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Mercoledì 1 Febbraio 2023 - 35ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 10:04)

L'Assemblea ha approvato con modifiche i ddl n. 108 e n. 376 , Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a) Accordo tra la Repubblica italiana e la Confederazione svizzera relativo all'imposizione dei lavoratori frontalieri, con Protocollo aggiuntivo e Scambio di Lettere, fatto a Roma il 23 dicembre 2020, b) Protocollo che modifica la Convenzione tra la Repubblica italiana e la Confederazione svizzera per evitare le doppie imposizioni e per regolare talune altre questioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio, con Protocollo aggiuntivo, conclusa a Roma il 9 marzo 1976, così come modificata dal Protocollo del 28 aprile 1978 e dal Protocollo del 23 febbraio 2015, fatto a Roma il 23 dicembre 2020, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno. Il testo passa alla Camera dei deputati.

I relatori, sen. Borghesi (Cd'I) e Spagnolli (Aut), hanno illustrato il contenuto del provvedimento che mira ad evitare le doppie imposizioni fiscali sulle retribuzioni dei lavoratori transfrontalieri in condizioni di reciprocità fra Italia e Svizzera. Alla discussione generale hanno preso parte il sen. Borghi (PD), che ha posto l'accento sull'istituzione di un fondo per lo sviluppo delle aree di confine, e il sen. Romeo (LSP), il quale ha richiamato gli emendamenti che prevedono un regime transitorio per gli attuali lavoratori transfrontalieri, la destinazione delle maggiori entrate fiscali al sostegno dei comuni di confine, il massimale dell'80 per cento all'imposizione fiscale, l'aumento della Naspi per i primi tre mesi.

L'Assemblea ha approvato gli emendamenti dei sen Garavaglia e Romeo (LSP): 6.0.100 (testo 3), che prevede il calcolo della NASpI per i primi tre mesi in misura pari all'importo previsto dalla legislazione svizzera; 10.100 (testo 2) sulla destinazione delle risorse del fondo di sviluppo al sostegno delle remunerazioni nette dei lavoratori residenti nei comuni al fine di sostenere la competitività salariale; l'emendamento 12.100 dei relatori. Il Governo ha accolto gli ordini del giorno G1.100 (testo 2) a prima firma del sen. Romeo (LSP), G1.101 (testo 2) a prima firma del sen. Alfieri (PD), G1.102 (testo 2) del sen. Marton (M5S), che riguardano l'avvio di negoziati con la Svizzera per disciplinare il ricorso al telelavoro e la proroga fino a giugno 2023 dell'Accordo in materia di lavoro da remoto; G6.100 (testo 2) a prima firma del sen. Borghi (PD), che riguarda la dotazione delle sedi INPS al fine di ridurre i tempi di trasmissione dei moduli e introdurre l'autocertificazione degli importi.

Hanno svolto dichiarazione di voto finale favorevole: il sen. Magni (Misto-AV), che ha auspicato l'introduzione di un meccanismo di rivalutazione delle retribuzioni rispetto all'inflazione; il sen. Spagnolli (Aut); il sen. Lombardo (A-IV), che ha auspicato analoghi accordi fiscali con la Francia; il sen. Rosso (FI-BP); il sen. Marton (M5S) che ha auspicato un nuovo accordo sul lavoro a distanza; il sen. Garavaglia (LSP) che ha sottolineato l'applicazione del principio del federalismo fiscale e ha invitato il Governo a far uscire la Svizzera dalla black list; il sen. Alfieri (Pd), che ha sottolineato il lavoro comune e convergente svolto dalle diverse forze politiche, ricordando la clausola di salvaguardia, introdotta dall'on. Misiani, e il Memorandum con i comuni; la sen. Mancini (FdI) ha posto l'accento sull'equità fiscale e sulle ricadute positive del telelavoro per i lavoratori, la mobilità e l'ambiente.

L'Assemblea ha approvato definitivamente, dalla sede redigente, il disegno di legge (93-338-353-B), Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere.

Il Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità Roccella ha posto l'accento sull'importanza della formazione; ha quindi ricordato le maggiori risorse stanziate per i centri antiviolenza e l'istituzione di un tavolo interministeriale per la revisione di incongruenze normative. Hanno svolto dichiarazione di voto finale favorevole i sen. Michaela Biancofiore (Cd'I), De Cristofaro (Misto-AVS), Dafne Musolino (Aut), Raffaella Paita (A-IV), Daniela Ternullo (FI-BP), Ada Lopreiato (M5S), Stefania Pucciarelli (LSP), Valeria Valente (PD) e Susanna Campione (FdI).

L'Assemblea, a maggioranza assoluta, ha approvato una modifica del Regolamento del Senato (doc. II, n. 1), che introduce una disposizione transitoria per l'integrazione del Consiglio di Presidenza nella XIX legislatura.

