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Mercoledì 8 Marzo 2023 - 47ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:32)

L'Assemblea ha approvato definitivamente il ddl n. 555, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 gennaio 2023, n. 5, recante disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo del Garante per la sorveglianza dei prezzi, nonché di sostegno per la fruizione del trasporto pubblico.

Nella seduta di ieri il relatore, sen. Cantalamessa (LSP-PSd'Az), ha illustrato il contenuto del ddl: l'articolo 1, comma 1, riconosce un'esenzione dal computo del reddito imponibile fiscale del lavoratore, relativa al valore dei buoni benzina o di analoghi titoli per l'acquisto di carburanti, ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti nell'anno 2023, fino ad un importo pari a 200 euro per lavoratore. Ai commi da 2 a 7 prevede l'obbligo per i soggetti che esercitano l'attività di vendita al pubblico di carburanti di indicare, presso gli impianti di distribuzione sulla rete non autostradale, il prezzo medio regionale praticato sulla rete non autostradale e, presso gli impianti sulla rete autostradale, il prezzo medio nazionale praticato sulla medesima rete autostradale. Tali medie sono calcolate dal Ministero delle imprese e del made in Italy sulla base delle comunicazioni ricevute da tutti gli esercenti. Il Ministero è inoltre chiamato ad adottare le disposizioni attuative e a sviluppare un'applicazione informatica che consenta la consultazione da parte dei consumatori dei prezzi medi e di quelli effettivi praticati dai singoli esercenti; a tal fine, è autorizzata una spesa di 500.000 euro nel 2023 e di 100.000 euro l'anno dal 2024. In caso di violazione degli obblighi di indicazione del prezzo medio regionale la norma prevede l'applicazione di una sanzione da 200 a 2.000 euro. Infine, si affida al Ministero delle imprese e del made in Italy e al Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica il compito di verificare l'allineamento delle iscrizioni presenti nell'Anagrafe impianti (che contiene i dati relativi agli impianti autorizzati) e nell'Osservatorio prezzi (che raccoglie i prezzi comunicati dai gestori). L'articolo 1-bis, introdotto dalla Camera dei deputati, dispone l'applicazione, dal 1° aprile al 31 agosto 2023, dell'aliquota agevolata di accisa sul gasolio commerciale utilizzato come carburante anche alle imprese che esercitano l'attività di trasporto turistico di persone mediante servizi di noleggio di autobus con conducente in ambito nazionale e internazionale, purché di categoria Euro VI. L'articolo 2, modificato dalla Camera, interviene sul meccanismo di rideterminazione delle aliquote d'accisa sui carburanti mediante decreto ministeriale in corrispondenza di un maggior gettito IVA, meccanismo disciplinato dalla legge n. 244 del 2007. L'articolo 3, modificato dalla Camera, interviene sulla disciplina del Garante della sorveglianza prezzi, modificandola e integrandola con norme volte ad implementare il raccordo e il coordinamento con organismi operanti a livello territoriale. Il comma 1 precisa alcuni elementi relativi alle sanzioni amministrative previste in caso di mancato riscontro alle richieste del Garante o di comunicazione di dati non veritieri e dispone la costituzione, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, della Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi, per monitorare la dinamica dei prezzi dei beni di largo consumo derivanti dall'andamento dei costi dei prodotti energetici e delle materie prime sui mercati internazionali. L'articolo 4 ripropone una misura istituita nel 2022 per mitigare l'impatto del "caro energia" sulle famiglie in relazione ai costi di trasporto sostenuti da studenti e lavoratori. A tal fine viene istituito un fondo, con una dotazione di 100 milioni, finalizzato a riconoscere un buono alle persone fisiche che nel 2022 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro, da utilizzare per l'acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale. Il valore del buono è pari al 100 per cento della spesa da sostenere per l'acquisto dell'abbonamento e, comunque, non può superare l'importo di 60 euro.

Respinti tutti gli emendamenti, hanno svolto dichiarazione di voto contrario la sen. Floridia (Misto-AVS), che ha criticato la stretta sul bonus per il trasporto pubblico e i mancati interventi a sostegno della mobilità sostenibile; i sen. Lombardo (A-IV), Sabrina Licheri (M5S) e Martella (PD) hanno criticato il mancato rinnovo della misura di riduzione delle accise e hanno definito il provvedimento inutile (il calcolo di un prezzo medio regionale non recherà benefici ai consumatori, l'obbligo di cartellonistica sarà solo un aggravio burocratico) o addirittura dannoso (l'indicazione di un prezzo medio regionale può ridurre gli stimoli competitivi e favorire l'allineamento verso l'alto). Nel dichiarare voto favorevole i sen. Michaela Biancofiore (Cd'I), Paroli (FI-BP), Bergesio (LSP) e Maffoni (FdI) hanno ricordato che il taglio sulle accise era misura temporanea, straordinaria, insostenibile: quando l'andamento dei prezzi si è stabilizzato, il Governo ha scelto di concentrare le risorse sul sostegno delle famiglie e delle imprese più colpite dal rincaro energia.

