Lunedì 12 Dicembre 2022 - 16ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 12:03)
La Conferenza dei Capigruppo ha approvato modifiche al calendario corrente: domani mattina alle ore 9.30 il Ministro della difesa renderà comunicazioni ai sensi dell'articolo 1 del decreto-legge n. 185 del 2022. Inoltre, è prevista la consegna del testo delle comunicazioni rese alla Camera dal Presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo del 15 e 16 dicembre, comunicazioni che saranno discusse mercoledì 14 a partire dalle ore 9.30. Il calendario prevede, inoltre, la prima deliberazione sul ddl costituzionale per la modifica dell'articolo 33 della Costituzione e, ove, concluso, il decreto-legge di riordino delle attribuzioni dei Ministeri. Giovedì 15 dicembre alle ore 15 si svolgerà il question time con i Ministri delle imprese e del made in Italy e dell'università. La prossima settima sono previsti la deliberazione della pregiudiziale in ordine al decreto aiuti-quater e la discussione di merito dello stesso decreto-legge. Resta confermato che l'articolazione della sessione di bilancio sarà stabilita in relazione ai tempi di trasmissione dalla Camera dei deputati, presumibilmente dal 27 al 29 dicembre.
Dopo aver esaminato e respinto una questione pregiudiziale di costituzionalità, l'Assemblea ha avviato la discussione del ddl (274), conversione in legge del decreto-legge 31 ottobre 2022, n. 162, recante misure urgenti in materia di divieto di concessione dei benefici penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia, nonché in materia di entrata in vigore del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, di obblighi di vaccinazione anti SARS-COV-2 e di prevenzione e contrasto dei raduni illegali.
La sen. Cucchi (AVS), illustrando la pregiudiziale, ha posto l'accento sulla mancanza di omogeneità delle norme del decreto-legge e sull'introduzione di un nuovo reato (invasione di terreni o edifici pericolosa per la sicurezza pubblica) che appare privo dei criteri di tassatività e determinatezza della norma penale, è sanzionato con una pena sproporzionata ed è in contrasto con il diritto di riunione. Infine, ha argomentato che la riforma del carcere ostativo è in contrasto con il principio costituzionale della finalità rieducativa della pena. Hanno dichiarato voto favorevole alla pregiudiziale il sen. Scalfarotto (A-IV), secondo cui il decreto è animato da spirito giustizialista, va nella direzione opposta a quella suggerita dalla Corte costituzionale in materia di ergastolo ostativo; in generale il Governo dovrebbe astenersi da interventi d'urgenza in materia penale. Il sen. Giorgi (PD) ha posto l'accento sulla mancanza di necessità e urgenza della norma sul rave party e della norma che reintegra il personale sanitario non vaccinato e ha accusato il Governo di non cogliere le reali priorità del Paese. Hanno annunciato voto contrario alla pregiudiziale il sen. Zanettin (FI-BP), il quale ha posto l'accento sul fatto che la Commissione giustizia ha emendato il testo originario, dopo il ciclo di audizioni di magistrati e avvocati, e ha così superato alcune criticità iniziali: nella nuova norma sui raduni musicali in cui si fa uso di sostanze stupefacenti è stato eliminato il riferimento al pericolo per l'ordine pubblico. I sen. Erika Stefani (LSP) e Rastrelli (FdI) hanno evidenziato i motivi di urgenza che giustificano l'adozione del decreto: la Corte costituzionale ha rivolto un monito al legislatore indicando l'8 novembre come scadenza per intervenire sull'ergastolo ostativo; era inoltre necessario rinviare l'applicazione della riforma Cartabia per garantire un impatto ottimale sull'organizzazione degli uffici, e intervenire rispetto a un fenomeno illegale per il quale manca una fattispecie penale.
