L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 747 (c.d. decreto PA), conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, recante disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche, già approvato dalla Camera dei deputati.

Il sen. Zaffini (FdI) ha riferito che le Commissioni 1a e 10a non hanno potuto concludere l'esame dei 241 emendamenti presentati al decreto che deve essere convertito entro il 21 giugno; alla Camera dei deputati i tempi di esame si sono prolungati, ma è stato svolto un lavoro accurato e corale.

La discussione generale si è incentrata prevalentemente sulla previsione dell'articolo 1 che proroga lo scudo erariale ed esclude dall'ambito dei piani, programmi e progetti sui quali la Corte dei conti svolge il controllo concomitante quelli previsti o finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza o dal Piano nazionale per gli investimenti complementari. Le sen. Furlan e Zambito (PD) hanno affermato che l'emendamento introdotto all'articolo 1 indebolisce la funzione di controllo della magistratura contabile sull'attuazione del PNRR; hanno rilevato inoltre che il decreto non stanzia risorse per il rinnovo del contratto nazionale. Secondo il sen. Magni (Misto AVS) il decreto non affronta il tema della precarietà nel pubblico impiego; secondo la sen. Damante (M5S) il piano di assunzioni previsto dal decreto è inadeguato e la limitazione del controllo della Corte dei conti altera l'equilibrio dei poteri. I sen. Melchiorre e Carmela Bucalo (FdI) hanno invece argomentato che il decreto mira a velocizzare l'esecuzione dei progetti del PNRR senza alterare l'efficacia del sistema dei controlli: l'intervento è stato approvato anche dal commissario europeo Gentiloni; lo scudo erariale, già previsto dai precedenti Governi, è prorogato per superare il fenomeno della paura della firma. Il provvedimento amplia di duemila unità gli organici dei settori difesa e sicurezza, rimuove il blocco del turn over, stabilizza il personale che ha lavorato per tre anni nella pubblica amministrazione.

Come stabilito dalla Conferenza dei Capigruppo, l'esame del ddl proseguirà domani.