Il Senato ha proseguito la votazione degli emendamenti e degli ordini del giorno al disegno di legge n. 1819, di conversione del decreto-legge n. 159 recante interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per lo sviluppo e l'equità sociale, sospeso nella seduta antimeridiana; seppur con esiguo scarto numerico, le votazioni hanno rispettato le indicazioni di voto fornite all'Aula dal relatore e dal Governo. Sono stati votati gli emendamenti riferiti agli articoli da 5 a 10 del decreto-legge; particolare attenzione è stata dedicata all'esame degli articoli 5, che detta disposizioni sul controllo della spesa farmaceutica e lo sviluppo del settore farmaceutico, con l'approvazione con il parere favorevole del Governo di un emendamento del senatore Cursi (AN) che dispone il potenziamento dell'organico dall'Agenzia italiana del farmaco; 7, relativo ai contributi al trasporto metropolitano delle città di Roma, Milano e Napoli, che ha dato lo spunto per un'ampia discussione sul trasporto pubblico nelle città non beneficiarie degli stanziamenti e sul trasporto nelle isole minori; 8, che prevede interventi per il miglioramento del trasporto pubblico in Calabria e nello stretto di Messina. Su questo articolo si è innestata la discussione dell'emendamento approvato dalla Commissione bilancio che dispone lo scioglimento della Società Ponte sullo stretto di Messina, questione che su proposta del relatore è stata accantonata. Altro tema ampiamente dibattuto è stato quello dei contributi all'editoria, affrontato dall'articolo 10 del decreto, stabilendo una riduzione sia dei contributi diretti, di cui beneficiano l'editoria di partito e le cooperative di giornalisti, sia di quelli ricevuti dalle grandi imprese editoriali sotto forma di rimborsi delle spese di spedizione. L'Aula ha approvato l'emendamento 10.700 della Commissione, che riduce la misura del taglio dei contributi all'editoria minore ed invece aumenta fino al 12 per cento la riduzione delle agevolazioni tariffarie alle imprese editoriali che beneficiano di contributi superiori al milione di euro annui.

Sull'elezione del Presidente della Commissione per i diritti umani, nel corso della quale è risultata votata una scheda in più rispetto agli aventi diritto, hanno preso la parola i senatori Mugnai (AN) e Schifani (FI), che ha anche confermato la disponibilità del Gruppo a non ostacolare la conclusione dell'esame del disegno di legge n. 1819 nei tempi previsti dal calendario dei lavori.

E' inoltre intervenuto il senatore Mele (SD) per segnalare la necessità di una comunicazione del Governo alla Commissione esteri sulla tensione in atto tra la Turchia ed il popolo curdo.