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Giovedì 23 Febbraio 2023 - 42ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 10:03)

L'Assemblea ha approvato definitivamente il ddl n. 553, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 2 gennaio 2023, n. 1, recante disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori.

Il testo reca disposizioni urgenti in materia di transito e sosta nelle acque territoriali delle navi non governative e, attraverso modifiche dell'articolo l, comma 2, del decreto-legge n. 130 del 2020, mira a definire le condizioni in presenza delle quali le attività svolte da navi che effettuano interventi di recupero di persone in mare possono essere ritenute conformi alle convenzioni internazionali. L'articolo 1, che richiama le convenzioni internazionali ed esclude un provvedimento di interdizione al transito o alla sosta in caso di operazioni di soccorso, individua ulteriori condizioni che devono ricorrere per escludere l'adozione di un provvedimento di limitazione o divieto del transito e della sosta nel mare territoriale: che la nave che effettua in via sistematica attività di ricerca e soccorso in mare operi secondo le certificazioni e i documenti rilasciati dallo Stato di bandiera; che richieda, nell'immediatezza dell'evento, l'assegnazione del porto di sbarco e lo raggiunga senza ritardo per il completamento dell'intervento di soccorso; che fornisca alle autorità competenti le informazioni richieste ai fini della ricostruzione dettagliata dell'operazione di soccorso; che le modalità di ricerca e soccorso in mare da parte della nave non abbiano concorso a creare situazioni di pericolo a bordo né impedito di raggiungere tempestivamente il porto di sbarco. Viene comunque garantito il transito e la sosta di navi nel mare territoriale ai soli fini di assicurare il soccorso e l'assistenza a terra delle persone prese a bordo, a tutela della loro incolumità.

Nella seduta di ieri è stata respinta la pregiudiziale di costituzionalità e si è svolta la discussione generale. Oggi in replica il Sottosegretario di Stato per l'interno Molteni ha rilevato che, sebbene il fenomeno migratorio abbia natura strutturale e richieda risposte globali, negli ultimi anni, in mancanza una politica comune europea, i Governi nazionali hanno legiferato autonomamente (decreti Orlando-Minniti, Salvini, Lamorgese). L'attuale Governo intende contrastare l'immigrazione illegale, che genera sfruttamento, marginalità, concorrenza salariale sleale, tensioni sociali che ricadono sugli enti locali, e valorizzare l'immigrazione legale attraverso i canali umanitari, i decreti flussi, le quote premiali con i Paesi terzi. Il contrasto dell'immigrazione illegale richiede accordi sui rimpatri obbligatori e assistiti: oggi l'Europa è più sensibile e impegnata su questo tema. In tema di solidarietà e rispetto dei diritti umani l'Italia non prende lezioni: siamo l'unico Paese europeo che apre corridoi umanitari ed effettua soccorsi in mare con la Guardia di finanza e la Guardia costiera. La gestione dei flussi e il soccorso in mare sono materia di competenza dello Stato, non di soggetti privati stranieri, e il Governo in carica non intende conferire una delega in bianco a queste organizzazioni. Nel 2017 il Ministro Minniti adottò un codice di condotta pattizia sulle condotte delle Ong; il salvataggio in mare è un principio sacro e fuori discussione, il decreto del Ministro Piantedosi regola le attività di soccorso che, per essere conformi alle convenzioni internazionali, devono essere non sistematiche e coordinate con le autorità statali competenti. Le attività di ricerca sistematiche sono infatti un fattore di attrazione dell'immigrazione illegale.

L'Assemblea ha respinto la proposta di non passaggio agli articoli, presentata ieri dal sen. Giorgis (PD), e tutti gli emendamenti presentati. Il Governo ha accolto, con riformulazione, tre ordini del giorno: G1.1 (testo 2) del sen. Rapani (FdI), G1.14 (testo 2) del sen. Parrini (Pd) e altri, G1.15 (testo 2) della sen. Valente (PD) e altri (v. allegato a del resoconto stenografico).

Hanno svolto dichiarazione di voto contrario i sen. De Cristofaro (Misto-AVS), Julia Unterberger (Aut), Scalfarotto (A-IV), Licheri (M5S) e Nicita (PD) con le seguenti argomentazioni: il decreto-legge è contrario alla Costituzione, ai principi morali, ai trattati internazionali sul soccorso in mare e isolerà il Paese; il titolo del provvedimento è ingannevole, perché il decreto non regola i flussi migratori ma mira a ostacolare il soccorso in mare e a criminalizzare le Ong nel presupposto errato che favoriscano l'immigrazione illegale; l'impostazione è propagandistica e si focalizza su un aspetto marginale; il decreto è inefficace: il fenomeno migratorio è destinato ad aumentare in conseguenza dei cambiamenti climatici e, per ostacolare l'immigrazione clandestina, occorre cooperare a livello europeo; infine, il declino demografico dell'Italia avrà effetti negativi sul sistema pensionistico e sul reperimento di manodopera.

