L'accesso ai fondi e alla documentazione in possesso dell'Archivio storico è subordinato a un'apposita autorizzazione. Per informazioni sull'accesso e sulle risorse, anche on line, dell'Archivio storico, consulta l'apposita pagina del sito.

L'Archivio storico è aperto al pubblico esterno da lunedì a venerdì, dalle 9,30 alle 16,30. Per i senatori l'orario di apertura è da lunedì a venerdì dalle 9,30 alle 20,00.
L'Archivio storico è chiuso al pubblico nel mese di agosto. Consulta la pagina Accesso e servizi.

Il Regolamento dell'Archivio storico è stato approvato dal Consiglio di Presidenza del Senato il 18 febbraio 2003 (delibera n. 70) ed è stato modificato dal Consiglio di Presidenza il 25 novembre 2010 (delibera n. 75) agli articoli 2, 6-8, 11 e 13-17. Il testo del Regolamento è consultabile on line.

La tessera di ammissione è valida per sei mesi, rinnovabili. È disponibile, ove nulla osti, dopo tre giorni lavorativi dall'invio della domanda d'accesso.
La tessera consente l'accesso alla sala studio dell'Archivio e la consultazione dei documenti conservati presso l'Archivio nei modi e nei limiti consentiti dal Regolamento dell'Archivio storico e dalla legge.

In caso di smarrimento della tessera è possibile rivolgersi alla segreteria dell'Archivio storico per notificare l'accaduto e attivare le procedure di sostituzione della tessera.

Consultare la pagina sull'accesso e i servizi dell'Archivio storico.

L'Archivio storico si trova a Roma, a Palazzo Giustiniani in via della Dogana Vecchia 29, poco distante da Palazzo Madama e dal Pantheon.

No. Per motivi di sicurezza, è necessario lasciare le borse negli appositi armadietti nell'anticamera dell'Archivio storico.

Agli utenti dell'Archivio storico è richiesto un abbigliamento decoroso e sobrio, anche nei mesi estivi, come si conviene ad un luogo di rappresentanza istituzionale. Per gli uomini è previsto l'obbligo della giacca e della cravatta. Gli assistenti parlamentari sono tenuti a richiamare gli utenti al rispetto di questa norma.

Per tutta la durata dell'apertura al pubblico risponde al telefono il personale della segreteria dell'Archivio storico: tel. 06.6706.4875-4879.

L'Archivio storico non assume direttamente personale né segnala all'amministrazione i curricula che riceve a scopo di assunzione.

Qualora voglia ricorrere a personale esterno al Senato, l'Archivio storico stipula contratti con cooperative di servizi archivistici o attinge ad elenchi di nominativi segnalati da soggetti istituzionali di rilievo.

Per avere informazioni sui concorsi banditi dal Senato per i ruoli della propria amministrazione è possibile consultare le pagine Concorsi, nella sezione "Amministrazione" sul sito internet del Senato.

Sono ammessi all'Archivio storico gli studiosi che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età e siano autorizzati dal consigliere responsabile dell'Archivio storico. Sono inoltre ammessi gruppi di studenti per specifici progetti di studio.

• La biblioteca del Senato Giovanni Spadolini è aperta al pubblico (consulta la pagina della Biblioteca sulle modalità di accesso). E' specializzata nei settori del diritto e storia del diritto, storia, storia locale italiana, scienze politiche, storia dei media e giornalismo, documentazione parlamentare.
• L'accesso ai fondi e alla documentazione in possesso dell'Archivio storico è subordinata ad un'apposita autorizzazione. Per informazioni sull'accesso e sulle risorse, anche on-line, dell'Archivio storico, consulta l'apposita pagina del sito.

L'Archivio storico conserva i documenti prodotti o ricevuti dal Senato nell'esercizio delle sue attività istituzionali, amministrative, culturali e acquisisce gli archivi privati dei parlamentari o di personalità politiche di rilievo per la storia della politica e delle Istituzioni.

Sul sito Patrimonio dell'Archivio storico è possibile consultare gli inventari di numerosi fondi archivistici conservati presso l'Archivio nonché partizioni di documentazione digitalizzata e fruibile on line.

La documentazione non visibile on line può essere consultata in sede.

Grazie a una convenzione con vari istituti e fondazioni, dal sito Patrimonio è inoltre possibile l'accesso a fondi conservati presso altri enti, i quali detengono la piena responsabilità e disponibilità dei documenti scansionati e leggibili on line.

