Martedì 4 Dicembre 2007 - 260ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:33)

L'Assemblea ha proseguito la discussione del disegno di legge n. 1872, di conversione del decreto-legge n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di allontanamento dal territorio nazionale per esigenze di pubblica sicurezza.

In discussione generale sono intervenuti per la maggioranza i senatori Di Lello Finuoli (RC) e Massimo Brutti (PD), che condividendo le finalità del decreto hanno sottolineato l'esigenza di contemperare le esigenze di sicurezza dei cittadini con il rispetto della civiltà delle procedure e dei diritti costituzionali, che impongono l'adozione di provvedimenti motivati esclusivamente sulla base delle responsabilità individuali.

Per l'opposizione ha preso la parola il senatore Pastore (FI), che ha evidenziato come l'azione del Governo abbia ridotto la sensazione di sicurezza del Paese, in particolare a causa dei mancati controlli sull'ingresso dei cittadini dei Paesi neocomunitari, nonché dell'allentamento della disciplina dell'immigrazione prevista dal disegno di legge noto come Amato-Ferrero; ha inoltre evidenziato l'inefficacia del provvedimento in discussione, che riflette i condizionamenti che il Governo subisce a causa dei pregiudizi ideologici della sinistra radicale.

Nel suo intervento di replica il ministro Amato ha invitato alla ricerca di orientamenti comuni sul merito del provvedimento ed ha espresso apprezzamento per l'impegno profuso dal Senato sul testo, che richiede interventi su specifici punti: una migliore definizione delle motivazioni di pubblica sicurezza quali presupposto degli allontanamenti; l'accertamento della data di arrivo in Italia dei cittadini comunitari che intendono risiedervi oltre tre mesi; la focalizzazione dell'attenzione su quei soggetti che non dispongono di mezzi leciti di sussistenza. Ha tuttavia evidenziato i limiti imposti dalla direttiva comunitaria, che per alcuni aspetti necessita una revisione in sede europea, specie nelle parti in cui rende impossibile il divieto di reingresso per coloro che sono stati allontanati per carenza di mezzi di sussistenza e l'allontanamento dei soggetti già espulsi da altri paesi dell'Unione. Il Ministro ha inoltre rivendicato le motivazioni del provvedimento d'urgenza, le cui norme, già inserite in un provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri, sono state rese immediatamente esecutive per consentire di individuare, nell'insieme dei lavoratori stranieri, i soggetti effettivamente pericolosi evitando così il diffondersi di reazioni xenofobe nei confronti della comunità rumena. Il Governo ha pertanto ritenuto offensive le reazioni spropositate della stampa estera, che ha alluso a fantomatiche deportazioni di massa, estranee alla civiltà giuridica, ed ha garantito la corretta copertura finanziaria del provvedimento.

Dopo ampia discussione, è stato approvato all'unanimità l'ordine del giorno G103 del senatore Calderoli (Lega), che impegna il Governo a reperire le risorse finanziarie necessarie alla funzionalità del parco autovetture delle forze dell'ordine. Il Governo ha inoltre accolto l'ordine del giorno G101 del senatore Del Pennino (DCA-PRI-MPA), che auspica una direttiva europea che consenta l'espiazione della pena da parte del cittadino comunitaria nel paese d'origine, nonché l'ordine del giorno G102 del senatore Cutrufo (DCA-PRI-MPA), che impegna il Governo a promuovere in sede europea norme più efficaci in materia di sicurezza. E' stato invece respinto l'ordine del giorno G100 del senatore Calderoli, che impegnava il Governo a ritirare la proposta di legge Amato-Ferrero, relativa alla riforma della disciplina dell'immigrazione. I presentatori hanno quindi illustrato gli emendamenti all'articolo 1 del decreto-legge ed il Governo ha espresso il proprio parere.

A seguito della sentenza del Consiglio di Stato, che ha reintegrato nelle sue funzioni il consigliere di amministrazione della RAI Angelo Maria Petroni, ad inizio seduta hanno preso la parola i senatori Stracquadanio (DCA-PRI-MPA), Galli (Lega), Butti (AN), Storace (Misto-LD) e Buttiglione (UDC) per stigmatizzare il comportamento del Governo e chiedere sulla vicenda e sul futuro della RAI un dibattito con il Ministro dell'economia. I senatori Manzione (Misto) e Bianco (PD-Ulivo) sono invece intervenuti sulle modalità dell'esame delle proposte di riforma elettorale.

(La seduta è terminata alle ore 20:05 )



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