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Luglio 2008
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Venerdì 4
Prevenire e combattere il diabete: la campagna approda in Parlamento
Il diabete è la quarta causa di morte nei paesi sviluppati dove provoca 4 milioni di decessi ogni anno. È per combattere questa pandemia che la Società italiana di Diabetologia e l'Associazione medici diabetologi hanno promosso, in collaborazione con associazioni di volontariato, la campagna "Buon Compenso del Diabete - Informati, Alleati, Protetti". L'iniziativa è patrocinata dal Ministero della Salute e sostenuta dalla Federazione Internazionale del Diabete.
I risultati preliminari sono stati presentati giovedì 3 luglio presso la sala delle conferenze stampa di Palazzo Madama. Il progetto, che ha toccato 9 capoluoghi (Padova, Verona, Bergamo, Genova, Bologna, Firenze, Brescia) ha informato oltre 35.000 cittadini sulla possibilità di controllare la malattia attraverso buone regole di vita, farmaci efficaci ma soprattutto test che verificano i parametri metabolici fondamentali come l'emoglobina glicata, la glicemia, i grassi nel sangue, la pressione arteriosa e il peso.
Sono alcune migliaia i check-up completi effettuati nel corso della campagna: i controlli vengono eseguiti all'interno di un'unità mobile attrezzata come un ambulatorio dove medici e infermieri specializzati mettono a disposizione dei cittadini la possibilità di controllare i valori di glicemia, peso , pressione arteriosa e emoglobina glicata. Il progetto ha fatto sosta a Roma, dove sarà fino al 4 luglio in via degli Staderari, nei pressi di Palazzo Madama.
Il progetto ha ricevuto il sostegno, in Parlamento, di senatori e deputati che hanno siglato la carta dell'Alleanza per il Buon Compenso del Diabete, formalizzando l'impegno a promuovere in Italia una sensibilizzazione sulla malattia. Alla conferenza stampa di Palazzo Madama sono intervenuti il presidente della Commissione Sanità del Senato, Antonio Tomassini, il vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera, Gero Grassi, la senatrice Emanuela Baio e il senatore Ignazio Marino. Un impegno condiviso dal sottosegretario al Lavoro, Salute e Politiche sociali Ferruccio Fazio. «Il governo - ha sottolineato il sottosegretario - presterà attenzione a ridisegnare il territorio, in modo che il cittadino che si ammala possa seguire un percorso che ha inizio con la visita dal medico di base e prosegue con la diagnostica, la prevenzione e la riabilitazione".
E' proprio sull'importanza di una campagna d'informazione che punta il Presidente della 12a Commissione del Senato: «In Italia - ha detto il sen. Tomassini - si prevedono oltre 5 milioni di pazienti nel 2025. Tenere sotto controllo questa patologia è un obiettivo fondamentale per il nostro Paese. L'informazione ha un ruolo cruciale perché può promuovere stili di vita e comportamenti adeguati, rassicurando sull'esistenza di un'alleanza per aiutare ciascuno a raggiungere il traguardo del Buon Compenso del Diabete».
Per l'on. Gero Grassi, «il Buon Compenso del Diabete mette al centro di tutti i processi assistenziali la persona colpita dalla malattia con le sue priorità e necessità: è l'unico modo per centrare l'obiettivo della riduzione delle complicazioni e del contenimento dei costi». Il sen. Ignazio Marino ha messo l'accento sulla prevenzione: «Ogni 10 secondi 2 nuove persone si ammalano di diabete e una muore per lo stesso motivo. L'80% delle persone potrebbe prevenire la malattia con uno stile di vita adatto». «Occorre investire in terapie innovative - ha concluso la senatrice Emanuela Baio - che consentano un migliore controllo della malattia e una buona qualità di vita come le insuline di nuova generazione».
(Nelle foto, dall'alto: il sen. Tomassini e l'on. Grassi; la senatrice Baio; il sen. Ignazio Marino e il giornalista Luciano Onder che ha coordinato la conferenza stampa)
Per approfondire:
Accessibilità: il sito del Senato promosso a pieni voti
I risultati dell'"esame" condotto dalla Fondazione ASPHI«Il sito del Senato è esemplare, un esempio di come realizzare un connubio di sintesi, praticità, stile, eleganza e semplicità d'uso». E' il parere di Antonio, disabile con problemi motori. Insieme a lui altri utenti che hanno del web una esperienza non comune e, soprattutto, non sempre facile (persone ipovedenti oppure non vedenti, non udenti o con problemi motori) hanno costituito un gruppo di lavoro coordinato dalla Fondazione onlus ASPHI (Avviamento e Sviluppo di Progetti per ridurre l'Handicap mediante l'Informatica) per testare il sito www.senato.it.
E' stato lo stesso Senato a prendere l'iniziativa di sottoporsi all'esame di una Fondazione onlus specializzata nel settore. Obiettivo: raccogliere le impressioni d'uso soggettive e ottenere indicazioni di possibile miglioramento in termini di fruibilità e accessibilità.
Le osservazioni sono state riportate così come sono state raccolte, senza alcuna modifica.La ricerca rientra negli obiettivi dell'ASPHI: «Promuovere l'integrazione delle persone disabili nella scuola, nel lavoro, e nella società attraverso l'uso della tecnologia ICT».