Dal sito dell'Archivio storico si può accedere alle banca dati dei senatori del Regno, al Repertorio delle Commissioni monocamerali, bicamerali e d'inchiesta, e al sito Patrimonio relativo ai fondi inventariati e in parte digitalizzati conservati presso l'Archivio storico e altri enti.

Sul sito internet dell'Archivio storico è disponibile l'elenco dei fondi archivistici conservati. È stato redatto l'inventario di ciascun fondo archivistico, consultabile in sede o, per una cospicua parte dei fondi, direttamente on line sul sito Patrimonio. È possibile interrogare il motore di ricerca presente su questa pagina web inserendo un nome, un argomento, una data. Incrociando i risultati della ricerca on line e la consultazione degli inventari è possibile individuare porzioni di documentazione inerente al proprio oggetto d'indagine.

Sì, per quanto accessibile in Internet e per quegli istituti culturali che hanno avuto rapporti di collaborazione con l'Archivio del Senato. In particolare si consiglia di consultare on line la Guida generale degli Archivi di Stato italiani.

Sì, contattando l'archivio per e-mail.

L'Archivio si riserva di valutare le proposte d'acquisto in funzione della tipologia di documentazione, della sua relazione con la storia politica e istituzionale italiana, e delle proprie finalità istituzionali.

Sì. L'Archivio si riserva di valutare il materiale documentario in dono, in funzione della tipologia di documentazione e delle proprie finalità istituzionali.

Sì. L'Archivio storico si riserva di valutare il materiale bibliografico in dono, in funzione della fisionomia delle proprie collezioni e delle proprie finalità istituzionali.

Se si procederà all'acquisizione, il donatore sarà informato a mezzo posta. Si ricorda che ai sensi del Regolamento dell'Archivio storico gli utenti sono tenuti a inviare una copia dei loro saggi o volumi nei quali utilizzano fonti documentarie conservate e consultate presso l'Archivio storico. È inoltre possibile donare la propria Tesi, in formato cartaceo o elettronico, accompagnandola con una liberatoria firmata che ne autorizzi la consultazione.

Le opere vanno indirizzate a:

Archivio storico del Senato della Repubblica, via della Dogana Vecchia 29, 00186 Roma.

Non presso l'Archivio storico, ma ci si può rivolgere alla Libreria del Senato.

L'utente che prende in consultazione documentazione archivistica e la trovi lacunosa o danneggiata è tenuto a farlo presente immediatamente all'archivista di turno in sala studio o al personale dell'Archivio storico.

L'Archivio storico pubblica repertori e fonti documentarie con il coinvolgimento di storici di professione. Redige inoltre inventari dei fondi archivistici conservati, in parte pubblicati e fruibili on line.

Sì. È possibile consultare in prima istanza i repertori disponibili on line delle Commissioni monocamerali, bicamerali e d'inchiesta, che offrono uno strumento informativo di orientamento generale e inoltre rimandano a numerosi testi normativi e regolamentari scaricabili che, sia pure noti, non sono sempre di facile reperimento. Per la consultazione della documentazione d'archivio delle commissioni d'inchiesta è necessario un altro passaggio attraverso la pagina Patrimonio dell'Archivio storico, cliccando sulla sezione ad esse specificamente dedicata. Dagli inventari è possibile passare alla consultazione della documentazione cartacea o digitalizzata facendo domanda d'accesso alla sala studio dell'Archivio storico.

L'archivio storico redige e pubblica on line il periodico trimestrale MemoriaWeb, nel quale sono presentate attività dell'archivio, acquisizioni e valorizzazioni di fonti archivistiche, studi e ricerche, e inoltre attività in collaborazione con altre istituzioni culturali e studiosi.

No, i documenti sono consultabili unicamente in sede. Una parte minoritaria della documentazione è tuttavia fruibile on line sul sito Patrimonio.

Sì. Gli utenti possono utilizzare in Archivio storico computer propri, collegarli alle prese di corrente elettrica, ma non alle prese di rete del Senato. Al momento nella sala studio dell'Archivio storico non è disponibile una rete wireless ad uso degli studiosi.

No. Ogni documento costituisce un esemplare unico e ciascun archivio gestisce da sé e presso la propria sede istituzionale la consultazione e fruizione della documentazione archivistica che possiede e conserva.

Non è disponibile una rete wireless ad uso degli utenti.

