Martedì 25 Luglio 2023 - 91ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 12:34)
La seduta è dedicata allo svolgimento di mozioni.
L'Assemblea ha discusso e approvato la mozione n. 54 (testo 2) sulla candidatura di Roma come città ospite di Expo 2030, che impegna il Governo a proseguire l'attività di promozione e valorizzazione della capitale, attraverso le opportune relazioni bilaterali, per consentire l'ottenimento della nomina di città ospitante l'evento e a riferire sulle attività e iniziative collegate alla candidatura. Dopo l'illustrazione del sen. De Priamo (FdI), il quale ha rimarcato con orgoglio che tutti i Gruppi parlamentari hanno sottoscritto la mozione, il sottosegretario agli affari esteri Maria Tripodi ha espresso parere favorevole al testo, auspicando che questo risultato storico riporti la capitale al centro delle iniziative internazionali. Sono intervenuti in dichiarazione di voto i sen. Salvitti (Cd'I), De Cristofaro (Misto-AVS), Spagnolli (Aut), Lombardo (A-IV). Gasparri (FI-BP), Alessandra Maiorino (M5S), Paganella (LSP), Verini e Lavinia Mennuni (FdI).
L'Assemblea ha discusso e approvato la mozione n. 67 sulle criticità nei collegamenti aerei con Catania e la Sicilia, illustrata dalla sen. Musolino (Aut), che impegna il Governo ad avviare un'indagine ispettiva presso l'aeroporto di Catania per valutare la gestione dell'emergenza causata dall'incendio del 16 luglio 2023; ad adottare un piano di gestione delle emergenze per garantire il corretto funzionamento degli scali siciliani; ad assicurare la continuità territoriale per la Sicilia, considerando l'annunciata rimozione delle limitazioni operative sull'aeroporto di Reggio Calabria. Dopo il parere favorevole del sottosegretario per le infrastrutture Ferrante, hanno dichiarato voto favorevole i sen. Dafne Musolino (Aut), Raffaella Paita (A-IV), Daniela Ternullo (FI-BP), Lorefice (M5S), Potenti (LSP), Nicita (PD) e Pogliese (FdI).
Con una votazione per parti separate, l'Assemblea ha approvato gli impegni della mozione n. 22 (testo 3), illustrata dalla sen. Sbrollini (A-IV), sulle misure per il rafforzamento del Servizio sanitario nazionale mentre ne ha respinte le premesse. A seguito delle riformulazioni proposte dal Sottosegretario alla salute Gemmato, il testo impegna il Governo a valutare ogni iniziativa utile a reperire risorse per sostenere il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), favorendo gli incrementi dell'organico medico e infermieristico e contribuendo alla riduzione dei tempi di attesa per prestazioni specialistiche e interventi terapeutici; a proseguire nella valutazione di interventi volti a favorire il ricambio generazionale del personale sanitario, in linea con le iniziative già assunte, continuando a stabilizzare il precariato nelle professioni sanitarie; a proseguire nell'aumentare l'attrattività delle professioni sanitarie favorendo un incremento delle remunerazioni e incrementando le tutele contrattuali; a implementare le attività delineate dal Piano nazionale della prevenzione 2020-2025, a potenziare la sanità e l'assistenza territoriale con il modello della medicina proattiva; a implementare le attività rivolte al rinnovamento delle strutture sanitarie. Nelle dichiarazioni di voto sono intervenuti i sen. Ilaria Cucchi (Misto-AVS), Spagnolli (Aut), Raffaella Paita (A-IV), Silvestro (FI-BP), Mazzella (M5S), Cantù (LSP), Beatrice Lorenzin (PD) e Zullo (FdI).
Con votazione per parti separate, l'Assemblea ha approvato la mozione n. 66 (testo 2) sui profili critici nell'ambito del processo di attuazione dell'autonomia differenziata limitatamente ad alcuni paragrafi delle premesse e alla parte del dispositivo che impegna il Governo a garantire il coinvolgimento del Parlamento nella definizione della procedura di definizione e di attuazione delle intese, in modo da rispettare i principi solidaristici e partecipativi previsti dalla Costituzione. Il sen. De Cristofaro (Misto-AVS) ha illustrato il testo, firmato da tre Gruppi parlamentari, che mira a introdurre modifiche per mitigare gli effetti negativi della legge sull'autonomia differenziata. Il Ministro Calderoli ha ribadito che, a dispetto dei timori avanzati dai proponenti, il ddl n. 615, attualmente all'esame del Senato, si pone come strumento per superare gli squilibri territoriali già presenti in Italia. È stato altresì approvato l'ordine del giorno G1 della maggioranza che impegna l'Esecutivo ad approvare il ddl n 615 sull'autonomia differenziata in tempi rapidi tenendo conto delle proposte di modifica condivise nel corso dell'esame in Commissione, in coerenza con quanto indicato nel programma di Governo. Respinto l'ordine del giorno G2 presentato dall'opposizione. Hanno annunciato voto contrario all'ordine del giorno di maggioranza i sen. De Cristofaro (Misto-AVS), Alessandra Maiorino (M5S) e Giorgis (PD). I sen. Patton (Aut), Occhiuto (FI-BP), Erika Stefani (LSP) e Della Porta (FdI) hanno dichiarato voto favorevole alle parti del testo accolte dal Governo e all'ordine del giorno G1. La sen. Gelmini (A-IV) ha annunciato la non partecipazione al voto.
