Giovedì 30 Novembre 2023 - 131ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 10:11)
Con 97 voti a favore, 65 contrari e un astenuto, l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo approvando definitivamente il ddl n. 951 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 5 ottobre 2023, n. 133, recante disposizioni urgenti in materia di immigrazione e protezione internazionale, nonché per il supporto alle politiche di sicurezza e la funzionalità del Ministero dell'interno.
Il Presidente della 1a Commissione Balboni ha riferito all'Assemblea che la Commissione non è riuscita a concludere l'esame del provvedimento che, a seguito delle modifiche apportate dall'altro Ramo del Parlamento, si compone di 16 articoli suddivisi in quattro Capi. Il Capo I (articoli 01-2) reca disposizioni per la prevenzione e il contrasto dell'immigrazione irregolare; il Capo II (articoli 3-6) contiene disposizioni in materia di protezione internazionale e di minori stranieri non accompagnati; il Capo III (articoli 7 e 8) reca misure in materia di accoglienza; il Capo IV (articoli 9-11) contiene misure per il supporto alle politiche di sicurezza e la funzionalità del ministero dell'interno; infine, il Capo IV, costituito dagli articoli 12 e 13, reca le disposizioni finali.
Respinte le questioni pregiudiziali QP1 (sen. De Cristofaro (Misto-AVS) e altri), QP2 (sen. Sandra Zampa (PD) e altri) e QP3 (sen. Borghi (IV) e altri), si è svolta la discussione generale, alla quale hanno preso parte i sen. Susanna Camusso, Losacco, Delrio (PD), Marta Farolfi, Berrino (FdI), Guidi (Cd'I), Scalfarotto (IV), De Cristofaro (Misto-AVS), Daniela Ternullo (FI-BP), Cataldi (M5S) e Romeo (LSP). I Gruppi di opposizione hanno contestato l'approccio del Governo alle politiche sull'immigrazione, denunciando la mancanza di un piano strutturale a lungo termine e criticando le misure restrittive, in contrasto con i valori costituzionali, come la libertà personale. La maggioranza, nel respingere le accuse di disumanità, ha difeso il decreto per il suo focus sul controllo delle frontiere, il contrasto all'immigrazione clandestina e le disposizioni specifiche per gestire i minori non accompagnati, anche in risposta alle esigenze degli amministratori locali. Il Ministro per rapporti con il Parlamento Ciriani ha quindi posto, a nome del Governo, la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti, dell'articolo unico del ddl di conversione, con modificazioni, del dl n. 133, nel testo approvato dalla Camera dei deputati.
Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato la fiducia i sen. Michaela Biancofiore (Cd'I), secondo la quale il Governo si concentra su soluzioni sistemiche, collaborando con Paesi europei e africani per affrontare le cause alla radice; Gasparri (FI-BP), che ha promosso il decreto come combinazione di apertura, dialogo e fermezza, sottolineando l'importanza di considerare anche le politiche di integrazione e la prevenzione dello sfruttamento di minori; Tosato (LSP), che ha rilevato i risultati positivi sul fronte degli arrivi dalla Tunisia grazie agli accordi bilaterali e ha elogiato l'intervento del Governo, che mira a gestire il fenomeno migratorio attraverso regole certe, sostenendo l'aumento di flussi regolari per rispondere alla richiesta di manodopera; Lisei (FdI), che ha accusato la sinistra di essere stata complice dell'immigrazione illegale negli ultimi dieci anni e ha difeso la necessità di proteggere i confini e la valenza di misure restrittive contro individui pericolosi, sostenendo l'accelerazione delle espulsioni. Hanno negato la fiducia, condannando il Governo per l'abuso della legiferazione d'urgenza e l'umiliazione del Parlamento, i sen. Dafne Musolino (IV), che ha contestato il decreto per l'introduzione di misure arbitrarie, come l'accertamento dell'età dei minori non accompagnati tramite esami antropometrici e radiografici, suscitando preoccupazioni sulla violazione dei diritti civili e delle procedure legali; Magni (Misto-AVS), che ha rigettato l'approccio repressivo del Governo e richiamato la necessità di affrontare il tema considerando anche l'inclusione sociale e la valorizzazione del contributo economico dei migranti; Alessandra Maiorino (M5S), che ha denunciato l'approccio autoritario e incoerente della maggioranza di Governo e la violazione dei diritti umani, in particolare dei minori, ricordando la recente condanna dell'Italia da parte della Corte europea dei diritti dell'uomo; Sandra Zampa (PD), che ha definito il decreto un nuovo schiaffo alla democrazia e criticato il Governo Meloni per voler smantellare la legge n. 47 sulla tutela dei minori migranti, esprimendo preoccupazione per le gravi conseguenze delle norme sui minori vulnerabili.
(La seduta è terminata alle ore 16:05 )