Sì. Le copie di documenti sono rilasciate all'utente, dietro compilazione di un modulo d'autorizzazione, dal personale dell'archivio storico. Le fotocopie vengono effettuate dal personale dell'Archivio storico, nei tempi e nei modi richiesti per l'esecuzione dello specifico lavoro di fotoriproduzione, privilegiando la riproduzione in formato digitale. Il costo delle copie in formato digitale è: per singoli documenti o serie di documenti fino a 16 pagine 1 €; da 33 a 64 pagine 2 €; per ogni pagina successiva alla sessantaquattresima un costo ulteriore di 0,05 €; il costo della riproduzione su materiale cartaceo prevede una maggiorazione del 50%.

Agli utenti è fatto divieto di fotografare i documenti con qualsiasi apparecchio.

In generale no. Per particolari progetti è possibile richiedere al responsabile dell'Archivio di compiere riproduzioni fotografiche con la propria apparecchiatura (ai sensi dell'art. 9 del Regolamento di ammissione del pubblico all'Archivio storico).

Il personale dell'archivio storico, in particolare l'assistente di sala studio, è a disposizione dell'utente per l'orientamento e la selezione della documentazione archivistica più pertinente all'argomento di ricerca.

Non corsi di formazione di carattere professionale, ma corsi di carattere didattico. Sono stati organizzati seminari ed esercitazioni di archivistica e di ricerca storica per studenti universitari e delle scuole superiori.

L'Archivio storico ospita saltuariamente seminari ed esercitazioni di archivistica e di ricerca storica per studenti universitari e delle scuole superiori.

È possibile fare richiesta al responsabile dell'Archivio storico per l'uso della sala studio dell'Archivio storico per compiere esercitazioni d'archivistica e di ricerca storica. Tale attività è intesa come momento di formazione storico-archivistica per studenti universitari e delle scuole superiori.

L'Archivio storico partecipa a progetti di incontri didattici con gruppi di studenti e scolaresche, che visitano la sala studio dell'Archivio e possono visionare e consultare la documentazione con l'assistenza del personale dell'Archivio.

L'Archivio collabora con la Biblioteca del Senato e con altri istituti culturali all'organizzazione di convegni, mostre e dibattiti di carattere storico, politico e culturale.

Per accedere alla biblioteca è sufficiente aver compiuto 16 anni, presentare un documento d'identità all'ingresso e sottoscrivere la tessera d'iscrizione al Polo bibliotecario parlamentare (gratuita), che consente l'accesso alla Biblioteca del Senato e alla Biblioteca della Camera. 

Per maggiori informazioni sulle modalità di accesso, si rimanda alla pagina dedicata.

La tessera di ammissione alle biblioteche del Polo bibliotecario parlamentare è valida per sei mesi, rinnovabili.

Scaduta la tessera, per ottenerne il rinnovo sarà sufficiente rivolgersi al personale dell'Orientamento per aggiornare i dati.

In caso di smarrimento della tessera, per gli utenti che accedono al Polo bibliotecario parlamentare da Palazzo Minerva è necessario compilare e sottoscrivere presso il bancone dell'Orientamento della biblioteca un modulo per l'autocertificazione dello smarrimento che permetterà la sostituzione della tessera.

Attualmente la biblioteca è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle ore 9:00 alle ore 19:30.

Resta chiusa nel mese di agosto.

La biblioteca si trova a Palazzo della Minerva in Piazza della Minerva 38, poco distante da Palazzo Madama e dal Pantheon. Per maggiori informazioni, si rimanda alla pagina dedicata.

La biblioteca può essere contattata all'indirizzo mail bibliotecaminerva@senato.it.

Inoltre, per tutta la durata dell'apertura al pubblico, è possibile contattare il personale della biblioteca al seguente numero: tel. 06.6706.3717. 

Per maggiori informazioni sui contatti della biblioteca, consultare il box in alto a destra nell'homepage.

Sì. È aperto un passaggio di comunicazione interna tra la Biblioteca del Senato e la Biblioteca della Camers, nell'ambito del progetto del Polo bibliotecario parlamentare, che consente la libera circolazione dei volumi e delle persone. 

Agli utenti della biblioteca è richiesto un abbigliamento decoroso e sobrio, anche nei mesi estivi, come si conviene a un luogo di rappresentanza istituzionale.

