Mercoledì 5 Dicembre 2007 - 262ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:33)

L'Assemblea ha proseguito la votazione degli emendamenti al decreto-legge n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di allontanamento dal territorio nazionale per esigenze di pubblica sicurezza, di cui il disegno di legge n. 1872 prevede la conversione in legge.

La seduta è stata caratterizzata da numerosi interventi sull'ordine dei lavori e per richiamo al Regolamento, nonché da interventi in dissenso da parte di alcuni senatori della Lega, ai quali ha fatto seguito un voto coerente rispetto alle indicazioni del Gruppo. Tale circostanza è stata valutata dal senatore Angius (Misto-CS) come una violazione del Regolamento; il presidente Marini ha convenuto sulla rilevanza della questione ed ha assicurato il suo deferimento alla Giunta per il Regolamento. Un'ampia discussione procedurale si è svolta anche a seguito della decisione della senatrice Thaler Ausserhofer (Aut) di trasformare l''emendamento 1.300/4 (testo 2) in un ordine del giorno, che è stato accolto dal Governo; l'opposizione ha ritenuto tale ordine del giorno inammissibile in quanto incoerente rispetto al testo originario. Il presidente Marini ha invece ribadito l'ammissibilità del testo e la piena potestà dei proponenti degli emendamenti sull'eventuale loro trasformazione in ordini del giorno.

La discussione di merito si è incentrata sulle modalità di regolamentazione della dichiarazione di presenza nel territorio italiano da parte del cittadino comunitario che intende trattenervisi per oltre tre mesi e sulla valutazione dei criteri stabiliti al riguardo dalla direttiva comunitaria 2004/38. Nelle poche votazioni effettuate sono state respinte le proposte dell'opposizione, tendenti ad imporre l'obbligo dell'iscrizione anagrafica o della dichiarazione alla questura del proprio domicilio da parte dei cittadini dell'Unione, alternative rispetto all'emendamento 1.300 del Governo, (che sarà posto ai voti nella prossima seduta) in base al quale il cittadino comunitario ha facoltà di dichiarare la propria presenza ad un ufficio di polizia, in assenza della quale scatta la presunzione, salvo prova contraria, che il suo soggiorno in Italia si sia protratto da oltre tre mesi.

La discussione proseguirà nella seduta antimeridiana di domani , prevista alle ore 9,30.

(La seduta è terminata alle ore 20:02 )



Informazioni aggiuntive

FINE PAGINA

vai a inizio pagina