Martedì 23 Ottobre 2007 - 235ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:32)

L'Assemblea, dopo aver respinto con ristrettissimo margine le questioni pregiudiziali e sospensiva, ha svolto la discussione generale del disegno di legge n. 1819, di conversione del decreto-legge n. 159, recante interventi urgenti in materia economico-finanzaria, per lo sviluppo e l'equità sociale. I senatori Ferrara e Pastore (FI) hanno illustrato due questioni pregiudiziali, motivate la prima dalla violazione della legge di contabilità di Stato e la seconda dall'eterogeneità del provvedimento. Il senatore Paolo Franco (Lega) ha invece presentato una questione sospensiva per consentire al Senato l'esame della relazione sui risultati della lotta all'evasione fiscale, che quantifica la quota permanente delle entrate da destinare a riduzione della pressione fiscale.

Sulle pregiudiziali hanno preso la parola in senso contrario i senatori Albonetti (RC), Villone (SD), Sinisi (Ulivo) e Tibaldi (IU-Verdi-Com); a seguito di tali interventi il senatore Matteoli (AN) ha stigmatizzato il comportamento ostruzionistico della maggioranza, motivato dalla necessità di attendere il chiarimento politico nella coalizione che dovrebbe sostenere il Governo. E' quindi intervenuta la senatrice Finocchiaro (Ulivo), secondo la quale le tensioni all'interno delle coalizioni di Governo sono assolutamente fisiologiche e si sono registrate più volte anche nelle precedente legislatura. Il Presidente Marini ha inoltre rigettato la richiesta del senatore Calderoli (Lega) di richiedere, ai sensi dell'articolo 98 del Regolamento, il parere del CNEL sul provvedimento; i senatori Antonio Boccia e Morando (Ulivo) si sono dichiarati contrari alla richiesta poiché il parere del CNEL è stato già reso dal suo Presidente nel corso delle audizioni in Commissione bilancio. Sono intervenuti per criticare la decisione presidenziale i senatori Ferrara (FI), Calderoli e Castelli (Lega), Tofani e Matteoli (AN), Stracquadanio (DCA-MPA-PRI) ed Eufemi (UDC).

Il relatore, senatore Ripamonti (IU-Verdi-Com), ha sostenuto che il provvedimento sviluppa l'azione di politica economica del Governo, integrando il risanamento, preponderante nella manovra per il 2007 per la necessità di sanare gli squilibri di bilancio ereditati dalla precedente legislatura, con importanti misure di redistribuzione sociale e di sostegno allo sviluppo del Paese, possibili grazie ai brillanti risultati ottenuti nella lotta all'evasione e nell'ampliamento della base imponibile. Nel solco del decreto-legge n. 81 varato nel mese di luglio, il provvedimento si concentra sulle fasce a più basso reddito: un piano casa che prevede il recupero di alloggi e la costruzione di nuove abitazioni per gli sfrattati e misure per gli incapienti, previste solo per il 2007 e da affinare anche sotto il profilo della platea dei beneficiari. Il decreto prevede inoltre il ripristino degli aiuti ai paesi in via di sviluppo ed il sostegno ai piani contro l'AIDS e la malaria, interventi per la mobilità sostenibile attraverso la costruzione di metropolitane nelle grandi aree urbane e per la rete ferroviaria, misure programmatiche per il rispetto del Protocollo di Kyoto.

Una valutazione totalmente negativa sul decreto e sulla complessiva manovra finanziaria è stata invece espressa dai senatori Pianetta (DCA-PRI-MPA), Lunardi e Novi (FI), Curto (AN) e Ciccanti (UDC). A loro avviso il provvedimento è nocivo per le esigenze del Paese, in quanto determina un arretramento sul percorso del risanamento finanziario e disperde le entrate fiscali, sottratte alle famiglie e alle imprese, in una miriade di voci di spesa pubblica, inefficaci ad alleviare il disagio sociale ed inadeguate a modernizzare il sistema paese e sostenere lo sviluppo e la competitività del sistema economico. L'extragettito avrebbe dovuto essere utilizzato per ridurre il deficit di bilancio e la pressione fiscal, che è invece destinata ad aumentare ulteriormente. Particolarmente aspra è stata la valutazione del senatore Lunardi nei confronti della politica delle opere pubbliche: ha criticato in particolare la soppressione della società Ponte sullo Stretto di Messina, a suo avviso imposta da una componente minoritaria della coalizione di governo, che si conferma radicalmente contraria alla necessaria infrastruttrazione del Paese. Il senatore Baldassarri (AN) ha rilevato criticamente il ritardo con cui il Governo ha presentato le relazione sulle maggiori entrate registrate nel corso dell'anno, che peraltro dimostra che sono falsi i presupposti del bilancio del 2007, in quanto già alla fine dell'anno scorso era evidente il notevole incremento delle entrate fiscali, nonché il loro carattere strutturale.

Nella discussione hanno preso la parola perla maggioranza i senatori Montalbano (Misto-CS), Bonadonna, Valpiana e Confalonieri (RC) e Pellegatta (IU-Verdi-Com), che hanno evidenziato il successo del Governo nella lotta all'evasione fiscale ed il valore positivo delle misure previste dal decreto, sia quelle che affrontano il disagio sociale, in particolare il piano casa ed il sostegno agli incapienti, sia quelle destinate agli investimenti infrastrutturali.

(La seduta è terminata alle ore 20:16 )



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