No. Per motivi di sicurezza, è necessario lasciare le borse negli appositi armadietti all'ingresso della biblioteca. Gli effetti personali possono essere introdotti solo negli appositi sacchetti trasparenti forniti all'ingresso.

Sono disponibili macchinette erogatrici di snack e bevande al piano terra, oltre che i beverini dell'acqua ai piani. Non è invece consentito introdurre nelle sale di consultazione cibo e bevande.

È possibile consultare il Regolamento della Biblioteca "Giovanni Spadolini", approvato il 5 dicembre 2005 dal Consiglio di Presidenza del Senato e in vigore dal 1° gennaio 2006, alla pagina dedicata.

L’Amministrazione del Senato assume personale unicamente tramite procedure concorsuali. 

Per avere informazioni sui concorsi banditi dal Senato per i ruoli della propria amministrazione è possibile consultare la pagina dedicata ai concorsi sul sito internet del Senato.

La biblioteca è specializzata in discipline giuridiche, politologiche e storiche (con particolare riferimento alla storia locale italiana), media e giornalismo, e documentazione parlamentare. Comprende la più importante raccolta di Statuti dei Comuni e delle corporazioni, e una vasta Emeroteca.

Per informazioni generali sulle collezioni della biblioteca, si rimanda alla pagina dedicata. 

I fondi speciali della biblioteca comprendono un patrimonio librario e documentario di notevole interesse storico, che ad oggi annovera oltre mille manoscritti, circa cento incunaboli e diverse migliaia di edizioni a stampa antiche per quanto riguarda i fonti di storia locale, legislazione preunitaria e diritto comune, oltre che un rilevante numero di fondi personali, documentari e librari, appartenuti a senatori, scrittori, professori, studiosi e illustri esponenti della politica e della cultura italiana dei secc. XIX-XX. 

Per maggiori informazioni sui fondi speciali della biblioteca, si rimanda alla sezione del sito dedicata alle edizioni antiche e ai fondi speciali e all'apposita guida realizzata dalla biblioteca. 

Per la consultazione dei materiali del patrimonio antico si consiglia di anticipare la richiesta al personale della biblioteca tramite le modalità previste (si rimanda alla sezione “Postazioni prenotabili e richieste anticipate di volumi” della pagina dedicata). 

Il Polo bibliotecario parlamentare stipula abbonamenti a diverse banche dati commerciali, organizzate per materia e tipologia nel Portale Re@lWeb.

Mette inoltre a disposizione la Biblioteca digitale del Polo bibliotecario parlamentare, che consente l'accesso alle riviste e ai quotidiani in formato digitale acquisiti da Senato o Camera e rende possibile ricercare simultaneamente, attraverso una maschera di ricerca unificata, i contenuti di centinaia di risorse anche in testo integrale. 

Si ricorda che per gli utenti esterni la consultazione completa delle banche dati commerciali sottoscritte dal Polo bibliotecario parlamentare e l’accesso full-text ai contenuti della Biblioteca digitale è possibile unicamente in sede. 

La biblioteca gestisce alcune banche dati, liberamente accessibili online, contenenti bibliografie e digitalizzazioni di parte delle sue collezioni. 

• Banche dati si statuti e storia locale: "Il Comune e la storia" (banca dati bibliografica corrente in materia statutaria e storico-istituzionale dei Comuni italiani, dal 1996); Catalogo statuti (aggiornamento) (banca dati comprendente gli aggiornamenti al Catalogo a stampa degli Statuti); La storia dei comuni italiani nella Biblioteca del Senato (banca dati di immagini digitalizzate di statuti comunali e libri antichi di storia locale dal XIII al XIX secolo);
• Archivi di giornali e periodici, descritti nella pagina dedicata e raggiungibili anche tramite l’homepage della biblioteca (come ad esempio L'Astrolabio, Avanti!, Mondoperaio). 

Le collezioni della biblioteca possono essere ricercate tramite i cataloghi del Polo bibliotecario parlamentare. 

I cataloghi della Biblioteca del Senato della Repubblica (BSR) e della Biblioteca della Camera dei deputati (BCD) possono essere interrogati in modalità integrata, oppure limitando la ricerca a uno solo dei cataloghi (per accedere a quello del Senato cliccare su “Catalogo Senato”). 

