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Martedì 27 Giugno 2023 - 81ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 17:23)

L'Assemblea ha approvato definitivamente il ddl n. 641, Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Moldova in materia di sicurezza sociale, con Allegato, fatto a Roma il 18 giugno 2021. Dopo la relazione del sen. Speranzon (FdI), hanno dichiarato voto favorevole i sen. Borghi (A-IV), Gasparri (FI-BP), Marton (M5S), Paganella (L-SP), Alfieri (PD) e Barcaiuolo (FdI). L'Assemblea ha poi approvato il ddl n. 538, Ratifica ed esecuzione dell'Emendamento n. 1 alla Convenzione generale di sicurezza sociale tra la Repubblica italiana e il Principato di Monaco del 12 febbraio 1982, fatto a Monaco il 10 maggio 2021. Dopo la relazione del sen. Spagnolli (Aut), hanno dichiarato voto favorevole i sen. Borghi (A-IV), Gasparri (FI-BP), Marton (M5S), Paganella (L-SP), Alfieri (PD) e Berrino (FdI). A-IV, M5S e PD hanno evidenziato una disparità di trattamento rispetto ai lavoratori frontalieri italiani che lavorano in Svizzera. L'Assemblea ha approvato il ddl n. 676, Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica d'Armenia inteso a facilitare l'applicazione della Convenzione europea di assistenza giudiziaria in materia penale del 20 aprile 1959, fatto a Roma il 22 novembre 2019. Dopo la relazione del relatore facente funzioni sen. Menia (FdI), hanno espresso voto favorevole i sen. Borghi (A-IV), Gasparri (FI-BP), Marton (M5S), Stefania Pucciarelli (L-SP), Giacobbe (PD) e Barcaiuolo (FdI). Il Pd ha evidenziato l'importanza degli accordi bilaterali con Paesi non appartenenti all'Unione europea per combattere la criminalità organizzata. L'Assemblea ha infine approvato il ddl n. 715, Adesione della Repubblica italiana al Protocollo addizionale alla Convenzione sul contratto di trasporto internazionale di merci su strada (CMR) concernente la lettera di vettura elettronica, fatto a Ginevra il 20 febbraio 2008. Dopo la relazione del relatore facente funzioni sen. Menia (FdI), hanno dichiarato voto favorevole i sen. Borghi (A-IV), Gasparri (FI-BP), Marton (M5S), Stefania Pucciarelli (L-SP), Alfieri (PD) e Barcaiuolo (FdI).

A conclusione della discussione congiunta sulle risoluzioni, approvate dalla 3ª Commissione permanente, ai sensi dell'articolo 50 del Regolamento, in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2023 e alla proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, l'Assemblea ha approvato la risoluzione n. 6 e la risoluzione n. 7 con votazione per parti separate.

Il relatore, sen. Paganella (L-SP), ha riferito sui quattro nuovi impegni operativi; la partecipazione di personale militare alla missione dell'Unione europea denominata EUMAM Ucraina, istituita per decisione del Consiglio dell'Unione europea il 17 ottobre 2022, con l'obiettivo strategico di contribuire al rafforzamento della capacità militare delle Forze armate ucraine di rigenerarsi e di condurre efficacemente operazioni, a difesa dell'integrità territoriale del Paese entro i confini riconosciuti a livello internazionale; la partecipazione di personale militare alla missione dell'Unione europea denominata EUBAM Libia, istituita con decisione nel 2013, e da ultimo prorogata fino al 30 giugno 2023, con l'obiettivo di sostenere gli sforzi guidati dalle Nazioni Unite per la pace e di prestare assistenza alle autorità libiche nella creazione di strutture statali di sicurezza, in particolare nei settori della gestione delle frontiere; la partecipazione di personale militare alla missione dell'Unione europea denominata EUMPM Niger, istituita nel dicembre 2022 al fine di sostenere il Niger nella lotta contro i gruppi terroristici armati, nel rispetto del diritto in materia di diritti umani e del diritto internazionale umanitario; la missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Burkina Faso, che costituisce la prosecuzione di un programma di collaborazione pluriennale strutturato con il Paese africano, che ha assunto un'importanza crescente per la stabilità e la sicurezza dell'Italia e dell'Europa. Il fabbisogno finanziario complessivo per la partecipazione a questi nuovi impegni e missioni è pari a 11,7 milioni di euro. In merito alle missioni in corso, si è ribadita la volontà italiana di operare nel quadro di un multilateralismo fondato sulle regole e imperniato sul sistema delle Nazioni Unite. Tra questi due pilastri si snodano le priorità strategiche più immediate del Paese, incentrate in particolare sull'identità mediterranea e sull'attenzione ai Balcani.