Respinta la pregiudiziale di costituzionalità, la relatrice, sen. Bongiorno (LSP-PSd'Az), ha illustrato il provvedimento, che è stato emendato dalla Commissione giustizia. Gli articoli da 1 a 4 del decreto-legge intervengono sul tema dell'accesso ai benefici penitenziari e alla liberazione condizionale da parte di detenuti condannati per specifici reati, particolarmente gravi, e ritenuti tali da precludere l'accesso ai benefici stessi in assenza di collaborazione con la giustizia (c.d. reati ostativi, di cui all'articolo 4-bis della legge n. 354 del 1975, la legge sull'ordinamento penitenziario). Il tema è stato oggetto di intervento da parte della Corte costituzionale che ha indirizzato al legislatore un monito a provvedere: nella scorsa legislatura, la Camera dei deputati ha esaminato ed approvato in prima lettura una proposta di legge che non ha concluso il proprio iter parlamentare (A.S. 2574). Gli articoli da 1 a 4 riprendono in larghissima parte il testo già approvato dalla Camera. L'articolo 2 interviene sul decreto-legge n. 152 del 1991 (Provvedimenti urgenti in tema di lotta alla criminalità organizzata e di trasparenza e buon andamento dell'attività amministrativa) per estendere al regime della liberazione condizionale la disciplina restrittiva per l'accesso ai benefici penitenziari. L'articolo 3 prevede una disciplina transitoria da applicare ai condannati non collaboranti per reati "ostativi" commessi anteriormente all'entrata in vigore della riforma, con riguardo alle specifiche disposizioni che rendono più gravoso il regime di accesso ai benefici penitenziari e alla liberazione condizionale. L'articolo 4 estende la platea dei soggetti nei confronti dei quali la Guardia di finanza ha la facoltà di procedere ad indagini fiscali e patrimoniali, ricomprendendovi tutti i detenuti ai quali sia stato applicato il regime carcerario previsto dall'articolo 41-bis dell'ordinamento penitenziario. L'articolo 5 è stato riformulato per rendere più specifica la nuova fattispecie incriminatrice: al fine di perseguire raduni illegali e pericolosi si introduce nel codice penale, tra i delitti contro il patrimonio, il reato di invasione di terreni o edifici, pubblici o privati, e si punisce chiunque promuova un'invasione arbitraria quando ne derivi un concreto pericolo per la sicurezza e la sanità pubblica. L'articolo 6 differisce dal 1° novembre al 30 dicembre 2022 l'entrata in vigore del decreto legislativo n. 150 del 2022 (la cosiddetta "riforma Cartabia"). L'articolo 7 stabilisce che le norme transitorie sull'obbligo di vaccinazione contro il COVID-19 per i lavoratori che operano nei settori sanitario, sociosanitario e socioassistenziale non trovano più applicazione dal 2 novembre 2022 (l'inadempimento dell'obbligo di vaccinazione ha determinato la sospensione dall'esercizio della professione, il divieto di svolgimento dell'attività lavorativa e l'irrogazione di una sanzione pecuniaria pari a cento euro).
Alla discussione generale hanno preso parte i sen. Sandra Zampa, Vincenza Rando, Bazoli, Verini, Mirabelli (PD), Silvia Fregolent (A-IV), i quali hanno criticato in particolare l'articolo 7, ritenendo che premi una minoranza di operatori sanitari che si è sottratta all'obbligo di vaccinazione. Le sen. Bilotti e Lopreiato (M5S) hanno criticato in particolare l'eliminazione, dai delitti ostativi, dei reati contro la pubblica amministrazione. I sen. Damiani, Gasparri (FI-BP), Lisei, Sallemi, Berrino (FdI), Giovanna Petrenga (Cd'I) e Potenti (LSP) hanno evidenziato il miglioramento della norma cosiddetta anti-rave e il segnale trasmesso dal Governo contro l'uso di sostanze stupefacenti; hanno inoltre rilevato che la sospensione degli operatori sanitari era una misura transitoria in scadenza e che l'espunzione dai reati ostativi dei delitti contro la pubblica amministrazione viene incontro a una richiesta dei sindaci. Il sen. Magni (AVS) ha giudicato insufficienti le modifiche all'articolo 5, mentre la sen. Ronzulli (FI-BP), non condividendo l'articolo 7, ha preannunciato, a titolo personale, la non partecipazione al voto.
In fase di esame delle proposte di modifica sono stati approvati gli emendamenti del relatore 1.121 (testo 2), 5.150, 5-terdecies.101 e Tit.100, l'emendamento 7.0.100 (testo 2) del sen. Zaffini (FdI) e altri in materia di green pass.
Nel corso della seduta il sen. Balboni (FdI) ha sollecitato un'informativa urgente del Ministro degli esteri sulle iniziative per condannare l'esecuzione di condanne alla pena capitale in Iran. I sen. Raffaella Paita (A-IV), Alfieri (PD), De Cristofaro (Misto-AVS), Alessandra Maiorino (M5S) si sono associati alla condanna della repressione in atto e hanno invitato il Governo ad adoperarsi affinché l'Europa assuma una posizione unitaria. La sen. Craxi (FI-BP) ha richiamato le iniziative della Commissione esteri, la sen. Pucciarelli (LSP) ha auspicato un'iniziativa dell'ONU.
(La seduta è terminata alle ore 19:38 )