Mercoledì 3 Maggio 2023 - 64ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 10:05)
L'Assemblea ha approvato il ddl n. 377, d'iniziativa della sen. Bongiorno (LSP) e altri, recante modifiche al decreto legislativo 20 febbraio 2006, n. 106, concernenti i poteri del procuratore della Repubblica nei casi di violazione dell'articolo 362, comma 1-ter, del codice di procedura penale in materia di assunzione di informazioni dalle vittime di violenza domestica e di genere. Il testo passa alla Camera.
La relatrice sen. Stefani (LSP-PSd'Az), nell'illustrare il provvedimento, ha ricordato che Il termine dei tre giorni per l'ascolto della persona offesa è stato introdotto dal cosiddetto codice rosso (legge n. 69 del 2019), che ha inteso riservare ai procedimenti per delitti di violenza domestica e di genere un trattamento preferenziale connotato dalla massima celerità nella valutazione delle denunzie al fine di garantire una tempestiva tutela alle vittime. Il codice rosso ha imposto al pubblico ministero di ascoltare la persona offesa, o assumere informazioni da chi ha denunciato tali fatti, entro tre giorni, tuttavia nella prassi tale termine risulta spesso disatteso. Il provvedimento si propone quindi di ovviare all'eventuale inerzia del pubblico ministero designato, prevedendo il tempestivo intervento della autorità giudiziaria superiore. L'articolo 1 introduce una nuova ipotesi di avocazione delle indagini preliminari da parte del procuratore generale presso la Corte d'appello quando il pubblico ministero - nell'ipotesi in cui si proceda per delitti di violenza domestica o di genere - non assuma, entro il termine di tre giorni dall'iscrizione della notizia di reato, informazioni dalla persona offesa o da chi ha presentato denuncia, querela o istanza. L'articolo 2 prevede che la segreteria del pubblico ministero debba trasmettere ogni settimana al procuratore generale una serie di dati relativi ai procedimenti per i delitti di violenza domestica nei quali non sono state assunte informazioni dalla persona offesa e da chi ha presentato denuncia, querela o istanza entro il termine di tre giorni dall'iscrizione della notizia di reato.
Alla discussione generale hanno partecipato i sen. Rosso (FI-BP), Potenti (LSP) e Susanna Camusso (PD). Respinti gli emendamenti, il Governo ha accolto l'ordine del giorno G1.101 (testo 2) della sen. Cucchi (Misto-AVS) e altri, che invita a valutare l'opportunità di rivedere la normativa sulla procedibilità a querela rispetto ai reati connessi alla violenza sulle donne. Hanno quindi svolto dichiarazione di voto finale favorevole i sen. Guidi (Cd'I), Julia Unterberger (Aut), Mariastella Gelmini (A-IV), che ha però auspicato un provvedimento di natura sistemica, Zanettin (FI-BP), Ada Lopreiato (M5S), Giulia Bongiorno (LSP), la quale ha rivendicato l'efficacia del codice rosso e ne ha sollecitato l'effettiva applicazione, Elena Leonardi (FdI). La sen. Ilaria Cucchi (Misto-AVS), ritenendo lacunoso il provvedimento, ha annunciato l'astensione. Anche la sen. Valente (PD) ha annunciato l'astensione, sostenendo che il problema fondamentale non riguarda i tempi delle indagini: occorrerebbe intervenire sulla qualità delle indagini e sulle misure cautelari nei confronti degli autori di violenze.
L'Assemblea, all'unanimità, ha deliberato l'adozione della procedura abbreviata, ai sensi dell'articolo 81 del Regolamento, in ordine al disegno di legge n. 586, d'iniziativa dei sen. Romeo e Erika Stefani (LSP), recante modifiche al codice penale in materia di circonvenzione di persone anziane. Al fine di contrastare il fenomeno delle truffe ai danni delle persone anziane, il provvedimento introduce un comma all'articolo 643 del codice penale che estende la pena, prevista per il reato di circonvenzione di incapace, a chi "abusando della condizione di debolezza o di vulnerabilità dovuta all'età di una persona, induce taluno a compiere un atto che importi qualsiasi effetto giuridico per lui o per altri dannoso". Hanno svolto dichiarazione di voto favorevole i sen. Scalfarotto (A-IV), Ilaria Cucchi (Misto-AVS), Zanettin (FI-BP), Mazzella (M5S), Romeo (LSP), Bazoli (PD) e Rapani (FdI).
L'Assemblea all'unanimità ha deliberato l'adozione della procedura di urgenza, ai sensi dell'articolo 81 del Regolamento, anche per il disegno di legge n. 551, d'iniziativa della sen. Segre e altri, recante celebrazioni per il centesimo anniversario della morte di Giacomo Matteotti. Hanno svolto dichiarazione di voto favorevole i sen. De Cristofaro (Misto-AVS), Patton (Aut), Daniela Sbrollini (A-IV), Occhiuto (FI-BP), Pirondini (M5S), Romeo (LSP), Verducci (PD) e Giulia Cosenza (FdI).
(La seduta è terminata alle ore 13:32 )