Mercoledì 24 Ottobre 2007 - 236ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:34)

Dopo aver respinto la proposta di non passaggio all'esame degli articoli, avanzata dal senatore Davico (Lega), sulla quale hanno preso la parola per la maggioranza i senatori Albonetti (RC-SE), Villone (SD), e Legnini (Ulivo) e per l'opposizione i senatori Ciccanti (UDC) e Baldassarri (AN) riproponendo in tali interventi le posizioni sostenute nel corso della discussione generale svolta ieri, il Senato ha avviato la votazione degli emendamenti al disegno di legge n. 1819, di conversione del decreto-legge n. 159, recante interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per lo sviluppo e l'equità sociale.

I senatori Baldassarri (AN) e Vegas (FI) hanno annunciato il ritiro di numerosi emendamenti presentati dai rispettivi Gruppi. Nelle votazioni degli emendamenti e degli ordini del giorno riferiti ai primi quattro articoli del decreto-legge (riguardanti rispettivamente la destinazione delle maggiori entrate; il finanziamento degli interventi sulla rete ferroviaria e stradale; la semplificazione delle procedure di utilizzo di alcuni stanziamenti; il commissariamento delle regioni che non rispettano gli impegni per il rientro della spesa sanitaria), l'Assemblea si è espressa conformemente alle indicazioni fornite dal relatore e dal rappresentante del Governo: sono state approvate le proposte della Commissione bilancio e respinte quelle avanzate dai Gruppi di opposizione, ad eccezione dell'emendamento 3.0.4/550 del senatore D'Onofrio (UDC), sul quale il parere del relatore è stato favorevole. Sono stati inoltre illustrati gli emendamenti riferito all'articolo 5, che detta disposizioni sul controllo della spesa farmaceutica e lo sviluppo del settore farmaceutico. E' stato respinto l'ordine del giorno G100 del senatore Calderoli (Lega), che impegna il Governo al contenimento della spesa pubblica ed a ridimensionare quantitativamente l'Esecutivo; il proponente ha stigmatizzato le ambiguità della maggioranza, che pur dichiarandosi favorevole alla riduzione del contenimento della spesa pubblica e dei costi della politica, si oppone agli atti di indirizzo proposti in tal senso. Ad avviso del presidente della Commissione bilancio, senatore Morando (Ulivo), la materia, determinando una strutturale riduzione della spesa pubblica, trova più opportuna collocazione nella legge finanziaria. Inoltre, la decisione della Presidenza di dichiarare inammissibili gli emendamenti relativi alla composizione del Governo, presentati dai senatori Bordon e Manzione (Ulivo), è stata criticata dai senatori Manzione e Storace (Misto-LD).

Replicando ai senatori intervenuti in discussione generale, il relatore Ripamonti (IU-Verdi-Com) ed il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Lettieri hanno sostenuto la validità del provvedimento, dando atto ai senatori dell'opposizione, le cui proposte sono state in parte recepite, di aver offerto un proficuo contributo in sede di Commissione bilancio. La situazione dei conti pubblici è migliorata grazie ai circa 23 miliardi di euro ottenuti nella lotta all'evasione fiscale e le condizioni sociali del Paese sono tali che non consentono l'integrale utilizzo delle ulteriori entrate tributarie per la riduzione dell'indebitamento; pertanto il Governo, senza deflettere dalla linea del rigore, ha deciso un più graduale percorso di rientro dal debito. Gli oratori hanno inoltre evidenziato che le misure per gli incapienti riducono la pressione fiscale mentre le spese per investimenti infrastrutturali incrementano la ricchezza collettiva ed accelerano la crescita economica.

Ad inizio seduta il senatore Matteoli (AN) ha stigmatizzato la mancata approvazione del pacchetto sicurezza da parte del Consiglio dei ministri, a causa degli incomponibili contrasti che affliggono la coalizione di Governo.

(La seduta è terminata alle ore 13:30 )



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