Giovedì 6 Dicembre 2007 - 263ª Seduta pubblica ()
(La seduta ha inizio alle ore 09:33)
Con 160 voti favorevoli e 158 contrari il Senato ha approvato la questione di fiducia posta dal Governo sull'emendamento 1.1000, sostitutivo dei quattro commi dell'articolo 1 del decreto-legge n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di allontanamento dal territorio nazionale per esigenze di pubblica sicurezza. E' stato quindi approvato, con 160 voti favorevoli e 157 contrari ed un astenuto l'articolo unico del disegno di legge n. 1872 che ne dispone la conversione in legge. Nel suo intervento il Ministro ha motivato la decisione assunta dal Governo con la specifica responsabilità di garantire la conversione nei tempi stabiliti dalla Costituzione di un provvedimento attinente ad un tema di particolare delicatezza, visto che l'andamento della discussione ha dimostrato l'impossibilità di condurre l'auspicabile confronto tra maggioranza e opposizione.
Nella discussione della questione di fiducia e in dichiarazione di voto hanno preso la parola per l'opposizione i senatori Santini, Saro, Del Pennino e Cutrufo (DCA-PRI-MPA), Maffioli, Maninetti e Buttiglione (UDC), Divina, Polledri, Davico, Calderoli e Pirovano (Lega), Saporito e Mantovano (AN), Pastore, Palma e Vizzini (FI), Morselli e Storace (Misto-LD). A giudizio dell'opposizione il testo su cui è stata posta la fiducia riflette le ambiguità della maggioranza, incapace di rispondere alle pressanti richieste di sicurezza suscitate, specie tra le fasce sociali più deboli, dal verificarsi di un'emergenza criminale: il decreto è infatti assolutamente inefficace, in quanto rende impossibili il controllo degli ingressi e le espulsioni. La maggioranza ha respinto l'invito del Presidente della Repubblica per un approccio condiviso ai problemi della sicurezza, ricercato dall'opposizione attraverso ragionevoli proposte di mediazione, perché interessata prioritariamente a tenere insieme una coalizione eterogenea, all'interno della quale è preponderante il condizionamento della sinistra radicale.. E' inoltre da stigmatizzare l'inserimento nell'emendamento del Governo di norme, estranee al contenuto del decreto-legge, tese a perseguire comportamenti discriminatori, che nei fatti introducono il reato di opinione ai danni di chi ad esempio contesta la legittimità del matrimonio tra omosessuali, oppure il diritto all'adozione da parte degli stessi omosessuali. La questione di fiducia, posta non in ragione di un inesistente ostruzionismo dell'opposizione ma per superare le resistenze della maggioranza, è un ulteriore segno di debolezza del Governo Prodi, che perde il sostegno di componenti della maggioranza e che per ottenere la fiducia del Senato è costretto a ricorrere al voto dei senatori a vita. Inoltre, prima della votazione i senatori Pera e Schifani (FI) e D'Onofrio (UDC) hanno censurato l'incongruenza del riferimento al Trattato di Amsterdam contenuto all'articolo 1-bis dell'emendamento del Governo.
Per la maggioranza sono intervenuti i senatori Di Lello Finuoli, Gaggio Giuliani (RC), Villone (SD), Montalbano (Misto-CS), Rubinato (Aut), Maria Luisa Boccia - che ha parlato a nome dei Gruppi RC, Verdi-Com e SD - e Sinisi e Latorre (PD), che hanno sostenuto la validità del provvedimento ai fini della sicurezza dei cittadini, evidenziando l'affinamento del testo a seguito dell'esame parlamentare, in piena sintonia con la tutela delle garanzie giurisdizionali, (attraverso il trasferimento al giudice ordinario in composizione monocratica delle decisioni sui diritti di libertà stabiliti dalla Costituzione) nonché dei criteri stabiliti dalla direttiva comunitaria 2004/38, ferma restando la necessità di una sua modifica che il Governo è impegnato a perseguire. Accenti critici sui contenuti del provvedimento sono stati invece espressi dal senatore Giovanni Battaglia (SD), sia per il ricorso alla decretazione d'urgenza, sia per la lesione dei diritti dei cittadini comunitari. Il senatore Scalera (Misto) ha annunciato un voto favorevole perché il provvedimento è la prima utile risposta alle paure della società, ritenendo tuttavia ineludibile la ricerca di un equilibrio politico più rispondente alle richieste della società; il senatore Fernando Rossi (Misto-Mpc) ha dichiarato un voto favorevole sulla fiducia, riservandosi una valutazione sul complesso del provvedimento. Ad avviso del senatore Bordon (Misto) il provvedimento mostra dei limiti sia sul versante delle garanzie che sotto il profilo della sicurezza delle fasce più deboli della società, richiedendo che si prenda atto dell'esaurimento della maggioranza politica.
Il senatore a vita Cossiga (Misto) ha annunciato un voto favorevole in quanto sarebbe irresponsabile la caduta del Governo in questa delicata fase della politica internazionale. Il senatore Turigliatto (Misto-SC) ha annunciato un voto contrario, perché il decreto esprime l'adesione del centrosinistra alla deriva securitaria..
Ad inizio seduta, il senatore Turano (PD) ha commemorato il centenario del disastro minerario di Monongah negli Stati Uniti, nel quale perirono più di mille persone, in misura rilevante italiani; il Presidente ha invitato il Senato ad osservare un minuto di silenzio. Sul drammatico incidente sul lavoro occorso nell'acciaieria ThyssenKrupp di Torino, che ha causato la morte di un giovane operaio ed il gravissimo ferimento di altri, hanno preso la parola i senatori Alfonzi (RC) Massimo Brutti (PD), Negri (Aut), Salvi (SD), D'Onofrio (UDC), Martinat e Tofani (AN), Tibaldi, Divina (Lega), Turigliatto (Misto-SC) e Ghigo (FI), che hanno sollecitato l'impegno del Parlamento, anche attraverso un'ispezione della Commissione d'inchiesta sugli infortuni sul lavoro, per rafforzare gli interventi preventivi sulla sicurezza e chiedere un intervento in Senato del Ministro del lavoro. I senatori Gramazio (AN), Storace (Misto-LD) e Iovene (SD) hanno espresso solidarietà ai familiari della giovane morta a seguito di un intervento di tonsillite effettuato nell'ospedale di Vibo Valentia e chiesto un deciso intervento del Governo al riguardo. Ha preso quindi la parola il ministro della salute Livia Turco, che ha reso note le iniziative del Governo per rafforzare le ispezioni sui luoghi di lavoro e per l'ammodernamento degli ospedali in Calabria, nonché la possibilità che il Governo adotti al riguardo misure straordinarie. Il presidente Marini ha assicurato la rappresentanza del Senato ai funerali che si svolgeranno a Torino ed ha comunicato la disponibilità del ministro del lavoro Damiano a riferire al Senato.
(La seduta è terminata alle ore 22:27 )