Giovedì 20 Dicembre 2007 - 272ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:03)

Con 163 voti favorevoli e 157 contrari nella prima votazione, 163 favorevoli e 156 contrari nella seconda, il Senato ha approvato le questioni di fiducia poste dal Governo sull'approvazione degli articoli 1 e 2 del disegno di legge n. 1817-B "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2008)".

In sede di dichiarazione di voto hanno preso la parola alcuni senatori del Gruppo Misto appartenenti all'area della maggioranza, che hanno dichiarato un voto favorevole alla fiducia per evitare l'esercizio provvisorio annunciando però la conclusione del proprio sostegno al Governo Prodi. Le motivazioni di tali decisioni sono rinvenibili, secondo il senatore D'Amico (Misto-UL) nella necessità di un cambio di direzione in grado di invertire il declino produttivo, ridurre la spesa pubblica ed il livello delle imposte; il senatore Manzione (Misto-UD-Consum) ha espresso una valutazione differenziata sulla rispondenza della composita manovra finanziaria alle esigenze del Paese, ma ha evidenziato che con questo passaggio si chiude una fase politica; a giudizio del senatore Fisichella (Misto) il tatticismo con cui il Governo ha tentato di rassicurare settori disparati della propria coalizione ha determinato numerosi errori e gravi contraddizioni nella legislazione; il senatore Barbieri (Misto-PS) ha annunciato un voto favorevole per lealtà politica , pur manifestando perplessità sul merito del provvedimento, carente di politiche strutturali quali una politica fiscale che premi le aziende ed un sistema di welfare universale che garantisca l'equità e la giustizia sociale. Il senatore Fernando Rossi (Misto-Mpc) pur ritenendo la finanziaria inadeguata ha alle esigenze del Paese, ha dichiarato di votare la fiducia al Governo in assenza di alternative all'esecutivo in carica.

I senatori dell'opposizione intervenuti nel dibattito -De Gregorio (Misto-Inm), Morselli (Misto-LD), Cutrufo (DCA-PRI-MPA), Paolo Franco (Lega), Ciccanti (UDC), Baldassarri (AN) e Azzollini (FI)- oltre a prendere atto della dissoluzione della maggioranza che sostiene il Governo e quindi dell'apertura di una nuova fase politica in un momento politico estremamente delicato per il Paese, hanno riproposto le critiche avanzate nelle precedenti sedute. In particolare, nonostante l'aumento della spesa pubblica, la finanziaria non è in grado di invertire il declino produttivo, né di rispondere alle effettive esigenze delle famiglie e delle imprese, in quanto dissipa le risorse in misure clientelari richieste da una maggioranza lacerata da forti contraddizioni: mancano infatti le misure a sostegno della famiglia, mentre la riforma dell'Ires determina un incremento della pressione fiscale per le piccole aziende. Dal punto di vista dei saldi di finanza pubblica, le numerose spese previste senza adeguata quantificazione e copertura finanziaria, in concomitanza di una flessione del prodotto interno lordo e quindi di una riduzione delle entrate, determinano le condizioni per un pericoloso aggravamento dei conti dello Stato. Il fallimento più eclatante del Governo è nell'aver sprecato l'occasione offerta da un ciclo economico favorevole e da un fortissimo incremento delle entrate fiscali senza aver realizzato né un apprezzabile riduzione della pressione fiscale o misure strutturali in grado di aumentare la produttività o, in alternativa, una consistente riduzione del deficit.

Il senatore Turigliatto (Misto-SC) ha annunciato un voto contrario in quanto la finanziaria ignora le richieste dei lavoratori mentre sovvenziona le imprese e destina ingenti risorse al settore militare.

Per i Gruppi di maggioranza hanno preso la parola i senatori Barbato (Misto-Pop-Udeur), Giambrone (Misto-Idv), Peterlini (Aut), Palermi (Verdi-Com), che ha parlato anche a nome dei Gruppi RC e SD, e Morando (PD). A loro giudizio la finanziaria contribuisce a migliorare l'efficienza del sistema economico, (in calo ormai da circa tredici anni) ed a ridurre le disuguaglianze sociali, proseguendo nel percorso di risanamento dei conti pubblici dopo il grave peggioramento dovuto all'azione disastrosa del Governo Berlusconi. Apprezzamento è stato espresso sui risultati ottenuti nel contrasto all'evasione fiscale, mentre della finanziaria sono stati particolarmente evidenziate la politica ambientale, la riduzione dei costi della politica senza penalizzare la democrazia, un primo intervento sulla questione salariale, le misure a favore degli incapienti e l'importante decisione di utilizzare tutto l'extragettito del 2008 per la riduzione della pressione fiscale. La senatrice Palermi, esprimendo contrarietà ai contenuti del Protocollo welfare, ha riscontrato una seria distanza tra il programma di Governo e la politica effettivamente perseguita, chiedendo che l'Esecutivo ponga al centro della propria azione la questione salariale, la difesa dei servizi pubblici, la laicità dello Stato ed il riconoscimento della famiglia come luogo degli affetti, in qualunque forma essa si manifesti.

La votazione sulla fiducia posta sull'articolo 3 e la votazione finale della finanziaria e dl bilancio avranno luogo nella seduta antimeridiana di domani, convocata alle ore 9,30.

(La seduta è terminata alle ore 20:03 )



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