L'Assemblea ha approvato in prima lettura il ddl n. 506, Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane. Il testo passa all'esame della Camera.

Il relatore, sen. Zaffini (FdI), ha riferito sul contenuto del provvedimento che, all'articolo 1, reca definizioni in conformità con la normativa vigente. L'articolo 2 indica le finalità del complesso delle deleghe legislative contenute nel provvedimento e stabilisce i principi e criteri direttivi generali, secondo una visione tesa a considerare la persona anziana non più come oggetto di cura, bensì come parte integrante della comunità. Si prevede, tra l'altro, l'istituzione, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, del Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana (CIPA). L'articolo 3 concerne la definizione di misure tese alla promozione dell'invecchiamento attivo e della dignità, autonomia e inclusione sociale degli anziani e alla prevenzione della loro fragilità, in base ai principi e criteri direttivi specifici. L'articolo 4, che è stato modificato dalla Commissione, reca un'articolata disciplina di delega relativamente all'assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria per le persone anziane non autosufficienti, mentre l'articolo 5, anch'esso modificato in Commissione, contiene una delega in materia di politiche per la sostenibilità economica e la flessibilità dei servizi di cura e assistenza a lungo termine per le persone anziane e per le persone anziane non autosufficienti, contemplando principi e criteri direttivi specifici. L'articolo 6 disciplina il procedimento per l'adozione, entro il 31 marzo 2024, dei decreti legislativi, di cui agli articoli 3, 4 e 5. Infine, gli articoli 7, 8 e 9 contengono, rispettivamente, la clausola di salvaguardia delle autonomie speciali, le disposizioni di carattere finanziario e la norma sull'entrata in vigore. Tra le principali novità il relatore ha richiamato la previsione del diritto alle cure palliative, gli interventi complementari di sostegno nell'ambito del servizio civile universale, la costituzione di equipe multidisciplinari, la regolarizzazione del lavoro di cura e la formazione del personale.

Nella discussione generale le sen. Furlan, Camussso e Zambito (PD) hanno sottolineato il legame del provvedimento con il PNRR, hanno lamentato l'invarianza delle risorse stanziate e rilevato la mancanza di un sistema di valutazione dei servizi; la sen. Guidolin (M5S), pur apprezzando le norme sugli assistenti familiari, ha sollecitato una legge specifica sul caregiver e una riforma delle RSA, mentre il sen. Mazzetti (M5S) ha ricordato gli emendamenti proposti, e approvati, agli articoli 3 e 4. Il sen. Magni (Misto-AVS) ha posto l'accento sulle lacune del ddl. Le sen. Cosenza (FdI), Ternullo (FI-BP) e Murelli (LSP) hanno invece evidenziato le novità rispetto ad assistenza e cure domiciliari, prevenzione, servizi per non autosufficienti, progetti assistenziali individualizzati. Il sen. Berrino (FdI) ha richiamato il principio della collaborazione intergenerazionale. In replica, il relatore ha sottolineato che i tempi di esercizio della delega sono ristretti, le risorse sono quelle del PNRR, la visione è incentrata sull'invecchiamento attivo e sulla presa in carico degli anziani non autosufficienti.

In fase di esame dell'articolato sono stati approvati gli emendamenti: 2.57 del sen. Mazzella (M5S) e altri, 2.58 della sen. Murelli (LSP) a altri, 4.205 del sen. Zullo (FdI) e altri, 4.217 (testo 2) della sen. Camusso (PD) e altri; è stata approvata infine una proposta di coordinamento del relatore (v. allegato A del resoconto stenografico).

Hanno dichiarato voto finale favorevole i sen. Guidi (Cd'I), Daniela Ternullo (FI-BP), Maria Cristina Cantù (LSP) e Zullo (FdI). Hanno dichiarato l'astensione i sen. Magni (Misto-AVS), Daniela Sbrollini (A-IV), Elisa Pirro (M5S) e Sandra Zampa (PD).

All'inizio della seduta l'Assemblea ha approvato la proposta di modifica del calendario dei lavori, avanzata dal sen. Romeo (LSP), che espunge la deliberazione sulla richiesta di procedura abbreviata per il ddl sulle isole minori in vista della presentazione di una legge quadro da parte del Governo. La Conferenza dei Capigruppo ha stabilito che la prossima settimana sarà dedicata ai lavori delle Commissioni. Martedì 21 marzo alle ore 11.30 il Presidente del Consiglio renderà comunicazioni in vista del Consiglio europeo.

(La seduta è terminata alle ore 20:00 )

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