Repertori e manuali
Nuova edizione aggiornata, Roma, Senato della Repubblica, Archivio storico 2001
Repertorio delle commissioni parlamentari, 1948-2001
Il Repertorio delle Commissioni parlamentari d'inchiesta (1948-2001) è stato redatto a cura dell'Archivio storico del Senato della Repubblica per facilitare gli studi e le ricerche relative alla istituzione e al funzionamento delle commissioni d'inchiesta (monocamerali e bicamerali).
Il lavoro con la raccolta dei dati su tutte le Commissioni d'inchiesta svolte in Parlamento dalla I alla XIII legislatura repubblicane e la sintesi di quelle del periodo regio, costituisce una novità rispetto ai repertori tradizionali.
Per ciascuna Commissione è stata redatta una breve scheda di sintesi, seguita dalla composizione iniziale con le variazioni intervenute nel corso di ciascuna legislatura. E' riportato il testo dell'atto istitutivo e del regolamento corredati delle modifiche eventualmente apportate agli stessi.
Per quanto attiene al regolamento dei lavori delle Commissioni, generalmente è approvato quando è previsto dalla norma istitutiva, tranne il caso della Commissione d'inchiesta sulla mafia in Sicilia.
I documenti pubblicati dalle Commissioni sono indicati nella scheda di sintesi; se numerosi o pubblicati nel corso di diverse legislature, viene data un'informazione dettagliata. Secondo le modalità previste dal Regolamento, «di ogni seduta di Commissione si redige e si pubblica un riassunto dei lavori», di queste sedute è indicata la data e il numero. I documenti che le commissioni decidono di non pubblicare sono versati agli archivi storici della Camera dei deputati o del Senato della Repubblica.
Nel repertorio sono altresì riportate la Commissione sul fenomeno della mafia (VIII-IX leg.) e la Commissione speciale sul caso della filiale di Atlanta della BNL (X leg.), perché trattavano argomenti che sono stati successivamente oggetto di indagine da parte delle rispettive commissioni d'inchiesta.
Per il periodo regio sono state individuate e riportate in sintesi le informazioni sulle 15 inchieste svolte dal Senato prevalentemente con Commissioni miste, che prevedevano cioè anche membri nominati dal Governo (solo 7 erano composte esclusivamente da senatori e deputati).