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Senato del Regno - Assemblea

Resoconti: volumi e indici

XXIII Legislatura (dal 24 marzo 1909 al 29 settembre 1913)

Presidente del Senato

Altre informazioni sulla legislatura

La XXIII legislatura fu inaugurata a Roma il 24 marzo 1909 e si concluse il 29 settembre 1913. In Senato si svolsero 337 sedute. Alla presidenza del Senato il re confermò Giuseppe Manfredi.

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Presidente del Senato

Altre informazioni sulla legislatura

La XXIII legislatura fu inaugurata a Roma il 24 marzo 1909 e si concluse il 29 settembre 1913. In Senato si svolsero 337 sedute. Alla presidenza del Senato il re confermò Giuseppe Manfredi.

Alle elezioni della Camera del 7 marzo 1909 erano aumentati i deputati delle opposizioni, in particolare i socialisti e i radicali; parallelamente la sospensione del non expedit in numerosi collegi elettorali aveva favorito l’elezione di svariati deputati cattolici. La maggioranza liberal-moderata giolittiana riuscì comunque a mantenere una posizione di preminenza, permettendo a Giolitti, capo del governo all’inizio della legislatura, di rimanere in sella e di vedere riconfermata la fiducia alla Camera neoeletta, con ampia maggioranza, il 25 marzo. Nonostante il largo sostegno iniziale, il governo durò soltanto fino al 2 dicembre, quando Giolitti rassegnò le dimissioni a seguito del voto contrario della Camera sul disegno di legge governativo riguardante la riforma tributaria.

Gli successe Sidney Sonnino, che però non riuscì a trovare un appoggio parlamentare solido e duraturo. Durante il suo incarico il 26 gennaio 1910 il re nominò, su proposta del governo, 33 nuovi senatori, tra i quali Benedetto Croce e Lodovico Mortara.

Rassegnate le dimissioni, il 31 marzo Sonnino fu sostituito da Luigi Luzzatti, che rimase in carica circa un anno. Il suo governo dovette confrontarsi con ambizioni di riforma di vasta portata: il 6 maggio il senatore Giorgio Arcoleo presentò un’interpellanza sulle riforme parlamentari da introdurre, per composizione e funzioni, nei due rami del Parlamento: ne scaturì la nomina di una commissione di studio per la riforma del Senato, con Gaspare Finali presidente, Giustino Fortunato segretario e Arcoleo relatore (la relazione fu presentata il 5 dicembre). Il governo Luzzatti riuscì in alcune importanti realizzazioni legislative: fu approvata la legge 17 luglio 1910, n. 520 sull’istituzione di una Cassa di maternità e fu discussa la riforma della scuola primaria, approvata in seguito e divenuta legge il 4 giugno 1911. Il 21 dicembre 1910 fu inoltre presentato alla Camera il disegno di legge sulla riforma elettorale, volto a introdurre il suffragio universale maschile, il cui iter fu alquanto accidentato.

Il 20 marzo 1911 l’incarico governativo passò nuovamente a Giolitti. Per ottenere un appoggio parlamentare più ampio possibile, Giolitti si adoperò affinché il socialista riformista Leonida Bissolati fosse ricevuto dal re nelle consultazioni durante la crisi di governo. L’esposizione il 6 aprile del programma di governo incontrò l’apprezzamento della Camera, risultando approvata a larga maggioranza: votarono a favore anche i socialisti; contrari furono i gruppi di Sonnino e Salandra, più i repubblicani e i cattolici.

Il 4 giugno 1911 fu inaugurato a Roma solennemente alla presenza del re il monumento a Vittorio Emanuele II dell’architetto Giuseppe Sacconi.

