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Novembre 2006
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Mercoledì 8
L'"Oscar del web" al sito del Senato Nieddu: «Un premio che rafforza il nostro impegno»
I Senatori Questori con l'"Osc@r del web". Da sinistra, il senatore Romano Comincioli, il senatore Gianni Nieddu e la senatrice Helga Thaler Ausserhofer.
Dal quinto al primo posto. E' il lusinghiero risultato per il sito web del Senato che emerge dalla classifica dei siti di pubblica utilità stilata ogni anno dalla rivista LabItalia, che quest'anno assegna a www.senato.it il premio "Osc@r del web". Nel 2005 Palazzo Madama si collocava dietro Poste Italiane, Enel, Polizia di Stato e Carabinieri.
La cerimonia di premiazione ha luogo oggi al Compa - il Salone europeo della comunicazione pubblica in corso a Bologna - al termine di una tavola rotonda.
LabItalia e l'Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale hanno stilato la classifica a partire da criteri che vengono elencati nel sito del Compa: ricchezza e qualità delle informazioni; funzionalità e interazione online; facilità d'accesso e usabilità.
«Ci fa particolarmente piacere un riconoscimento che giunge da operatori del settore. Il premio che viene consegnato a Bologna rafforza il nostro impegno sul fronte dell'innovazione tecnologica e della comunicazione, a partire dalla valorizzazione delle risorse interne», ha dichiarato il Senatore Questore Gianni Nieddu.
Proprio ieri, lo stand del Senato al Compa è stato teatro di una dimostrazione dei nuovi strumenti di collaborazione real-time - come chat e videochiamate - in sperimentazione a Palazzo Madama. Si tratta di strumenti destinati a migliorare notevolmente le modalità di interazione tra le istituzioni e il cittadino e ad incidere sui processi di lavoro interni di una organizzazione.
Sul fronte della documentazione, a ottobre è partita un'altra importante iniziativa che riguarda le fonti normative e storiografiche relative ai Comuni e agli Stati preunitari. La Biblioteca del Senato possiede la più importante raccolta di Statuti dei Comuni e delle corporazioni dal tardo Medioevo all'Età contemporanea e proprio grazie all'impegno della Biblioteca è ora possibile interrogare contemporaneamente nel sito del Senato cinque database specializzati, utilizzando un motore di ricerca collettivo. Ad esempio, è possibile leggere il testo in formato digitale di 150 statuti comunali e le descrizioni bibliografiche corredate di immagini di circa 1200 edizioni antiche di storia locale italiana dal XVI al XIX secolo.
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