Mercoledì 17 Ottobre 2007 - 231ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 10:31)

Il Senato ha avviato la discussione del ddl n. 1829, di conversione del decreto-legge n. 147, recante disposizioni per assicurare l'ordinato avvio dell'anno scolastico 2007-2008 ed in materia di concorsi per ricercatori universitari, nel testo precedentemente modificato dalla Camera dei deputati. Illustrando il provvedimento, la relatrice Soliani (Ulivo), ha ricordato l'importanza degli interventi previsti, quali la reintroduzione delle classi a tempo pieno, le norme più rigorose per la scelta della sede dell'esame di maturità per i privatisti, il ripristino del giudizio di idoneità o non ammissione all'esame finale della scuola media per il quale è stata prevista una ulteriore prova scritta volta a verificare i livelli generali e specifici di apprendimento, l'istituzione delle cosiddette sezioni primavera, la semplificazione delle procedure in materia di sanzioni disciplinari nei confronti del personale della scuola e dei docenti ed in materia di conferimento delle supplenze, le risorse aggiuntive destinate all'assunzione di ricercatori.

Per l'opposizione hanno espresso contrarietà al provvedimento i senatori Amato, Mauro (FI), Davico (Lega), Marconi (UDC), Valditara (AN), i quali, rilevando le difficoltà che, nonostante il decreto, stanno caratterizzando l'avvio dell'anno scolastico, hanno giudicato propagandistiche, velleitarie e prive di una visione strategica le iniziative del ministro Fioroni per un migliore funzionamento del sistema scolastico. A sostegno di tale giudizio gli intervenuti hanno ricordato la costante attenzione del Ministro ad un'opera di smembramento della riforma Moratti, spesso condotta senza il coinvolgimento attivo del Parlamento, ma tale comunque da confermare la sostanza delle scelte compiute nella passata legislatura e quindi fonte solo di confusione per il mondo della scuola e per le famiglie, ed hanno citato le inefficaci norme del testo in esame, in particolare la pretesa di istituire il tempo pieno o il tempo prolungato senza incremento di risorse e di personale. Per la maggioranza ha espresso sostanziale consenso la senatrice Pellegatta (Verdi-Com). Il vice ministro per l'istruzione Bastico ha ricordato che il decreto, intervenuto su aspetti specifici, urgenti ed essenziali al fine di dare serenità, anche di carattere finanziario, alle scuole, troverà completamento nel ddl recante "Norme urgenti in materia di istruzione", già approvato dalla Camera.

Conclusa senza l'approvazione di modifiche la votazione degli emendamenti all'articolo 1, il seguito della discussione del ddl è stato rinviato ad altra seduta per dare modo all'Assemblea di discutere le mozioni nn. 150, del senatore Vegas (FI) e di altri senatori, e 151, del senatore Dini (Ulivo) e di altri senatori sulla proposta di redistribuzione dei seggi nel Parlamento europeo che, alterando il criterio di parità tra i grandi Paesi fondatori, penalizza la rappresentanza italiana perché prende a base del computo la popolazione residente e non la cittadinanza. Le due mozioni sono state approvate a larghissima maggioranza. Nei loro interventi, i senatori Vegas (FI), D'Amico (Ulivo), Santini (DCA-PRI-MPA), Perrin (Aut), Silvestri (Verdi-Com), Mele (SDSE), Divina (Lega), Buttiglione (UDC), Allocca (RC), Mantica e Strano (AN), Antonione (FI) e Manzella e Zanone (Ulivo) hanno garantito unanime sostegno all'azione del Governo, espressa dal sottosegretario agli affari esteri Crucianelli, volta a sostenere nel prossimo Consiglio europeo straordinario la posizione fortemente contraria dell'Italia ad ipotesi di composizione del Parlamento europeo che alterino gli equilibri ed i principi stabiliti nei Trattati vigenti. Pur esprimendo voto favorevole, i senatori Verdi-Comunisti, della Sinistra democratica e di Rifondazione hanno sottolineato l'esigenza di una riflessione sul concetto di cittadinanza, che non può privilegiare astratti principi di sangue o di generazione a scapito della reale presenza nel territorio nazionale e della partecipazione concreta alla costruzione della ricchezza economica e sociale del Paese. Contrari alle mozioni i senatori de La Destra, che per bocca dei senatori Morselli e Losurdo hanno invocato anche in sede europea coerenza rispetto alle istanze di contenimento dei costi della politica e di riduzione dei parlamentari avanzate dai cittadini ed, a parole, condivise dalle forze politiche nazionali.

Informando l'Assemblea delle determinazioni assunte dalla Conferenza dei Capigruppo, il presidente Marini ha comunicato che ddl n. 1819, di conversione in legge del decreto legge n. 159, recante interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per lo sviluppo e l'equità sociale, avrà inizio in Aula la prossima settimana e che l'esame dei documenti di bilancio si svolgerà in Aula a partire dalla seduta pomeridiana di lunedì 5 novembre.

(La seduta è terminata alle ore 13:25 )



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