Durante la legislatura si configurarono a livello internazionale numerosi scenari di crisi, molti dei quali legati all’implosione politica dell’Impero Ottomano, con ripercussioni anche nelle strategie di politica estera italiana: il 27 aprile 1909 le truppe del movimento dei Giovani turchi aveva deposto il sultano Abdul Hamid II, acuendo le tendenze centrifughe e indipendentiste interne. Nel volgere di pochi anni queste condussero allo smembramento territoriale del vasto Stato, a cominciare dalla formazione degli Stati balcanici (indipendenza di Montenegro, Serbia, Bulgaria e estensione territoriale della Grecia al termine della prima guerra balcanica dell’ottobre-novembre 1912). Né rimasero indifferenti gli Stati europei, che dimostrarono interesse a spartirsi le spoglie dell’Impero Ottomano; e tra questi l’Italia, che da qualche tempo mirava al controllo diretto dei territori della Tripolitania e della Cirenaica. I progetti di politica coloniale del governo potevano contare sull’appoggio di una parte dell’opinione pubblica interna, nella quale i sentimenti patriottici stavano virando verso un nazionalismo sempre più aggressivo.

Il nazionalismo italiano iniziò inoltre a dotarsi di un coordinamento territoriale più strutturato: momento organizzativo importante fu il primo congresso del nazionalismo italiano, presieduto da Enrico Corradini, che si svolse a Palazzo Vecchio, a Firenze, il 3 dicembre 1910.

Fu in questa temperie emotiva, culturale e politica che il 26-27 settembre 1911 il governo italiano inviò un ultimatum al governo turco, prima di intervenire militarmente in Cirenaica e in Tripolitania. Le dimostrazioni di piazza contro la guerra organizzate dal Psi e dalla Cgdl il 27 settembre si conclusero con un sostanziale fallimento.

Con lo sbarco italiano a Tripoli il 5 ottobre ebbe inizio di fatto la guerra di Libia, che si concretizzò dapprima con l’occupazione italiana delle principali località costiere, Homs, Bengasi, Derna e Tobruk. Il 4 novembre il governo emanò il decreto di annessione all’Italia dei territori libici conquistati. Il decreto fu discusso e convertito in legge soltanto alla riapertura del parlamento il 22 febbraio 1912, dopo la lunga sospensione dei lavori parlamentari, durata più di sette mesi, che aveva assunto le proporzioni di una vera violazione delle prerogative e dei diritti del Parlamento. Nonostante il voto favorevole al provvedimento, il clima della discussione fu ostile e acceso nei confronti del governo. Il 2 marzo, ripresi compiutamente i lavori legislativi, la Camera approvò il disegno di legge concernente le assicurazioni sulla vita, approvato a sua volta dal Senato il 4 aprile. Derivò da quel provvedimento l’istituzione dell’Istituto nazionale delle assicurazioni (Ina).

Contemporaneamente al consolidamento della conquista della Libia, tra aprile e giugno 1912 si discusse in Parlamento il disegno di legge sulla riforma elettorale, divenuto poi legge 30 giugno 1912, n. 666: essa introduceva il suffragio di tutti i cittadini maschi che avessero compiuto trent’anni, e dei più giovani nel caso in cui avessero svolto il servizio militare; rimase invariato il numero delle circoscrizioni e lo scrutinio uninominale.

Nel frattempo le ostilità contro il governo turco avevano valicato i confini della Libia e spinto il governo italiano a organizzare uno sbarco a Rodi il 4 maggio 1912 con conseguente occupazione dell’isola il 17 maggio: fu costituito il possedimento italiano del Dodecaneso, che provocò aspre proteste da parte dell’Austria. Come conseguenza dell’ostilità protratta, il governo turco decretò l’espulsione dai territori dell’Impero ottomano dei circa settantamila italiani residenti. La pace di Losanna del 18 ottobre 1912 mise fine alla guerra italo-turca, ma nessuna delle parti onorò gli adempimenti pattuiti, in particolare il ritiro dei funzionari turchi dalla Libia e degli italiani dalle isole conquistate nell’Egeo. Con un decreto del 9 gennaio 1913 fu stabilita la suddivisione della Libia in due governatorati.

Sul versante interno, accanto alle tensioni politiche presenti tra e dentro gli schieramenti, anche questa legislatura dovette affrontare il nodo spinoso degli scandali e della corruzione: il 30 aprile 1913 furono presentate alla Camera le risultanze dell’inchiesta parlamentare sui ritardi e le spese per la costruzione del nuovo Palazzo di Giustizia di Roma, documenti dai quali trasparivano implicazioni pesanti di quattro deputati. Al termine di un lungo dibattito, la Camera dei deputati decise di trasferire gli atti all’autorità giudiziaria, inducendo le dimissioni dall’incarico dei parlamentari coinvolti.

