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Luglio 2008
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Mercoledì 23
Il fotovoltaico approda in Senato: firmato protocollo d'intesa con il Gestore dei Servizi Elettrici
Il Senato della Repubblica, nell'ambito degli impegni assunti dall'Italia per la riduzione delle emissioni e per il risparmio energetico, ha siglato un protocollo d'intesa con la Gse, il Gestore dei Servizi Elettrici, al fine di ''individuare le migliori modalità operative per favorire e promuovere risparmi nella fornitura di energia mediante l'utilizzo di quella prodotta da fonti rinnovabili, necessaria al funzionamento degli uffici del Senato''. Il protocollo d'intesa è stato sottoscritto questa mattina nella Sala Raciti di Palazzo Madama dal vice segretario generale Nicola Benedizione per conto del Senato e dall'amministratore delegato della Gse Nando Pasquali. Alla firma erano presenti i senatori questori Romano Comincioli, Benedetto Adragna, Paolo Franco.
(Nella foto sopra, seduti da sinistra, il senatore Paolo Franco, il senatore Benedetto Adragna, il dottor Nando Pasquali, il dottor Nicola Benedizione, il senatore Romano Comincioli)Censimento minori: audizione del Ministro Maroni
La Commissione parlamentare per l'infanzia ha ascoltato oggi il Ministro dell'interno, Roberto Maroni, sulle misure d'identificazione e censimento dei minori presenti nei campi nomadi.Assistenza a congiunti portatori di handicap
La Commissione Lavoro ha avviato l'esame del ddl 163 sui congedi per assistenza a congiunti portatori di handicap con la relazione della sen. Spadoni Urbani.Gestione dei rifiuti: audizioni in 13a Commissione
La Commissione Ambiente ha ascoltato i rappresentanti del COREVE, del consorzio Rilegno e del Consorzio italiano compostatori, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle problematiche relative alla produzione e alla gestione , con particolare riferimenti ai costi posti a carico dei cittadini, alla tracciabilità, al compostaggio, alla raccolta differenziata ed alla effettiva destinazione al recupero ed al riuso dei rifiuti o delle loro porzioni.Trasporto degli infermi: audizioni in 12a Commissione
Mercoledì 23 luglio la Commissione Sanità ha svolto l'audizione del presidente della Federazione italiana di cardiologia (FIC), del presidente della Società italiana di cardiologia (SIC) e del past president di Lombard IMA, nonché primario di Cardiologia e direttore del Dipartimento medico dell'Azienda Ospedaliera di Busto Arsizio nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul trasporto degli infermi e sulle reti di emergenza e urgenza.Audizione del Ministro Frattini
Le Commissioni Esteri di Senato e Camera si sono riunite per svolgere il seguito dell'audizione del Ministro degli affari esteri sulle linee programmatiche del suo Dicastero.Lodo Alfano: sì definitivo
Con 171 voti a favore, 128 contrari e 6 astenuti l'Assemblea il 22 luglio ha approvato in via definitiva il disegno di legge recante: "Disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato" (cosiddetto "Lodo Alfano": ddl 903).
L'Assemblea aveva respinto la questione pregiudiziale avanzata, con diverse motivazioni, dai senatori Belisario ed altri (QP1) e Finocchiaro ed altri (QP2). L'esame in sede di Commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia si era concluso nella seduta di giovedì 17 luglio con un mandato ai relatori per una approvazione senza modifiche; era stato avviato, con le relazioni dei sen. Berselli e Vizzini, nella seduta antimeridiana del 15 luglio. Il provvedimento è stato già approvato dalla Camera.
Nel dossier del Servizio Studi, oltre alle consuete schede di lettura, è possibile leggere un capitolo dedicato all'«immunità delle alte cariche dello Stato in alcune democrazie occidentali».
Ratifica del Trattato di Lisbona: via libera all'unanimità
Con il consenso unanime dei 286 senatori votanti, l'Assemblea ha dato via libera al disegno di legge n. 759, recante "Ratifica ed esecuzione del Trattato di Lisbona che modifica il Trattato sull'Unione europea e il Trattato che istituisce la Comunità europea e alcuni atti connessi, con atto finale, protocolli e dichiarazioni, fatto a Lisbona il 13 dicembre 2007". Il testo passa ora all'esame della Camera dei deputati.
Il Presidente della Commissione Esteri Lamberto Dini, relatore del ddl, ha ricordato che la fine anticipata della scorsa legislatura ha impedito finora al Senato di esaminare il Trattato, «sul quale si sono - ad oggi - pronunciati a favore i Parlamenti di 23 Paesi dell'Unione e fra questi tutti i più grandi e popolosi Paesi, salvo il nostro».
«L'obiettivo - ha aggiunto il sen. Dini - rimane quello di far entrare in vigore il nuovo Trattato prima delle prossime elezioni del Parlamento europeo, un obiettivo reso più complesso dal referendum irlandese, ma non impossibile se il processo di ratifica si concluderà negli altri 26 Stati entro l'anno. «Se intervenisse la ratifica degli altri 26 Paesi, in autunno potremo chiedere compatti all'Irlanda di trovare una soluzione che non blocchi il processo di integrazione e andare così alle elezioni europee con le nuove regole previste dal Trattato di Lisbona».Decreto sicurezza: sì definitivo
Con 161 voti favorevoli, 120 contrari e otto astensioni è stato approvato in via definitiva il ddl 692-B di conversione del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica, già approvato dal Senato e poi modificato dalla Camera (scade il 25 luglio).
Come riferito dai relatori Vizzini e Berselli, le modifiche apportate al disegno di legge dalla Camera dei deputati propongono un meccanismo finalizzato alla celere trattazione dei processi per i reati più gravi e fondato sulla collaborazione tra poteri dello Stato: vengono infatti definiti con legge i processi a cui è assicurata priorità assoluta nella formazione dei ruoli di udienza e nella trattazione, ma sono poi i dirigenti degli uffici giudicanti ad adottare i provvedimenti organizzativi necessari ad assicurare la rapida definizione degli stessi. La norma introdotta dalla Camera fa riferimento ai processi e non ai procedimenti, escludendo così che essa si possa applicare alla fase delle indagini preliminari.
E' stato inoltre sottolineato che i dirigenti degli uffici giudicanti, oltre ad adottare i provvedimenti organizzativi per assicurare la rapida trattazione dei processi definiti come prioritari, possono individuare i criteri e le modalità di rinvio della trattazione dei processi in cui ricorrono le condizioni per applicare l'indulto, tenendo conto della gravità e dell'offensività del reato e dell'interesse della persona offesa. Il rinvio, che non può essere disposto se l'imputato si oppone o se è stato dichiarato chiuso il dibattimento, non può essere superiore a 18 mesi e la prescrizione rimane nel frattempo sospesa.
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