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Mercoledì 31 Maggio 2023 - 74ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 10:01)

L'Assemblea ha approvato con modifiche il ddl n.660, conversione in legge del decreto-legge 14 aprile 2023, n. 39, recante disposizioni urgenti per il contrasto della scarsità idrica e per il potenziamento e l'adeguamento delle infrastrutture idriche (c.d. decreto siccità). Il testo passa all'esame della Camera dei deputati.

Nella seduta di ieri i relatori hanno illustrato il contenuto del provvedimento e le modifiche, introdotte dalle Commissioni riunite, volte a semplificare le procedure. L'articolo 1 istituisce, presso la Presidenza del Consiglio, una Cabina di regia, con compiti di indirizzo, coordinamento e monitoraggio per il contenimento e il contrasto della crisi idrica; l'articolo 2 conferisce alla Cabina poteri sostitutivi. L'articolo 3 prevede la nomina di un Commissario straordinario nazionale per l'adozione di interventi urgenti. L'articolo 4 reca disposizioni per la realizzazione, il potenziamento e l'adeguamento delle infrastrutture idriche. L'articolo 6 interviene in tema di vasche di raccolta di acque piovane per uso agricolo. L'articolo 7 consente il riutilizzo a scopi irrigui in agricoltura delle acque reflue depurate. L'articolo 7-bis reca disposizioni sul deflusso ecologico in caso di scarsità idrica. L'articolo 8 introduce alcune modifiche al regolamento in materia di gestione delle terre e rocce da scavo. L'articolo 9 chiarisce che i fanghi derivanti dal trattamento delle acque reflue sono sottoposti alla disciplina dei rifiuti solo alla fine del processo di trattamento effettuato nell'impianto di depurazione. L'articolo 9-bis reca disposizioni in materia di genetica agraria per consentire lo svolgimento delle attività di ricerca presso siti sperimentali autorizzati. L'articolo 10 modifica la disciplina degli impianti di desalinizzazione. L'articolo 11 inserisce, tra gli organi dell'Autorità di bacino distrettuale, l'osservatorio distrettuale permanente sugli utilizzi idrici, con compiti di supporto per il governo integrato delle risorse idriche e di raccolta, aggiornamento e diffusione di dati. L'articolo 12 aumenta l'importo delle sanzioni amministrative pecuniarie per chi deriva o utilizza acqua pubblica senza un provvedimento autorizzativo o concessorio dell'autorità competente. L'articolo 13 prevede l'adozione di un piano di comunicazione volto ad assicurare un'adeguata informazione sulla crisi idrica.

In fase di esame degli articoli, sono stati approvati gli emendamenti 3.104 del sen. Rosa (FdI) e altri, 3.105 della sen. Minasi (LSP) e altri, 4.103 (testo 2) del sen. Fazzone (FI-BP) recante semplificazioni per l'istallazione di impianti fotovoltaici flottanti. Con riferimento all'articolo 9-bis, riguardante la ricerca in materia di genetica agraria, il sen. De Carlo (FdI) ha precisato che le tecniche di evoluzione assista non vanno confuse con le tecniche di ingegneria genetica (ogm).

Hanno svolto dichiarazione di voto finale favorevole la sen. Biancofiore (Cd'I), che ha posto l'accento sula manutenzione dei piccoli invasi e sui microinterventi per la raccolta delle acque pluviali; i sen. Paroli (FI-BP) e Bergesio (LSP) i quali hanno rilevato che il PNRR destina quattro miliardi alla gestione delle acque: la questione non è stanziare risorse aggiuntive, bensì selezionare progetti appropriati e velocizzarne la realizzazione. Il sen. De Carlo (FdI) ha sottolineato la concretezza degli interventi previsti e ha ricordato che diverse Regioni non riescono a spendere le risorse per la prevenzione del dissesto idrogeologico, di qui la necessità di una Cabina di regia con poteri sostitutivi. Anche il sen. Durnwalder (Aut) ha annunciato voto favorevole, sottolineando l'accoglimento di emendamenti che salvaguardano le prerogative delle autonomie speciali. La sen. Cattaneo (Aut), nella dichiarazione di voto, ha salutato positivamente la norma che apre alla ricerca in genetica agraria. La sen. Fregolent (A-IV) ha dichiarato l'astensione, sollecitando interventi di programmazione e dando atto al Governo dell'attenzione riservata agli emendamenti dell'opposizione. Hanno dichiarato voto contrario al decreto la sen. Floridia (Misto-AVS), secondo la quale il Governo ha un'ottica emergenziale rispetto a un problema strutturale; la sen. Di Girolamo (M5S) che ha accusato il Governo di negare la crisi climatica e ha criticato in particolare la norma sugli impianti di desalinizzazione; il sen. Fina (PD) che ha giudicato insufficiente il provvedimento, nonostante il lavoro svolto nelle Commissioni, e ha criticato in particolare la previsione di un commissario straordinario.

L'Assemblea ha approvato definitivamente il ddl (108-376-B), Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a) Accordo tra la Repubblica italiana e la Confederazione svizzera relativo all'imposizione dei lavoratori frontalieri, con Protocollo aggiuntivo e Scambio di lettere, fatto a Roma il 23 dicembre 2020, b) Protocollo che modifica la Convenzione tra la Repubblica italiana e la Confederazione svizzera per evitare le doppie imposizioni e per regolare talune altre questioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio, con Protocollo aggiuntivo, conclusa a Roma il 9 marzo 1976, così come modificata dal Protocollo del 28 aprile 1978 e dal Protocollo del 23 febbraio 2015, fatto a Roma il 23 dicembre 2020, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno.

Il relatore sen. Borghesi (LSP) ha riferito sul ddl che sostituisce l'accordo fiscale del 1974; il testo è stato modificato alla Camera con un emendamento del Governo che prevede un accordo in materia di telelavoro. Alla discussione generale hanno partecipato i sen. Lombardo (A-IV) e Romeo (LSP), che ha richiamato alcune modifiche introdotte (aumento della Naspi, assegni integrativi nei territori di confine) e alcuni ordini del giorno in tema di zone economiche speciali, permessi giornalieri e settimanali, lavoro agile, potenziamento della polizia transfrontaliera per il contrasto al traffico di stupefacenti. Hanno svolto dichiarazione di voto finale favorevole i sen. Magni (A-IV), Lombardo (A-IV), Stefania Craxi (FI-BP), De Rosa (M5S), Alfieri (PD) e Antonella Zedda (FdI).

Con votazione a scrutinio segreto, l'Assemblea ha accolto le dimissioni presentate dal senatore Cottarelli. Considerata la prassi in base alla quale la richiesta di dimissioni è respinta alla prima votazione, il sen. Cottarelli (Pd) ha chiesto all'Assemblea di accogliere subito le sue dimissioni, motivate dalla volontà di svolgere un incarico in materia di scienze sociali presso l'Università cattolica di Milano. Hanno quindi preso la parola i sen. De Cristofaro (Misto-AVS), Patton (Aut), Monti (Misto), Scalfarotto (A-IV), Patuanelli (M5S) e Boccia (PD).

(La seduta è terminata alle ore 19:09 )

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