Hanno svolto dichiarazione di voto favorevole i sen. De Poli (Cd'I), Gasparri (FI-BP), Tosato (LSP) e Lisei (FdI): il fine è regolare, piuttosto che subire, il fenomeno migratorio, e scoraggiare l'immigrazione illegale. Le opposizioni hanno strumentalizzato un provvedimento che detta regole chiare, anche a tutela degli immigrati, ed estende alle navi delle Ong le regole seguite dalla Guardia costiera: spetta alle autorità italiane, non a soggetti privati, decidere il punto di approdo più sicuro, anche per non aggravare la situazione del centro di Lampedusa. Il Ministro del PD Minniti è stato il primo ad adottare un codice per le Ong e il Presidente del Consiglio Conte era convinto della necessità di regolare l'attività delle Ong. Le eccezioni di incostituzionalità sono infondate, le perplessità del commissario europeo per i diritti umani sono state superate: il Ministro Piantedosi ha spiegato che il decreto non impedisce i salvataggi multipli, ma contrasta la collaborazione con i trafficanti di essere umani che è documentata da intercettazioni della Marina militare oltre che da un'inchiesta parlamentare.

L'Assemblea ha deliberato l'adozione della procedura abbreviata, ai sensi dell'articolo 81 del Regolamento, in ordine al disegno di legge n. 379, d'iniziativa della sen. Pirovano (LSP) che riguarda il computo dei votanti per la validità delle elezioni comunali e il numero delle sottoscrizioni per la presentazione dei candidati alle medesime elezioni.

Nel pomeriggio si sono svolte interrogazioni a risposta immediata.

Il Ministro delle imprese e del made in Italy Urso ha risposto all'interrogazione (3-00238), illustrata dal sen. Gelmetti (FdI), sulle prospettive della filiera industriale dei veicoli a motore alla luce delle recenti normative europee. Il Governo si sta adoperando in sede europea affinché la riduzione delle emissioni sia affrontata in modo pragmatico, contemperando la riconversione ecologica con la transizione industriale, anche per evitare di passare dalla dipendenza energetica dalla Russia alla dipendenza tecnologica dalla Cina. L'interrogante si è dichiarato soddisfatto per le rassicurazioni fornite rispetto alle prospettive dell'automotive.

Il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin ha risposto all'interrogazione (3-00239) del sen. De Poli (Cd'I) sulla tutela delle risorse idriche del bacino del Brenta: le risorse idriche sono monitorate; con riferimento specifico al bacino del Brenta, il controllo delle perdite idriche e la sostituzione delle condotte per 31 km hanno già maturato effetti; sostituzioni per ulteriori 67 km sono previste nei prossimi due anni. L'interrogante si è dichiarato soddisfatto. Il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica ha poi risposto all'interrogazione (3-00237) della sen. Floridia (Misto-AVS) sugli effetti della prolungata siccità in particolare nel Nord Italia: sono stati finanziati 21 progetti nell'ambito degli interventi previsti dal PNRR; a Palazzo Chigi è stato istituito un tavolo sulla crisi idrica alla quale il Ministro parteciperà la prossima settimana. L'interrogante si è dichiarata non soddisfatta.

Il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica ha risposto all'interrogazione (3-00242) illustrata dalla sen. Fregolent (A-IV) sulle modifiche alla disciplina dei bonus edilizi: il Ministro ha confermato gli impegni di decarbonizzazione nel settore civile e riqualificazione energetica assunti a livello europeo; le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni sono tutt'ora in vigore anche se occorre una revisione per superare l'eccessiva frammentazione dei bonus; per quanto riguarda il recente intervento sul superbonus, questo si è reso necessario per arginare la monetizzazione dei crediti fiscali che avrebbe avuto un impatto negativo sul debito pubblico; il Governo è però impegnato a trovare una soluzione al problema dei crediti incagliati.

Il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica ha risposto all'interrogazione (3-00236) illustrata dal sen. Rosso (FI-BP), sulla semplificazione degli iter autorizzativi di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili: Il Ministro ha illustrato in modo dettagliato le misure di snellimento delle procedure contenute nel decreto-legge sul PNRR adottato dal Consiglio dei Ministri giovedì scorso e in via di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale (v. resoconto stenografico). L'interrogante si è dichiarato molto soddisfatto.

Il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica ha risposto all'interrogazione (3-00240) del sen. Trevisi (M5S) sull'attuazione della normativa che favorisce la creazione di comunità energetiche: la proposta di decreto che riconosce gli incentivi alle comunità energetiche è pronta, l'entrata in vigore è subordinata al via libera della Commissione europea. L'interrogante si è dichiarato parzialmente soddisfatto.

Il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica ha risposto all'interrogazione (3-00243) del sen. Romeo (LSP) sulla posizione italiana negli attuali negoziati europei in materia di transizione energetica: l'Esecutivo intende raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica in base al principio di neutralità tecnologica; in sede europea si sta lavorando per assicurare una maggiore gradualità e per spingere sulla produzione di biocarburanti. La sen. Bizzotto (LSP) si è dichiarata soddisfatta per lo stop all'approccio ideologico della direttiva europea sulle auto elettriche e la casa green.

Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica ha risposto all'interrogazione (3-00241) illustrata dal sen. Irto (PD) sulla riqualificazione energetica degli edifici: il Ministro conferma gli impegni di riqualificazione edilizia assunti a livello europeo, si tratta però di definire una tempistica e un percorso realistico, rispettoso della situazione del Paese. In sede di riforma fiscale saranno riordinate le detrazioni per assicurarne una durata decennale; sono in arrivo novità sul Fondo nazionale di efficientamento energetico. L'interrogante si è dichiarato insoddisfatto.

(La seduta è terminata alle ore 16:20 )

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