Mercoledì 8 Novembre 2023 - 122ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 11:04)
L'Assemblea ha approvato, con modificazioni, il ddl n. 790 recante l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza sanitaria causata dalla diffusione epidemica del virus SARS-CoV-2 e sulle misure adottate per prevenire e affrontare l'emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2, già approvato dalla Camera dei deputati. Il testo torna all'altro ramo del Parlamento per l'approvazione definitiva.
Il provvedimento è volto a istituire e disciplinare una Commissione parlamentare di inchiesta con il compito, previsto all'articolo 1, di accertare le misure adottate per la prevenzione e il contrasto della diffusione del virus e di valutarne la prontezza e l'efficacia. L'articolo 2 dispone in ordine alla composizione della Commissione. L'articolo 3, modificato durante l'esame in sede referente, definisce in maniera puntuale i compiti attribuiti alla Commissione, mentre l'articolo 4 ne delinea i poteri e i limiti. L'articolo 5 disciplina l'acquisizione di atti e documenti da parte della Commissione. L'articolo 6 sancisce che i componenti della Commissione, così come il personale che con essa collabora, siano tenuti all'obbligo del segreto per quanto riguarda gli atti e i documenti d'inchiesta segretati. L'articolo 7, infine demanda a un regolamento interno la disciplina delle attività e del funzionamento della Commissione.
Nella seduta di ieri, sono state respinte le questioni pregiudiziali. Oggi, hanno preso parte alla discussione generale i sen. Mazzella, Elisa Pirro, Alessandra Maiorino, Croatti, Gabriella Di Girolamo, Nave Patuanelli (M5S), Annamaria Furlan, Ylenia Zambito, Parrini, Susanna Camusso, Sandra Zampa (PD), Cinzia Pellegrino, Lisei (FdI), Patton (Aut), Daniela Sbrollini (A-IV), Borghi Claudio, Daisy Pirovano e Cristina Cantù (LSP). I Gruppi di opposizione hanno criticato aspramente gli intenti strumentali, di propaganda e rappresaglia politica che sottendono all'istituzione della Commissione d'inchiesta: il provvedimento, lungi dal concentrarsi su questioni urgenti come le liste d'attesa, il sottofinanziamento del sistema sanitario, la medicina territoriale e la carenza di personale medico, potrebbe essere visto come un regalo ingiustificato all'opinione pubblica che ha alimentato narrazioni complottiste e no vax durante l'emergenza; si sottolineano le posizioni contraddittorie dell'attuale maggioranza, che non ha la credibilità per valutare in modo obiettivo la gestione della pandemia. La maggioranza, per contro, ha richiamato l'importanza di un'inchiesta sul tema per la trasparenza e la verità riguardo alla gestione dell'emergenza; ha chiesto chiarezza sulla motivazione delle decisioni prese dal Governo, come il lockdown e le misure restrittive: è essenziale imparare dagli errori commessi e garantire che, in caso di futuri eventi simili, non si verifichino più carenze e pressappochismo. IV, che ha rivendicato l'idea originaria di una Commissione d'inchiesta, ha invitato il Governo a destinare maggiori risorse alla sanità, inclusa l'opportunità di utilizzare i fondi del MES sanitario, per migliorare il Sistema sanitario nazionale. In replica, il relatore, sen. Berrino (FdI), ha ribadito la necessità di indagare su cosa è andato storto nella gestione della pandemia. Il Sottosegretario alla salute Gemmato ha confermato la natura non punitiva, ma collaborativa della Commissione, volta all'emersione della verità, e ha invitato le opposizioni a non dare false informazioni: il Governo Meloni ha aumentato il fondo sanitario nazionale di 21 miliardi di euro dal 2019, raggiungendo i 136 miliardi nel 2024. È stata quindi respinta la proposta di non passaggio agli articoli avanzata dal sen. Patuanelli (M5S).
Durante l'esame dell'articolato sono stati respinti tutti gli emendamenti mentre è stato accolto l'ordine del giorno G3.1000 (sen. Elena Sironi (M5S) e altri), che impegna il Governo in riferimento all'eventuale correlazione tra inquinamento atmosferico in alcune aree del Paese e diffusione del virus. Nelle dichiarazioni finali sono intervenuti a favore del provvedimento i sen. Michaela Biancofiore (Cd'I), Renzi (A-IV), Licia Ronzulli (FI-BP), Elena Murelli (LSP) e Zaffini (FdI). Cd'I ha richiesto di fare chiarezza sul mancato aggiornamento del piano pandemico, le donazioni alla Cina, la presenza dell'esercito russo e l'uso dei fondi per i vaccini; IV ha evidenziato le implicazioni delle chiusure scolastiche sulla salute mentale dei giovani e i disturbi alimentari, sollevando domande sulla distribuzione dei fondi pubblici; secondo FI-BP indagare su eventuali abusi, sprechi e comportamenti illeciti è un dovere, specialmente quando tali comportamenti hanno coinvolto la salute e la sicurezza degli italiani durante il lockdown; LSP ha messo in evidenza la mancanza di una leadership in ambito sanitario e ha enfatizzato il sacrificio degli imprenditori che hanno riconvertito le loro aziende per affrontare l'emergenza; FdI ha menzionato le conseguenze economiche e sanitarie della pandemia, ragion per cui il Parlamento italiano non può ignorare quanto accaduto e deve fare chiarezza. I sen. Patton (Aut), Magni (Misto-AVS), Domenica Castellone (M5S) e Boccia (PD) hanno dichiarato la loro contrarietà. Aut ha posto l'accento sul fatto che l'attenzione dovrebbe essere rivolta all'investimento in scienza, ricerca e sanità pubblica e ha criticato la legislazione in corso in merito alle pensioni dei medici. AVS ha richiamato le sfide legate all'industrializzazione, all'inquinamento e alla concentrazione demografica in alcune Regioni italiane, che hanno contribuito all'aggravarsi della situazione; M5S ha rilevato che l'Italia ha combattuto una guerra contro la pandemia con risorse limitate a causa di tagli precedenti al sistema sanitario e ha criticato l'attuale definanziamento in sanità, il blocco delle assunzioni e la gestione regionale disomogenea del sistema sanitario; il PD ha rievocato le iniziative assunte dal Governo di allora in risposta all'emergenza, riprese in altri Paesi, e ha ricordato che alcuni partiti dell'attuale maggioranza hanno votato contro le misure a sostegno delle imprese. Il sen. Lombardo (A-IV), in rappresentanza della componente Azione, ha dichiarato contrarietà in quanto la Commissione d'inchiesta, frutto di una vendetta politica, può rappresentare un ostacolo alla ricerca della verità e non contribuire a creare una memoria condivisa sull'impatto della pandemia in Italia.
(La seduta è terminata alle ore 19:50 )