Discorsi parlamentari
Con un saggio di Giorgio La Malfa.il Mulino 2005
Membro della Consulta nazionale, Leo Valiani fu poi eletto deputato nell'Assemblea costituente, ove sostenne le battaglie del Partito d'Azione, di cui era stato segretario durante la Resistenza. In particolare, si fece sostenitore del presidenzialismo e di una politica di ricostruzione economica improntata alla giustizia sociale. Nel 1948 abbandonò la politica attiva per dedicarsi alle attività di storico e di giornalista; fu editorialista del «Corriere della Sera» dal 1970 alla scomparsa.
Nel 1980, nominato senatore a vita dal presidente della Repubblica Sandro Pertini, Valiani aderì come indipendente al Gruppo repubblicano per poi passare, nella XII legislatura, al Gruppo della sinistra democratica, e, nella XIII legislatura, al Gruppo misto. Testimonianza della sua attività a Palazzo Madama sono undici discorsi, pronunciati tra il 1980 e il 1985: tra gli altri temi, particolarmente sentita fu l'emergenza terroristica e quella economica.
Leo Valiani nacque a Fiume, il 9 febbraio del 1909. Esponente di spicco della sinistra italiana, amico di Carlo Rosselli e Pietro Nenni, partecipò alla guerra di Spagna nella duplice veste di giornalista e di militante. Nel 1939, a seguito del patto Molotov - Ribbentrop, Valiani abbandonò il Partito comunista per entrare a far parte del movimento «Giustizia e Libertà» e poi del Partito d'Azione, con Ferruccio Parri e Ugo La Malfa. Dopo l'8 settembre 1943, partecipò attivamente alla Resistenza, assieme a Sandro Pertini e a Luigi Longo.