Il Ministro della giustizia Nordio ha reso un'informativa urgente sul caso Cospito: il Ministro ha ricordato che Cospito è stato condannato a 30 anni di reclusione e sta scontando la pena in regime di 41-bis, chiesto e ottenuto dall'ex Ministro Cartabia; il Tribunale di sorveglianza di Roma ha rigettato il reclamo avanzato dal difensore di Cospito, tra un mese sul ricorso si pronuncerà la Cassazione. Per quanto riguarda la richiesta di revoca della misura avanzata dal difensore di Cospito al Ministro della giustizia, allo stato il Ministro non può decidere, dovendo ricevere e valutare il parere del procuratore generale di Torino e della Direzione antimafia. Le condizioni di salute del detenuto hanno suggerito il trasferimento in una struttura che garantisca comunque la massima sicurezza. Più il generale il Governo intende mantenere il regime del 41-bis; lo Stato non può dare segnali di debolezza cedendo a intimidazioni e ricatti; la legge è uguale per tutti e nella sua applicazione non è possibile fare distinzioni fra mafiosi e anarchici insurrezionalisti. Infine, sulla diffusione di dati sensibili riguardanti i detenuti in regime di 41-bis, la procura di Roma ha aperto un'indagine; il Ministro ha chiesto al capo di gabinetto un'istruttoria sul cui esito riferirà alle Camere nelle sedi opportune.

Nella successiva discussione, il sen. De Poli (Cd'I) ha valutato positivamente l'informativa; ha quindi invitato tutte le forze politiche a non abbassare la guardia rispetto alla criminalità organizzata e a non strumentalizzare la vicenda Cospito. Secondo il sen. De Cristofaro (Misto-AVS), invece, la revoca del 41-bis per Cospito non è un segnale di debolezza e la distinzione fra difensori dello Stato e complici di mafia e terrorismo è una calunnia inaccettabile; il sen. De Cristofaro ha chiesto inoltre le dimissioni del Sottosegretario Delmastro, che ha fornito informazioni riservate all'on. Donzelli, e del vice presidente del Copasir. La sen. Musolino (Aut) ha apprezzato la linea della fermezza e ha invitato a non trasformare il caso Cospito in un caso politico; ha invece deplorato le dichiarazioni dell'on. Donzelli che ha divulgato informazioni riservate per attaccare avversari politici, violando prerogative parlamentari e bruciando filoni investigativi. Il sen. Renzi (A-IV) ha dichiarato di essere contrario alla modifica del 41-bis, che rappresenta una vittoria della politica; ha quindi posto l'accento sulle contraddizioni fra il garantismo del Ministro della giustizia e il giustizialismo forcaiolo dell'on. Donzelli e ha sollecitato un chiarimento da parte del Presidente del Consiglio. Il sen. Zanettin (FI-BP) ha giudicato puntuale la relazione del Ministro e ha concordato sull'opportunità di non modificare il 41-bis a fronte di attentati di matrice anarchica e allo sciopero della fame di un detenuto. Il sen. Scarpinato (M5S) ha ricordato al sen. Renzi che l'introduzione del 41-bis non fu una vittoria della politica, ma una risposta dello Stato e della società civile alla strage di via D'Amelio; ha quindi accusato il Ministro di sdoppiamento di personalità e ne ha chiesto le dimissioni, in considerazione del fatto che la diffusione di notizie riservate è partita dal Sottosegretario per la giustizia. Il sen. Romeo (LSP) si è dichiarato soddisfatto dell'informativa: il garantismo va coniugato con la fermezza, e il 41-bis va applicato in modo omogeneo. Quanto alle dichiarazioni dell'on. Donzelli, il sen. Romeo ha invitato alla prudenza e alla responsabilità. La sen. Malpezzi (Pd) ha invece giudicato insufficiente l'informativa e ha invitato il Ministro a recare le deleghe al Sottosegretario Delmastro; recarsi nelle carceri a far visita ai detenuti è un diritto dovere del parlamentare: è gravissimo che il Sottosegretario della giustizia abbia diffuso informazioni riservate a un collega di partito e che il Vice Presidente del Copasir le abbia utilizzate per colpire l'opposizione. Il sen. Balboni (FdI) ha sottolineato la chiarezza della posizione del Ministro che ha difeso il 41-bis, mentre la sinistra mediatica e politica lo ha messo in discussione; quanto all'ipotesi di un intervento umanitario nei confronti di Cospito, il detenuto si considera un prigioniero politico, il suo sciopero della fame è finalizzato a rimuovere il 41-bis, è evidente che la vicenda sia cavalcata dalla mafia: le dichiarazioni dell'on. Donzelli sono anche affermazioni di stampa. Sull'eventuale diffusione di notizie riservate è in corso un'istruttoria, ma il Pd ha già emesso una sentenza.

(La seduta è terminata alle ore 19:50 )

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