Mercoledì 3 Ottobre 2007 - 227ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:04)

Il ministro dell'economia e delle finanze Padoa-Schioppa ha illustrato la manovra finanziaria appena presentata al Parlamento, che oltre al disegno di legge finanziaria comprende un decreto-legge di restituzione fiscale e di forte sostegno agli investimenti e un provvedimento collegato sul Welfare, che sarà adottato a metà ottobre. La manovra si inserisce in un contesto di crescita del PIL che prudentemente l'Esecutivo stima per il 2007 leggermente al di sotto del 2 per cento e all'1,5 nel 2008 e prosegue un coerente progetto di politica economica di medio-lungo periodo teso al risanamento dei conti, allo sviluppo e all'equità sociale. Ha rivendicato a merito del Governo l'aver posto al centro della sua attività la riduzione dell'enorme debito pubblico, e quindi del peso degli interessi, nonché del patologico livello di evasione fiscale, ribadendo che il recupero dell'evasione non equivale ad un aumento delle imposte. Gli spettacolari successi ottenuti in tale settore, grazie alla fedeltà fiscale dimostrata dagli italiani e al lavoro della Guardia di finanza e dell'Agenzia delle entrate, hanno consentito di riavviare gli investimenti per le infrastrutture, di ridurre il disavanzo senza bisogno di una manovra correttiva e di restituire ai cittadini le risorse recuperate. E' quindi ora possibile realizzare le condizioni per una crescita duratura e sostenibile, che richiede l'infrastrutturazione materiale ed immateriale del Paese e l'aumento strutturale della produttività del settore pubblico. Il bilancio è redatto con una nuova e più leggibile classificazione, strutturata in 34 missioni e 170 programmi ed è auspicabile che con l'impegno del Governo alla riduzione degli emendamenti ed il concorso di maggioranza e opposizione si possa evitare il ricorso alla fiducia per garantirne l'approvazione nei tempi previsti. L'obiettivo del contenimento della spesa pubblica, pur difficile, va perseguito, estendendo le migliori pratiche presenti all'interno della pubblica amministrazione, riducendo oltre che i costi della politica (che il Governo persegue attraverso la riduzione delle consulenze e delle spese legate alla politica e la proposta di riduzione del numero dei parlamentari sin dalla prossima legislatura) le inefficienze e la proliferazione delle strutture. Il Ministro ha inoltre illustrato le misure previste dalla manovra: interventi per gli incapienti, le famiglie ed i giovani, la semplificazione degli adempimenti tributari, un organico pacchetto per la casa, interventi per il Mezzogiorno e nei comparti sicurezza, giustizia, istruzione, infrastrutture e mobilità (per le quali sono previsti 35 miliardi di investimenti), contrasto dei cambiamenti climatici e cooperazione allo sviluppo.

L'Aula ha quindi ampiamente discusso le mozioni sul piano industriale di Alitalia e sulle prospettive dell'aeroporto di Malpensa. Con il voto favorevole del Governo sono state approvate le mozioni n. 144, il dispositivo della n. 145 e la n. 146 in un testo riformulato, presentate rispettivamente dai senatori Mazzarello (Ulivo), Cicolani (FI) e Buttiglione (UDC), mentre è stata respinta la mozione n. 135 del senatore Castelli (Lega), che impegnava il Governo a respingere il piano industriale proposto da Alitalia; il senatore Mantica (AN) ha ritirato la mozione n. 138 per confluire sulla mozione del senatore Castelli. La senatrice Alberti Casellati (FI) ha contestato le modalità con cui la Presidenza ha posto in votazione la mozione n. 144. Il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Tononi ha ripercorso le vicende seguite alla decisione di vendere la quota di controllo di Alitalia per affidare la gestione della società a soggetti industrialmente qualificati, scelta resasi necessaria per la salvaguardia della società e degli interessi del Paese. Nonostante l'esito negativo della procedura, il Governo ribadisce l'intenzione di realizzare tempestivamente la cessione della compagnia.

Nel dibattito sono intervenuti per l'opposizione i senatori Leoni e Galli (Lega), Cicolani, Ghigo e Cantoni (FI), Baccini, Maffioli e Buttiglione (UDC), Pistorio e Santini (DCA-PRI-MPA), Butti e Martinat (AN) e Losurdo (Misto-LD) e per la maggioranza i senatori Mazzarello e Paolo Rossi (Ulivo), Bosone (Aut), Pellegatta e Donati (IU-Verdi-Com), Paolo Brutti (SD), Bonadonna e Palermo (RC) e Barbato (Misto-Pop-Udeur). La discussione si è focalizzata sul piano industriale di Alitalia, sulle connessioni della crisi della compagnia sull'aeroporto di Malpensa e sulle potenzialità di sviluppo di tale scalo. Secondo alcuni intervenuti le difficoltà di Malpensa, che svolge una funzione essenziale per l'economia del Nord, derivano dalla crisi di Alitalia e dal boicottaggio dei vertici della compagnia, che hanno voluto mantenere la centralità di Fiumicino, oltre che dalla insufficiente dotazione dei trasporti ferroviari. Altri senatori hanno invece individuato i limiti dello scalo varesino nell'incoerente sviluppo della rete aeroportuale del Nord e nella concorrenza da parte degli altri hub europei, ritenendo che il suo rilancio come scalo di livello internazionale risponda ai complessivi interessi del Paese e vada perseguito attraverso la cessione degli slot di cui dispone Alitalia, la stipula accordi commerciali che favoriscano favorire il servizio di vettori comunitari verso scali internazionali ed il miglioramento delle infrastrutture di accesso all'aeroporto.

Per stigmatizzare la concessione della semilibertà a Cristoforo Piancone, esponente delle Brigate rosse condannato tre volte all'ergastolo e mai pentito o dissociato, e per chiedere un intervento del Ministro dell'interno in Senato hanno preso la parola i senatori Eufemi (UDC), Gramazio (AN), Storace (Misto-LD), Strano (AN) e Selva (FI). Sulla medesima materia, ma con valutazioni diverse, sono intervenuti anche i senatori Biondi (FI) e Berselli (AN).

(La seduta è terminata alle ore 14:10 )



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