Mercoledì 16 Gennaio 2008 - 276ª Seduta pubblica (Pomeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 16:03)
Il ministro per i rapporti con il Parlamento Chiti ha chiesto il rinvio della discussione della relazione sull'amministrazione della giustizia, a seguito delle dimissioni presentate dal ministro Mastella per la vicenda giudiziaria che ha investito sua moglie. Il Governo ha espresso solidarietà al Ministro e rinnovato l'apprezzamento per l'azione riformatrice da lui condotta ricercando il dialogo costruttivo tra i poteri dello Stato. A tale proposito, l'onorevole Chiti ha sottolineato che il ministro Mastella non ha espresso condanne indiscriminate sull'azione della magistratura, ma ha denunciato singoli atti lesivi della dignità del cittadino. Il Presidente del Consiglio ha respinto le dimissioni del Ministro, il cui ritiro è stato del resto sollecitato dalla quasi unanimità dei Gruppi della Camera: il senatore Mastella si è riservato di far conoscere le sue determinazioni finali.
Alle comunicazioni del Governo ha fatto seguito un dibattito, nel quale quasi tutti gli oratori hanno espresso solidarietà al ministro Mastella e apprezzamento per la dignità e la sensibilità istituzionale che lo hanno condotto a presentare le dimissioni. Il senatore Storace (Destra) ha auspicato che le dimissioni vengano confermate, perché non sarebbe concepibile mantenere le responsabilità di Ministro della giustizia in capo ad un politico che deve difendere nelle aule di tribunale la consorte e i principali esponenti locali del suo partito in Campania. Il senatore Formisano (Idv) ha chiesto una riflessione sulla situazione politica e sulla tenuta della maggioranza alla luce degli sviluppi dell'indagine in Campania, sottolinenado la delicatezza del ruolo di raccordo istituzionale rivestito dal titolare del Dicastero nei rapporti tra politica e magistratura. Il senatore Angius (PS) ha rilevato come sia ormai matura una riforma che responsabilizzi l'azione dei magistrati e la inquadri in una separazione di ruoli, funzioni e carriere. Il senatore Rotondi (DCA-PRI-MPA) ha giudicato positivamente il respingimento delle dimissioni del Ministro, perché un'inchiesta che conduce all'arresto di tutti i maggiori esponenti locali di un partito che è asse portante della maggioranza o è l'ennesimo episodio di giustizia spettacolo oppure comporta le dimissioni dell'intero Governo. Il senatore Peterlini (Aut) ha rilevato la singolare concomitanza dell'iniziativa della procura di Santa Maria Capua Vetere con la relazione del ministro Mastella sull'amministrazione della giustizia e la scandalosa diffusione della notizia molto prima che il provvedimento fosse notificato agli interessati, ma ha chiesto di evitare di farne occasione per uno strumentale attacco alla magistratura. Il senatore Villone (SDSE) ha ricordato gli elementi strutturali e fondativi del sistema democratico: il rispetto pieno dei diritti della persona e dell'autonomia e indipendenza della magistratura e la sottoposizione alle leggi di tutti i cittadini, qualunque sia il ruolo che rivestono. Secondo il senatore Ripamonti (Verdi-Com), in attesa degli esiti delle indagini la politica deve rispettare e difendere la separazione dei poteri e l'autonomia della magistratura, la cui attività deve però essere improntata al pieno rispetto del diritto formale e sostanziale. Il senatore Barbato (Pop-Udeur) ha parlato di trappola mediatica e giudiziaria mirata a colpire il rapporto fiduciario che lega l'Udeur al territorio campano e di sleale azione contro l'uomo che ha tentato di ricucire lo strappo tra politica e magistratura. Il senatore Castelli (Lega) ha chiesto alla maggioranza di non sfuggire alle proprie responsabilità: o i magistrati hanno ragione e quindi la decapitazione per via giudiziaria di una componente fondamentale della coalizione impone le dimissioni del Governo; oppure si tratta di un'azione strumentale che ripropone le distorsioni del rapporto tra politica e magistratura e le colpe del centrosinistra che ha impedito una seria riforma dell'ordinamento giudiziario. Il senatore Baccini ha chiesto se il Governo condivide le pesanti affermazioni del Ministro sull'azione di settori della magistratura che operano per prevaricare e condizionare la politica. Il senatore Russo Spena (RC) ha invitato la politica a non isolarsi e ad evitare che l'inchiesta in corso arrechi danni al rapporto equilibrato tra i poteri dello Stato. Per il senatore Matteoli (AN), il Parlamento dovrebbe approfondire le inquietanti motivazioni con le quali il Ministro ha giustificato le proprie dimissioni: pur essendo inaccettabile una condanna aprioristica all'operato della magistratura, sono infatti evidenti i guasti della spettacolarizzazione della giustizia in chiave di lotta politica posta in essere da alcuni magistrati. Il senatore Schifani (FI) ha richiamato il tentativo riformatore, posto in essere nella passata legislatura dal centrodestra ed osteggiato dal centrosinistra, per arginare l'invasione da parte della magistratura di sfere di competenza della politica, per contrastare l'inefficienza, la parzialità e l'autoreferenzialità di settori del potere giudiziario, problemi che oggi lo stesso ministro Mastella denuncia come una vera e propria emergenza democratica. La senatrice Finocchiaro (PD) ha replicato che i tentativi riformatori operati nella scorsa legislatura erano condizionati dalla volontà della politica di condizionare l'esercizio dell'azione giudiziaria: oggi, anche grazie ad un diverso atteggiamento tanto del mondo politico quanto dell'Associazione nazionale magistrati, i tempi paiono maturi perché il Parlamento riprenda un'azione riformatrice fondata sulla collaborazione e non sullo scontro tra i poteri dello Stato. Molti oratori hanno sostenuto la richiesta del senatore Schifani di un dibattito sui temi della giustizia con la partecipazione del Presidente del Consiglio.
Il seguito della discussione del ddl n. 1334, recante provvedimenti per attuare in modo uniforme sul territorio nazionale il modello unico di azienda ospedaliero-universitaria, è stato rinviato alla seduta antimeridiana di domani, che avrà inizio alle ore 9.
Il Senato ha quindi approvato il ddl n. 1484 che differisce al 31 dicembre 2008 il termine per l'adozione dei decreti integrativi e correttivi dei provvedimenti in materia di autotrasporto emanati dal Governo in attuazione della delega conferita con la legge n. 32 del 2005. Nel relativo dibattito sono intervenuti la relatrice Vano (RC) ed i senatori Stiffoni (Lega), Fantola (UDC) e Martinat (AN).
Il Senato ha quindi approvato il ddl n. 1609, che modifica le disposizioni processuali di cui all'articolo 134 del codice della proprietà industriale, di cui al decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30, rendendo possibile l'utilizzo, nei procedimenti assegnati alle sezioni speciali per la trattazione delle controversie riguardanti la proprietà industriale e intellettuale, del diritto societario introdotto con il decreto legislativo 17 gennaio 2003.
Infine il Presidente ha dato atto, sulla base del parere espresso dalla Commissione bilancio ai sensi dell'articolo 126-bis del Regolamento, che il ddl n. 1920, sulla qualità e la sicurezza del Servizio sanitario nazionale e di delega in materia sanitaria, collegato alla manovra di finanza pubblica, non contiene disposizioni estranee al proprio oggetto.
(La seduta è terminata alle ore 19:22 )