Discorsi parlamentari
Con un saggio di Esther Basile. il Mulino 2017
Il volume raccoglie i principali discorsi pronunciati da Giglia Tedesco Tatò al Senato tra il 1968 e il 1994. Nata da una illustre famiglia di origine irpine, con un nonno più volte ministro nel periodo giolittiano e un padre deputato liberale aventiniano, Giglia Tedesco militò nei primi anni del dopoguerra nel movimento dei cattolici comunisti, dove strinse duraturi legami con altri futuri dirigenti del Pci di Berlinguer (Franco e Marisa Rodano, Luciano Barca, Antonio Tatò, che divenne poi suo marito). Lasciò presto l'impiego presso il ministero del Tesoro per dedicarsi all'attività politica, come dirigente dell'Unione donne italiane, della Lega nazionale delle cooperative e del Pci. Nelle sette legislature durante le quali fu senatrice, lavorò a lungo in commissione Giustizia, dove ebbe modo di contribuire da protagonista alle importanti riforme varate in quel periodo storico: l'introduzione del divorzio, la riforma del diritto di famiglia, le leggi sull'adozione, sull'interruzione della gravidanza, sull'ordinamento penitenziario, sulla violenza sessuale. Si trattava di fondamentali innovazioni normative rese urgenti dall'esigenza di adeguare il nostro ordinamento ai profondi mutamenti che in quegli anni stavano tumultuosamente cambiando abitudini, mentalità, tradizioni, costumi della società italiana. Come vicepresidente del Senato e del gruppo parlamentare e come esponente di primo piano del Partito comunista ebbe modo di occuparsi anche delle altre grandi questioni del suo tempo, dalla politica estera alle riforme istituzionali, sempre con una particolare attenzione agli aspetti riguardanti i diritti delle donne nella società, nella famiglia, nel lavoro.
Giglia Tedesco Tatò (1926-2007) fu eletta per la prima volta al Senato nel 1968 per la V Legislatura nel collegio di Arezzo e fu sempre confermata nelle successive sei consultazioni, rimanendo senatrice fino al 1994. Fu più volte vicepresidente del gruppo parlamentare e, nella IX Legislatura, vicepresidente del Senato. Dirigente dell'Unione donne italiane, componente del comitato centrale e della Direzione nazionale del Pci, aderì poi al Pds e ne fu presidente dal 1993 al 1998.