Una volta effettuata la ricerca, sempre tramite il catalogo è possibile sapere se la pubblicazione che si intende richiedere è effettivamente disponibile (e non, ad esempio, in catalogazione), cliccando sulla collocazione, nel campo "Vedi disponibilità". 
Per una guida all'utilizzo del catalogo del Polo bibliotecario parlamentare si può cliccare sul link 'Aiuto' in alto a destra nella schermata di ricerca. 

Per maggiori informazioni sui cataloghi della biblioteca, si rimanda alla pagina dedicata. 

I periodici e i quotidiani cartacei posseduti dalla biblioteca sono tutti ricercabili per titolo della testata nei cataloghi online del Polo bibliotecario parlamentare. 

Il catalogo annuale Giornali, inoltre, fornisce un elenco dei quotidiani del Polo bibliotecario parlamentare, con l'indicazione del posseduto e di eventuali lacune, della collocazione e del magazzino di conservazione, e della disponibilità nei vari formati, compresi gli archivi digitali (commerciali e non).

Gli archivi digitali di alcune importanti testate quotidiane italiane e straniere sottoscritti dal Polo bibliotecario parlamentare sono elencati nella sezione "Attualità Quotidiani" del Portale delle risorse elettroniche del Polo bibliotecario - Re@lWeb, e sono consultabili in biblioteca.

I periodici e i quotidiani elettronici disponibili nelle banche dati commerciali acquisite dal Polo bibliotecario sono ricercabili per titolo anche nella Biblioteca digitale del Polo bibliotecario parlamentare.

Sì. Presso la sala dell'Orientamento sono disponibili dei moduli prestampati da compilare con le note bibliografiche dell'opera proposta e da consegnare al personale, che provvederà a inoltrare i suggerimenti all'Ufficio per l'Acquisizione e per l'ordinamento dei libri. In alternativa, si può compilare e inviare a : biblioteca.acquisizioni@senato.it il modulo editabile.

Per maggiori informazioni sul servizio, si rimanda alla sezione "Proposte di acquisto e doni" nella pagina dedicata. 

Sì. Per maggiori informazioni sul servizio, si rimanda alla sezione "Proposte di acquisto e doni" nella pagina dedicata. È possibile altresì donare la propria Tesi.

Non presso la biblioteca. Ci si può rivolgere alla Libreria.

Il prestito è riservato agli utenti istituzionali della biblioteca (parlamentari e personale dell'Amministrazione). Gli utenti esterni non sono ammessi al prestito, ma solo alla consultazione dei volumi in sede.

Gli utenti esterni non sono ammessi al prestito interbibliotecario né al servizio di document delivery, in quanto tali servizi sono riservati agli utenti istituzionali.  

La biblioteca può fornire documenti e attivare il prestito interbibliotecario verso altre biblioteche e istituti culturali e di ricerca. 

Per maggiori informazioni, si rinvia alla sezione "Prestito e prestito interbibliotecario" nella pagina dedicata. 

L'accesso al materiale librario delle sale di consultazione è libero (a scaffale aperto), mentre le opere collocate nei magazzini vanno richieste compilando gli appositi moduli presenti in sede o tramite le postazioni pc messe a disposizione per gli utenti. 

Per maggiori informazioni sulla consultazione, si rimanda alla sezione “Distribuzione e consultazione” nella pagina dedicata. 

Sì, la biblioteca permette di richiedere materiale in anticipo (fino a 10 giorni in anticipo) e trovarlo disponibile il giorno della prenotazione.

Per maggiori informazioni sulle modalità di prenotazione, si rimanda alla sezione “Distribuzione e consultazione > Richiesta anticipate di volumi, periodici e giornali” nella pagina dedicata.

Sì, i volumi possono essere lasciati in deposito.

Sono esclusi dal deposito gli Atti parlamentari, le raccolte legislative, i fondi speciali, i libri collocati a scaffale aperto.

Per maggiori informazioni sulla consultazione, si rimanda alla sezione “Distribuzione e consultazione” nella pagina dedicata.

È possibile introdurre in biblioteca volumi personali: si può richiedere in sede un'autorizzazione per un massimo di due volumi che siano in linea con le collezioni della biblioteca.

I codici possono essere introdotti liberamente, senza autorizzazione.

Per maggiori informazioni sulla procedura da seguire, si rimanda alla sezione “Consultazione delle collezioni e ingresso volumi personali” nella pagina dedicata.

