L'Assemblea ha concluso la discussione generale del disegno di legge n. 1649 di conversione del decreto-legge 18 giugno 2007, n. 73, recante misure urgenti per l'attuazione di disposizioni comunitarie in materia di liberalizzazione dei mercati dell'energia. Il relatore Cabras ha illustrato i contenuti del provvedimento d'urgenza, resosi necessario in considerazione della scadenza del 1° luglio, data in cui è entrata in vigore la direttiva comunitaria che liberalizza il mercato dell'energia elettrica anche per i clienti domestici; entro questo termine non sarebbe stato possibile completare l'iter del disegno di legge n. 691, già esaminato dalla Commissione industria e di cui il decreto recepisce in larga misura i contenuti. Il provvedimento stabilisce la separazione proprietaria tra la distribuzione e la vendita dell'energia elettrica ed inoltre garantisce la continuità del servizio alle piccole aziende e alle famiglie: in particolare tutela le fasce sociali più deboli, specie nelle aree nelle quali non opera più di un fornitore di energia elettrica, affidando all'Autorità per l'energia elettrica ed il gas il compito di stabilire dei prezzi di riferimento, tema che è stato oggetto di approfondita discussione nella Commissione di merito.

Nella discussione sono intervenuti i senatori Possa (FI), Pecoraro Scanio (Verdi-Com), Galardi (SD), Allocca (RC), Santini (DCA-PRI-MPA) e Paravia (AN). I senatori della maggioranza hanno condiviso il contenuto del decreto, funzionale ad una liberalizzazione regolata del settore ed alla riduzione della bolletta elettrica delle famiglie. Negli interventi dell'opposizione è stato criticato il ricorso alla decretazione d'urgenza, imposto dai ritardi del Governo più che da condizioni oggettive, esprimendo nel merito una valutazione differenziata: favorevole su alcune disposizione, ma contraria alla fissazione dei prezzi di riferimento da parte dell'Autorità, che dimostra una sostanziale diffidenza nei confronti del funzionamento del mercato, nonché alle norme sullo stoccaggio del gas. Il senatore Paravia ha rilevato il comportamento ambiguo della maggioranza, che in Commissione dialoga positivamente con l'opposizione raggiungendo intese significative, che vengono però smentite dagli emendamenti che il relatore ha presentato in Aula.

Il relatore e ed il rappresentante del Governo hanno rinunciato ad intervenire in replica.