Dalle prove pratiche, effettuate nel mese di aprile 2008, emerge un quadro nettamente positivo. Ecco di seguito alcuni giudizi presenti nel rapporto, di cui pubblichiamo la documentazione completa a corredo di questa notizia:
- il sito è stato giudicato «gradevole e interessante da navigare, semplice nella consultazione e con una struttura costante nelle pagine».
- «Testi molto chiari, senza particolari problemi di comprensione anche per i non addetti ai lavori».
- «Nonostante la sua vastità è possibile orientarsi abbastanza facilmente».
- «Buona la velocità di caricamento delle pagine».
- «Il sito è coerente e si presenta come uno dei migliori da me visitati» (Alessandro, ipovedente).
Il gruppo ha anche indicato i punti deboli sui quali intervenire, formulando una serie di consigli molto dettagliati sui quali il webmaster del Senato sta lavorando.
I test di accessibilità/fruibilità sono stati effettuati attraverso 10 percorsi di navigazione significativi per le finalità di utilizzo del sito. I sei componenti del gruppo hanno navigato cercando di verificare tempi di risposta e flessibilità, non mancando di puntare l'attenzione agli aspetti percettivi, come gradevolezza, comprensibilità e chiarezza dei testi.
«I non vedenti - si legge ad esempio nella relazione di sintesi - si sono trovati abbastanza a loro agio nel sito per la presenza dei vari accorgimenti che ne facilitano la navigazione quando si usa uno "screen reader"».
In una valutazione compresa tra 1 (voto peggiore) e 5 (voto migliore) il risultato ottenuto è pari a 4,2.
Il termine "accessibilità" viene così definito dalla legge n.4 del 2004, cosiddetta "legge Stanca": «la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari».
Il rapporto
- Relazione di sintesi (39 KB) »
- Riepilogo impressioni generali (66 KB) »
- Riepilogo compiti (165 KB) »
Link esterni
Vedi anche:
DPEF: dossier del Servizio del Bilancio
La Commissione Bilancio ha concluso, nel pomeriggio di giovedì 3 luglio l'esame del Documento di programmazione economico-finanziaria (Doc. LVII n. 1). Relatori in Aula saranno la senatrice Anna Cinzia Bonfrisco (PDL) per la maggioranza e il senatore Nicola Rossi (PD) per la minoranza.
Al Dpef è dedicato un dossier (formato pdf: 647 KB) curato congiuntamente dal Servizio del Bilancio del Senato, dal Servizio Bilancio dello Stato e dal Servizio Studi della Camera dei deputati. «Gli obiettivi programmatici fissati dal Dpef - si legge nel dossier - prevedono un livello dell'indebitamento netto pari al 2,5% del PIL nel 2008, al 2% nel 2009 ed all'1 per cento nel 2010, sino a giungere al pareggio del saldo nel 2011. L'avanzo primario aumenta progressivamente e, partendo dal 2,6 per cento del 2008, si colloca al 3,1 per cento nel 2009, al 4 per cento nel 2010 per giungere al 5 per cento nel 2013. Il debito pubblico è previsto scendere sotto il 100 per cento del PIL nel 2011, per attestarsi all'90,1 per cento del PIL nel 2013. L'entità della manovra netta delineata nel Dpef per il triennio, ammonta a circa 0,6 per cento del PIL nel 2009, per poi raggiungere l'1,1 per cento nel 2010 e 1,9 per cento nel 2011. L'azione correttiva si concentrerà principalmente sulla riduzione della spesa pubblica, in ragione di una media del 3 per cento del totale (1 per cento annuo), con l'intento di assicurare comunque una diminuzione dello 0,5 annuo del saldo strutturale a partire dal 2009. Non saranno invece varate nuove imposte, con l'eccezione di alcune misure di perequazione tributaria, mentre viene confermato l'obiettivo del contrasto all'evasione fiscale, da perseguire anche attraverso il federalismo fiscale».
Programmazione dei lavori
Il Dpef in Aula martedì 8 luglioQuesta settimana l'Assemblea ha tenuto una sola seduta (mercoledì 2 luglio per l'annuncio della presentazione da parte del Governo del ddl 859, di conversione del decreto-legge n.113, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative), al fine di consentire alla Commissione Bilancio ed alle altre Commissioni permanenti di esaminare il Documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF), nonché i decreti-legge di rispettiva competenza non appena trasmessi dalla Camera dei deputati.
L'Assemblea riprenderà i propri lavori martedì 8 luglio alle ore 11, con due sedute, antimeridiana e pomeridiana, dedicate alla discussione del DPEF, per la quale si è proceduto alla ripartizione dei tempi tra i Gruppi. Relatori in Aula saranno la senatrice Anna Cinzia Bonfrisco (PDL) per la maggioranza e il senatore Nicola Rossi (PD) per la minoranza. La seduta pomeridiana potrà proseguire anche oltre il normale orario di chiusura, fino alla votazione della risoluzione accolta dal Governo. Gli emendamenti a quest'ultima dovranno essere presentati entro un'ora dall'espressione del parere favorevole da parte del rappresentante del Governo. Nel frattempo la seduta potrà essere sospesa per un'ora, salvo diverso accordo tra i Gruppi.