L'utente che prende in consultazione una pubblicazione e la trovi sottolineata, lacunosa o altrimenti danneggiata è tenuto a farlo presente immediatamente al personale. In mancanza di ciò, l'utente che riporti una pubblicazione danneggiata ne sarà ritenuto direttamente responsabile.

Sì, è possibile prenotare la sala per lo studio di gruppo o una sala per effettuare videochiamate. Tutte le altre sale di consultazione sono utilizzabili senza prenotazione.

Per maggiori informazioni sulle modalità di prenotazione, si rimanda alla sezione “Sale prenotabili” nella pagina dedicata.

Gli Atti parlamentari sono liberamente consultabili sia in sede sia online. Per informazioni sulla reperibilità online e nel Polo bibliotecario parlamentare di questa documentazione, e sugli strumenti di ricerca (a stampa e online) realizzati dal Senato e dalla Camera, si rinvia alla guida realizzata dalla biblioteca. 

Nel caso non si abbiano indicazioni precise si consiglia di usufruire del servizio “Chiedi al Polo bibliotecario parlamentare” con i dati relativi alla ricerca in modo che il personale specializzato possa orientare verso i testi di interesse. Per informazioni sul servizio consultare la pagina dedicata.

Nelle sale dell'Emeroteca è disponibile una selezione di giornali e settimanali correnti (l'ultimo fascicolo e quelli degli ultimi mesi), oltre ad alcuni periodici. 

Per informazioni sui giornali disponibili nelle sale dell'Emeroteca, si rimanda al catalogo dedicato ai giornali del Polo bibliotecario parlamentare. 
Per sapere quali periodici sono collocati nelle sale dell'Emeroteca si consiglia di consultare l'elenco dei periodici in sala realizzato dalla biblioteca. 

Per maggiori informazioni sull'attività dell'Emeroteca si consiglia di visitare la pagina dedicata. 

Sì. È possibile usufruire di un servizio di primo orientamento per la ricerca di informazioni a carattere generale, sia in presenza sia a distanza (inviando una richiesta all'indirizzo email bibliotecaminerva@senato.it). 
È inoltre disponibile un servizio di assistenza per ricerche più complesse, “Chiedi al Polo bibliotecario parlamentare”, disponibile a distanza. 

Per ulteriori dettagli, si rimanda alla sezione "Informazioni bibliografiche" nella pagina dedicata. 

Gli utenti possono riprodurre il materiale bibliografico della biblioteca nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge e compatibilmente con le condizioni e le caratteristiche del materiale da riprodurre.

La riproduzione a scopo editoriale e quella di materiale appartenente ai fondi speciali deve essere in ogni caso sottoposta al parere preventivo dell'Ufficio competente e da questo autorizzata.

Per maggiori informazioni sulle riproduzioni, si rimanda alla sezione “Riproduzioni” nella pagina dedicata.

Sì, nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge e compatibilmente con le condizioni e le caratteristiche del materiale da riprodurre. Le fotocopie vengono effettuate direttamente dall'utente, che acquista in sede una tessera prepagata.

Per maggiori informazioni sulle fotocopie, si rimanda alla sezione “Riproduzioni” nella pagina dedicata.

Sono disponibili in biblioteca postazioni informatizzate per il pubblico. Per informazioni sul loro funzionamento, si rimanda alla sezione “Postazioni informatizzate e rete wi-fi” nella pagina dedicata.

Sì. La rete wi-fi è attiva in tutti gli spazi della biblioteca, ad eccezione della sala per lo studio di gruppo. 

Le credenziali di accesso variano quotidianamente e sono affisse in biblioteca.

Si, sia che si consulti il materiale della biblioteca sia che si acceda con libri propri.

Gli oggetti smarriti rinvenuti in biblioteca vengono conservati per due mesi dalla data del ritrovamento.

Per informazioni al riguardo è possibile rivolgersi al personale della biblioteca.

Le sale della biblioteca ospitano presentazioni di libri, convegni e seminari.

In particolare, per informazioni riguardanti gli eventi promossi dalla Commissione per la biblioteca e per l'archivio storico si può consultare la pagina di MinervaEventi.

Per informazioni generali sugli eventi e la loro organizzazione, scrivere a bibleventi@senato.it. 

Il personale della biblioteca cura la rivista online MinervaWeb dal giugno del 2005. Nella rivista, oltre a informazioni e articoli sulle collezioni, i servizi, gli eventi e le pubblicazioni della biblioteca, si possono trovare approfondimenti su diversi temi.