L'Assemblea ha respinto la mozione n. 8 sull'introduzione di un salario minimo garantito per i lavoratori italiani. Il sen. Patuanelli (M5S) ha illustrato la mozione, che propone l'introduzione di un salario minimo legale di almeno 9 euro lordi all'ora, a tutela dei settori più fragili e poveri del mercato del lavoro. Il sottosegretario per il lavoro Durigon ha espresso parere contrario al testo: il Governo sta lavorando per trovare soluzioni adeguate. È stato invece approvato l'ordine del giorno G1 della maggioranza che impegna il Governo a proseguire le politiche di crescita economica e occupazionale; a individuare gli strumenti adeguati per affrontare il lavoro povero e migliorare il potere d'acquisto degli italiani; a effettuare un monitoraggio dell'applicazione dei contratti collettivi di lavoro; ad adottare misure per contrastare il lavoro povero nelle cooperative spurie, evitando di abbassare i salari medio-bassi. Sono intervenuti dichiarando voto favorevole alla mozione i sen. Magni (Misto-AVS), Julia Unterberger (Aut), Elisa Pirro (M5S) e Sandra Zampa (PD). Hanno annunciato un voto contrario i sen. Borghi Enrico (A-IV), che ha accusato M5S di demagogia; Licia Ronzulli (FI-BP), secondo cui la riduzione delle tasse e il taglio del cuneo fiscale potrebbero essere una soluzione migliore; Elena Murelli (LSP), ad avviso della quale il salario minimo potrebbe mettere a rischio il sistema della contrattazione collettiva e favorire il lavoro nero e l'aumento della disoccupazione; Berrino (FdI), che ha affermato che la questione del lavoro precario va affrontata con un approccio diverso coinvolgendo sindacati e politica.
L'Assemblea ha respinto la mozione n. 65 sul sostegno alle politiche abitative e di edilizia agevolata. La sen. Zambito (PD) ha illustrato la mozione, che propone una serie di misure per affrontare l'emergenza abitativa in Italia, aggravata dalla pandemia e dalla crisi economica. Il Vice Ministro delle infrastrutture Bignami ha avanzato diverse proposte di riformulazione degli impegni, che sono state respinte dai presentatori. Sono intervenuti nelle dichiarazioni di voto i sen. Magni (Misto-AVS), che ha sottolineato la necessità di intervenire sulla morosità incolpevole e sul problema dei mutui; Spagnolli (Aut), che ha auspicato una visione a lungo termine per il patrimonio edilizio e l'edilizia agevolata; Scalfarotto (A-IV), che ha evidenziato la necessità di equilibrio legislativo tra aiuto alle persone e responsabilità individuali nelle scelte finanziarie; Rosso (FI-BP), che ha rimarcato l'approccio del centrodestra, favorevole alla tutela della proprietà privata e alla riduzione delle tasse sugli affitti; Gabriella Di Girolamo (M5S), che ha condiviso la necessità di un rifinanziamento del fondo affitti, della rinegoziazione dei mutui e della rigenerazione urbana; Potenti (LSP), che ha annunciato l'istituzione di un tavolo ad hoc per affrontare l'emergenza abitativa e discutere di sfratti e finanziamenti; Cecilia D'Elia (PD), secondo cui la questione della casa è di interesse pubblico nazionale e non può essere delegata solo alle politiche locali; Amidei (FdI), che ha proposto di considerare l'occupazione ingiusta di alloggi pubblici come reato.
In apertura di seduta il sen. Borghi Enrico (A-IV) ha richiesto un'informativa urgente del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare sui danni provocati dal maltempo che sta imperversando su diverse parti del Paese. Dopo gli interventi dei sen. Malan (FdI), Bazoli (PD), Elena Sironi (M5S), Mara Bizzotto (LSP), Magni (Misto-AVS) e Spagnolli (Aut), e del Ministro Calderoli, il quale ha assicurato la disponibilità a riferire del Ministro Musumeci, la Presidente Castellone ha invitato l'Assemblea a osservare un minuto di silenzio in ricordo per le vittime.
(La seduta è terminata alle ore 20:00 )