Nella restante parte della settimana proseguirà la discussione del decreto-legge in materia fiscale e di proroga termini (ddl 735; scade il 2 agosto). Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato prorogato alle ore 19 di giovedì 3 luglio.
Saranno quindi esaminati il decreto-legge recante disposizioni urgenti per l'adeguamento delle strutture di Governo, già approvato dal Senato (ddl 585-B; scade il 15 luglio) e modificato dalla Camera dei deputati; nonché il decreto-legge sull'emergenza rifiuti in Campania (ddl 832; scade il 22 luglio), approvato dalla Camera nella seduta del 24 giugno.Nella seduta antimeridiana di mercoledì 9 luglio, alle ore 12, si effettuerà la votazione per l'elezione dei nove componenti effettivi e nove supplenti della delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa-UEO, mediante votazione elettronica a scrutinio segreto su liste formate su designazione dei Gruppi.
Nel pomeriggio di giovedì 10 luglio saranno poste all'ordine del giorno - sempre con diretta televisiva - interrogazioni a risposta immediata al Ministro dello sviluppo economico su due argomenti che verranno segnalati dai Gruppi.Martedì 8 luglio alle 9 si riunirà la Conferenza dei Capigruppo.
Decreto fiscale
Con la relazione del sen. Costa, l'Aula di Palazzo Madama ha avviato mercoledì 25 giugno l'esame del ddl 735, di "conversione in legge del decreto-legge 3 giugno 2008, n. 97, recante disposizioni urgenti in materia di monitoraggio e trasparenza dei meccanismi di allocazione della spesa pubblica, nonché in materia fiscale e di proroga di termini".
Come riferito dal relatore, dopo la soppressione in Commissione Finanze dell'articolo 1, che intendeva permettere al Governo di procedere alla privatizzazione di Alitalia stante l'intervenuta approvazione sulla materia di altro provvedimento, il decreto presenta una serie complessa di disposizioni, tra cui spicca la previsione delle modalità per beneficiare del credito d'imposta riservato alle imprese che effettuano investimenti nelle aree svantaggiate del Mezzogiorno, evitando automatismi e subordinandone il godimento al rispetto di vincoli procedurali ed economici.
Decreto-legge sul potere di acquisto delle famiglie
Le Commissioni riunite Bilancio e Finanze hanno avviato giovedì 3 luglio l'esame della conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, recante "disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie" (ddl 866; scade il 27 luglio). I relatori Gentile (PdL) e Pichetto Fratin (PdL) hanno svolto la loro relazione. Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato alle ore 13 di martedì 8 luglio 2008. La ripresa dell'esame nelle Commissioni riunite è prevista per martedì 8 luglio 2008, alle ore 15.
Si tratta del provvedimento che contiene le misure sull'Ici, la detassazione degli straordinari e l'accordo sulla rinegoziazione dei mutui.Decreto-legge sulla magistratura onoraria
La conversione del decreto-legge 30 maggio 2008, n. 95, recante "disposizioni urgenti relative al termine per il riordino del ruolo e delle funzioni della magistratura onoraria" (ddl 867), è all'ordine del giorno della Commissione Giustizia. Il provvedimento è stato approvato dalla Camera e scade il 29 luglio.Decreto-legge sull'emergenza rifiuti in Campania
All'esame dell'AulaLa Commissione Ambiente, in sede referente, nella seduta pomeridiana di mercoledì 2 luglio, ha concluso l'esame del ddl 832 ("Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 90, recante misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania e ulteriori disposizioni di protezione civile", già approvato dalla Camera). E' stato approvato senza modifiche e passerà all'esame dell'Aula la prossima settimana.
Come affermato dal relatore Fluttero (PDL) nella seduta di martedì 1 luglio, il provvedimento «prevede un iter accelerato per l'apertura delle discariche e l'esercizio degli impianti» e introduce «disincentivi per quelle amministrazioni che non raggiungano obiettivi minimi, già stabiliti nel 2007, di raccolta differenziata dei rifiuti urbani prodotti sotto forma di maggiorazione sulla tariffa di smaltimento dei rifiuti indifferenziati». Inoltre, «al fine di assicurarne una efficace tutela, le aree in cui si svolgerà l'attività di gestione dei rifiuti (discariche, aree di stoccaggio, gli impianti), sono classificate come "Aree di interesse strategico nazionale". E quindi viene estesa a tali aree la punibilità già prevista da alcune disposizioni del codice penale per chi si introduce arbitrariamente in tali luoghi, per chi impedisce ostacola o rende difficoltosa la complessiva azione di gestione dei rifiuti, e per chi distrugge o danneggia gli impianti». L'articolo 1 del decreto «affida ad un apposito Sottosegretario di Stato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri la gestione dell'emergenza campana. Tale incarico è attribuito al Capo Dipartimento della protezione civile, il quale, secondo il nuovo testo, svolge le funzioni di Sottosegretario senza percepire ulteriori compensi».
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