Raggruppa
Volumi Estremi cronologici Sessione Contiene PDF
Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XXIII, prima sessione 1909. - Roma : Forzani, 1909 24 marzo 1909
22 giugno 1909
unica Discorso del re all'apertura della prima sessione - Discussioni Adobe PDF PDF
Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XXIII, sessione 1909, prima della legislatura. Volume secondo, tornate dal 23 giugno al 16 luglio 1909. - Roma : Forzani, 1909 23 giugno 1909
16 luglio 1909
unica Discussioni Adobe PDF PDF
Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XXIII, sessione 1909-1910, prima della legislatura. Volume terzo, tornate dal 25 novembre 1909 al 21 marzo 1910. - Roma : Forzani, 1910 25 novembre 1909
21 marzo 1910
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Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XXIII, sessione 1909-1910, prima della legislatura. Volume quarto, tornate dal 28 aprile al 25 giugno 1910. - Roma : Forzani, 1910 28 aprile 1910
25 giugno 1910
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Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XXIII, sessione 1909-1910, 1a della legislatura. Volume quinto, tornate dal 27 giugno al 12 luglio 1910. - Roma : Forzani, 1910 27 giugno 1910
12 luglio 1910
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Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XXIII, sessione 1909-911, 1a della legislatura. Volume sesto, tornate dal 5 dicembre 1910 al 4 febbraio 1911. - Roma : Forzani, 1911 5 dicembre 1910
4 febbraio 1911
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Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XXIII, sessione 1909-1911, 1a della legislatura. Volume settimo, tornate dal 6 febbraio al 12 aprile 1911. - Roma : Tipografia del Senato, 1911 6 febbraio 1911
12 aprile 1911
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Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XXIII, sessione 1909-911, 1a della legislatura. Volume ottavo, tornate dal 23 maggio al 25 giugno 1911 - Roma : Tipografia del Senato, 1911 23 maggio 1911
25 giugno 1911
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Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XXIII, sessione 1909-911, 1a della legislatura. Volume nono, tornate dal 26 giugno al 15 luglio 1911. - Roma : Tipografia del Senato, 1911 26 giugno 1911
15 luglio 1911
unica Discussioni Adobe PDF PDF
Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XXIII, sessione 1909-912, 1a della legislatura. Volume decimo, tornate dal 22 febbraio al 1° aprile 1912. - Roma : Tipografia del Senato, 1912 22 febbraio 1912
1 aprile 1912
unica Discussioni Adobe PDF PDF
Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XXIII, sessione 1912, 1a della legislatura. Volume undicesimo, tornate dal 7 maggio al 17 giugno 1912. - Roma : Tipografia del Senato, 1912 7 maggio 1912
17 giugno 1912
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Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XXIII, sessione 1912, 1a della legislatura. Volume dodicesimo, tornate dal 18 giugno al 1° luglio 1912. - Roma : Tipografia del Senato, 1912 18 giugno 1912
1 luglio 1912
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Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XXIII, sessione unica 1909-1913. Volume tredicesimo, tornate dal 26 novembre 1912 all'8 maggio 1913. - Roma : Tipografia del Senato, 1913 26 novembre 1912
8 maggio 1913
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Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XXIII, sessione unica 1909-1913. Volume quattordicesimo, tornate dal 9 maggio al 6 giugno 1913. - Roma : Tipografia del Senato, 1913 9 maggio 1913
6 giugno 1913
unica Discussioni Adobe PDF PDF
Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XXIII, sessione unica 1909-1913. Volume quindicesimo, tornate dal 7 giugno al 23 giugno 1913. - Roma : Tipografia del Senato, 1913 7 giugno 1913
23 giugno 1913
unica Discussioni - Indice alfabetico ed analitico delle materie contenute nei volumi della sessione 1909-1913 Adobe PDF PDF

Nota: la data del decreto di scioglimento del Senato che pone fine alla legislatura potrebbe non coincidere con la data dell’ultima seduta effettiva del Senato indicata negli estremi cronologici dei volumi. Gli estremi cronologici indicano la data della prima e dell'ultima seduta contenute in ciascun volume.



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