Discorsi parlamentari
Con un saggio di Claudio Bonvecchio. il Mulino 2011
Il volume raccoglie i discorsi pronunciati da Gianfranco Miglio nell'Aula del Senato e in occasione delle rare sedute comuni dei due rami del Parlamento, nonché i suoi interventi in qualità di referente del comitato "Forma di governo" all'interno della commissione RIforme istituzionali che ha operato fra il 1992 e il 1993.
Politologo e costituzionalista di livello internazionale, al termine della carriera universitaria Miglio ha inteso offrire un contributo di riflessione, di progettualità e anche d'iniziativa politica nella direzione delle riforme costituzionali che, da anni, erano al centro della sua attenzione e, nel contempo, al vertice dell'agenda politica.
Emerge da queste pagine, oltra alle qualità oratorie e alla profondità dell'analisi, il gusto della provocazione e del sarcasmo, che ne rende a tratti divertente la lettura, a conferma del fascino di una riflessione teorica tra le più originali che mai vi siano state nel contesto culturale e politico italiano.
Gianfranco Miglio (1919-2001), comasco, laureato in Giurisprudenza all'Università Cattolica di Milano, è stato professore ordinario di Storia delle dottrine politiche e di Scienza della politica presso lo stesso ateneo, dove ha presieduto la Facoltà di Scienze politche dal 1959 al 1988. Nel 1968 è stato fra coloro che hanno pensato, e promosso con successo, la riforma ordinamentale delle facoltà di Scienze politiche. In collaborazione con le istituzioni milanesi, fra gli anni Cinquanta e gli anni Sessata del secolo scorso, ha fondato e diretto l'Isap (Istituto per la scienza dell'amministrazione pubblica) e la Fisa (Fondazione italiana per la storia amministrativa); a partire dagli anni Ottanta ha diretto per un decennio la collana "Arcana imperii" di Giuffrè, inaugurata da due corposi volumi del Gruppo di Milano sulle riforme costituzonale. Eletto in Senato nella circoscrizione di Como dal 1992 al 2001 per la XI, XII e XIII Legislatura, si è interessato soprattutto al tema delle riforme, guardando con particolare favore alle esperienze federali.