A conclusione della discussione, alla quale hanno preso parte i sen. Ettore Licheri (M5S) e Losacco (PD), il Sottosegretario di Stato alla difesa Perego di Cremnago, dopo aver richiamato le diverse missioni internazionali che vedono impegnati 7700 militari italiani, creando con la loro presenza condizioni di stabilità, benessere e tutela dei diritti, si è soffermato sulla situazione ucraina: ad oggi non si vede un'apertura alla cessazione delle ostilità da parte della Federazione russa, ma i fatti recenti dimostrano che qualcosa è cambiato e la comunità occidentale deve trarne spunto; l'integrità territoriale ucraina resta la prerogativa indispensabile per costruire un tavolo di pace. Le missioni internazionali sono uno strumento di politica estera ed è nell'interesse del nostro Paese arricchirle per consolidare la nostra postura internazionale e difendere gli interessi e la sicurezza nazionali soprattutto dell'area del Mediterraneo allargato, caratterizzata da fattori di instabilità persistente. Il rappresentante del Governo ha quindi espresso parere contrario agli ordini del giorno presentati.

Nelle dichiarazioni di voto sono intervenuti i sen. De Cristofaro (Misto-AVS), Borghi (A-IV), Gasparri (FI-BP), Marton (M5S), Stefania Pucciarelli (L-SP), Alfieri (PD) e Menia (FdI). Il voto di AVS non può che essere contrario, dal momento che si è obbligati a votare un blocco di missioni così diversificate senza le dovute distinzioni in base all'impatto di ciascuna operazione. Riguardo alla missione in Libia, finanziando la Guardia costiera libica ci si rende responsabili di gravi violazioni dei diritti umani. Secondo A-IV le missioni internazionali rientrano nella definizione di una precisa strategia di sicurezza nazionale. Quanto accaduto con la brigata Wagner ha evidenziato ancora di più l'importanza del nostro ruolo a livello internazionale e delle alleanze nell'attuale contesto storico. FI-BP ha ribadito l'importanza dell'intervento italiano nel continente africano: pur auspicando uno standard di diritti molto più elevato, la presenza italiana ed europea, in quanto presidio di ordine e legalità, è necessaria al contenimento delle partenze e per evitare forme di prigionia inaccettabili. M5S ha dichiarato l'astensione su entrambe le risoluzioni: diverse sono le perplessità circa le modalità di attuazione delle nuove operazioni: il Governo non ha accolto ordini del giorno che chiedevano garanzie per i militari italiani impiegati nell'addestramento delle forze armate ucraine e maggiori rassicurazioni sulla destinazione dei fondi nel territorio africano. Ad avviso di L-SP serve un salto di qualità nel cercare di creare prospettive di sviluppo nei Paesi dove interveniamo: realizzare infrastrutture, scuole, sistemi agricoli innovativi nel continente africano significa realmente portare a compimento la mission italiana ed europea e garantire un futuro alle giovani generazioni locali. Il PD ha sostenuto la necessità di un rafforzamento della NATO per fronteggiare le minacce che arrivano dai Paesi del Sahel. Sul fronte dei Balcani, accanto all'operazione militare è necessaria un'azione politico-diplomatica affinché le tensioni tra Serbia e Kosovo non lascino il campo libero alla diplomazia russa. FdI, nel richiamare i diversi fronti di intervento, ha insistito sulla necessità di costruire una politica di cooperazione con l'Africa, anzitutto perché è l'unico modo di controllare la massa migratoria e perché, a seguito della crisi ucraina, lì si snoda la questione dell'approvvigionamento energetico.

In apertura di seduta la Presidente Rossomando ha comunicato gli esiti della Conferenza dei Capigruppo, che ha approvato modifiche e integrazioni al calendario corrente e il nuovo calendario dei lavori fino al 13 luglio. La seduta di oggi prevede la discussione di ratifiche di accordi internazionali, delle risoluzioni approvate della 3a Commissione nonché di documenti definiti dalla Giunta delle elezioni. Domani, sarà svolta la discussione generale sul dl in materia di enti pubblici sul quale il Governo ha preannunciato la posizione della questione di fiducia. Alle ore 15,30, dopo la consegna del testo delle comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri, avrà luogo il dibattito. Giovedì 29 giugno alle ore 15 si terrà il question time. La prossima settimana sarà dedicata prevalentemente ai lavori delle Commissioni e l'Assemblea si riunirà mercoledì 5 luglio per l'eventuale seguito di argomenti non conclusi e, alle ore 15, per un'informativa del Ministro del turismo sui fatti connessi a un servizio giornalistico televisivo e successivi articoli di stampa. Nella settimana dall'11 al 13 luglio saranno discussi, dalla sede redigente, i ddl sull'istituzione del Museo nazionale della Shoa in Roma, sull'istituzione della Giornata nazionale per il diritto al divertimento in sicurezza, sull'agricoltore custode dell'ambiente e del territorio e sul ripristino della festività nazionale del 4 novembre. Il calendario prevede inoltre il ddl concernete disposizioni sanzionatorie per il deturpamento di beni culturali e paesaggistici. Giovedì 13 luglio si svolgeranno il sindacato ispettivo e, alle ore 15, il question time.

(La seduta è terminata alle ore 20:17 )

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