"Nel contesto competitivo attuale il tradizionale modello di produzione non è più sufficiente a reggere la sfida del mercato globale". Ma come si possono allocare al meglio le (scarse) risorse disponibili per sostenere l'internazionalizzazione delle imprese italiane? E che aiuto può dare l'evidenza prodotta dalla valutazione? E' stato questo il tema del seminario - promosso dalla Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome - che si è tenuto venerdì 6 luglio a Trieste, presso il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.

L'incontro era parte del progetto CAPIRe, che dal 2006 promuove la cultura e l'uso della valutazione delle politiche in seno alle assemblee legislative.

A confrontarsi su Domande valutative, disegni di analisi e utilizzo dei risultati sono stati gli esperti di ASVAPP, Banca d'Italia, IREP, Centro ricerche economiche e sociali Manlio Rossi-Doria, Università di Milano Bicocca e Consiglio regionale della Lombardia. La senatrice Laura Bottici ha portato l'esperienza dell'UVI (La valutazione degli effetti delle politiche: la costruzione di un sistema): "Dobbiamo partire dalle varie esperienze già realizzate in Italia" per "consolidare una rete di relazioni tra expertise (mondo dell'università e della ricerca) e attori istituzionali".