Martedì 2 Maggio 2023 - 63ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 16:32)
L'Assemblea ha approvato dalla sede redigente il ddl n. 411, nel testo proposto dalla Commissione, recante Modifiche al codice della proprietà industriale, di cui al decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30. Il testo passa alla Camera dei deputati.
Il relatore, sen. Amidei (FdI), ha riferito sul contenuto del provvedimento che si inquadra all'interno della riforma del sistema della proprietà industriale prevista dalla missione 1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). La componente 2 della prima missione è volta a perseguire la digitalizzazione, l'innovazione e la competitività del sistema produttivo e, in quest'area di intervento, si inserisce la misura relativa alla riforma del sistema della proprietà industriale, la cui approvazione è fissata al terzo trimestre del 2023. Obiettivi della riforma sono: rafforzare il sistema di protezione della proprietà industriale; incentivare l'uso e la diffusione della proprietà industriale, in particolare da parte delle piccole e medie imprese (PMI); facilitare l'accesso ai beni immateriali e la loro condivisione, garantendo nel contempo un equo rendimento degli investimenti; garantire un rispetto più rigoroso della proprietà industriale; rafforzare il ruolo dell'Italia nei consessi europei e internazionali sulla proprietà industriale. L'implementazione legislativa della riforma prevede la modifica del decreto legislativo n. 30 del 2005 al fine di disciplinare almeno: la revisione del quadro normativo per rafforzare la tutela dei diritti di proprietà industriale e semplificare le procedure; il rafforzamento del sostegno alle imprese e agli istituti di ricerca; il miglioramento dello sviluppo di abilità e competenze; l'agevolazione del trasferimento di conoscenze e la promozione dei servizi innovativi. Il relatore ha ricordato che un identico testo era stato presentato dal Governo nella XVIII legislatura: la Commissione ha ripreso il lavoro già avviato e ha svolto un ampio ciclo di audizioni. Il testo prevede di: rafforzare la tutela delle denominazioni di origine protetta e le indicazioni protette agricole, alimentari, dei vini, dei vini aromatizzati e delle bevande spiritose, in particolare di quelle prive di un Consorzio di tutela riconosciuto, riconoscendo al Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste la legittimazione a proporre opposizione, dinanzi all'Ufficio italiano brevetti e marchi (UIBM), alla registrazione di marchi identici o simili a tali denominazioni e indicazioni d'origine prive di Consorzio di tutela (articoli 1 e 15); ribaltare l'approccio del cosiddetto Professor privilege, previsto nell'attuale codice della proprietà industriale, portando la titolarità delle invenzioni realizzate dal personale di ricerca nelle strutture universitarie alla struttura di appartenenza e, solo nel caso in cui quest'ultima non intenda avvalersene, al ricercatore (articolo 3); garantire la protezione temporanea a disegni e modelli esposti in fiere (articolo 2) e la possibilità di ottenere il sequestro di prodotti contraffatti esposti nelle stesse (articolo 22); ampliare le ipotesi in cui è possibile agire in via amministrativa per chiedere la nullità di marchi e le tipologie di atti inerenti a titoli di proprietà industriale che debbono essere resi pubblici mediante trascrizione ai fini dell'opponibilità verso i terzi (articolo 26); rafforzare il controllo preventivo sulle domande di brevetto utili per la difesa dello Stato, con l'estensione delle casistiche da sottoporre a tale controllo; consentire di agire in sede amministrativa per l'annullamento della registrazione di marchi lesivi dell'immagine e della reputazione dell'Italia (articolo 26). Con riferimento alla semplificazione delle procedure, il relatore ha richiamato l'introduzione del cosiddetto principio "first to file", che consente la conservazione della data di deposito della domanda di brevetto anche quando il pagamento dei diritti di deposito sia stato effettuato in data successiva al deposito stesso (articolo 5); la possibilità di accedere al sistema di deposito telematico dell'UIBM previo accertamento dell'identità digitale, e di utilizzare dinanzi al medesimo Ufficio, in sede di rivendicazione della priorità, in alternativa alla copia della domanda, codici identificativi della stessa presso banche dati detenute da altri soggetti; la razionalizzazione e l'armonizzazione degli importi dell'imposta di bollo (articolo 30). Il relatore ha infine elencato le norme di snellimento della fase procedimentale e le modifiche introdotte in Commissione al fine di chiarire i rapporti tra inventori e strutture e i rapporti tra brevetto italiano e europeo.
Hanno svolto dichiarazione di voto favorevole la sen. Biancofiore (Cd'I), la sen. Gelmini (A-IV), il sen. Paroli (FI-BP), la sen. Naturale (M5S), il sen. Bergesio (LSP) e il sen. Ancorotti (FdI). I sen. Magni (Misto-AVS) e Crisanti (PD) hanno annunciato l'astensione, lamentando il mancato accoglimento di emendamenti e sostenendo che il ddl non valorizza il contributo degli studenti.
L'Assemblea ha approvato il ddl 536, nel testo formulato dalla Commissione redigente, Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari, già approvato dalla Camera dei deputati.
Il relatore, sen. De Priamo (FdI), ha sottolineato l'ampliamento dell'ambito di attività della Commissione, al fine di ricomprendervi altri illeciti ambientali e agroalimentari e di precisare meglio talune funzioni ad essa attribuite.
Hanno svolto dichiarazione di voto favorevole i sen. Borghese (Cd'I), De Cristofaro (Misto-AVS), Silvia Fregolent (A-IV), Rosso (FI-BP), Lorefice (M5S), Potenti (LSP), Verini (PD) e Simona Petrucci (FdI).
(La seduta è terminata alle ore 19:20 )