se non mediante il procedimento di revisione del presente Statuto".IMU su terreni agricoli e fabbricati rurali: audizione del Governo in 9a Commissione
Mercoledì 29 febbraio la Commissione Agricoltura ha svolto l'audizione del sottosegretario di Stato per l'economia, Vieri Ceriani, in merito alle questioni attinenti all'IMU sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali.Audizione in Commissione morti bianche
Martedì 28 febbraio la Commissione morti bianche ha svolto l'audizione della Società italiana di medicina del lavoro e igiene industriale (Simlii).Decreto-legge sulle liberalizzazioni: dal 29 febbraio in Aula
Si è concluso il 28 febbraio in Commissione Industria l'esame del ddl n. 3110 di conversione del decreto-legge sulle liberalizzazioni. L'esame in Aula inizia nella seduta antimeridiana di mercoledì 29 febbraio; per l'esame del decreto il calendario dei lavori dell'Aula prevede sedute fino alla mattina di venerdì 2 marzo, se necessario. Il decreto scade il 24 marzo.
Il Presidente del Senato, Renato Schifani, ha scritto al Capo dello Stato per esprimergli la propria convinta adesione alla lettera inviata giovedì 23 ai Presidenti delle Camere e al Governo circa i limiti di emendabilità dei decreti-legge, alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale. Il Presidente del Senato intende proseguire con la stessa fermezza e lo stesso rigore in occasione di tutti i decreti-legge all'esame di Palazzo Madama a cominciare dal provvedimento sulle liberalizzazioni.
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