Giovedì 29 Marzo 2007 - 133ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:03)

Il ministro per i rapporti con il Parlamento Chiti ha posto la questione di fiducia sull'approvazione del disegno di legge n 1427, di conversione del decreto-legge 31 gennaio 2007, n.7, recante misure urgenti per la tutela dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo sviluppo di attività economiche e la nascita di nuove imprese, nel testo approvato dalla Camera dei deputati. Ha detto che il Governo è stato obbligato a questa scelta per evitare la decadenza di un decreto che contiene misure importanti, rammaricandosi per non essere riusciti a garantire al Senato il tempo necessario al dibattito, a causa dell'ostruzionismo posto in essere alla Camera da alcuni Gruppi di opposizione.

In precedenza il ministro dello sviluppo economico Bersani aveva replicato agli interventi svolti in discussione generale nel corso della seduta antimeridiana. Ad avviso del Ministro il decreto-legge va inquadrato nel complesso normativo proposto dal Governo attraverso disegni di legge ordinari in materia di energia elettrica e gas, servizi pubblici locali, azione collettiva dei consumatori, professioni intellettuali e riordino delle Autorità indipendenti. Intervenendo a tutela del cittadino consumatore, il provvedimento si prefigge l'obiettivo più ambizioso di stimolare la concorrenza del sistema produttivo e dei servizi ed in tal modo contribuire ad accrescerne il livello di competitività. Le norme proposte sono in linea con quelle vigenti negli altri Paesi europei e determinano effetti significativi anche a livello macroeconomico: ad esempio, le disposizioni sulla vendita dei parafarmaci contenute nel decreto di liberalizzazioni presentato nello scorso luglio hanno consentito l'apertura di 1000 nuovi esercizi e la riduzione del 20 per cento del costo dei prodotti.

Nella discussione sulla questione di fiducia hanno preso la parola per i Gruppi di opposizione i senatori Grillo, Bonfrisco, Stanca e Cicolani (FI), Valditara, Paravia e Martinat (AN), Stracquadanio (DC-PRI-IND-MPA), Davico e Galli (Lega) e Ciccanti (UDC), che hanno confermato le valutazioni critiche espresse nella seduta antimeridiana in ordine alla natura propagandistica, marginale e sostanzialmente dirigista del decreto, che non intacca il rilevante monopolio dei servizi pubblici locali. Gli intervenuti hanno inoltre evidenziato la compressione che la questione di fiducia arreca alle prerogative del Senato, cui è stato impedito l'esame del provvedimento, probabilmente per evitare che si manifestassero le profonde contraddizioni che attraversano la maggioranza.

I senatori Tecce, Capelli e Palermo (RC), Banti e Gasbarri (Ulivo) e Donati (Verdi-Com) sono intervenuti a nome della maggioranza. Hanno ribadito la rilevanza del provvedimento ai fini della crescita economica e civile del Paese, anche per le opportune disposizioni sulla revoca delle concessioni ferroviarie e quelle che riposizionano gli istituti di istruzione tecnica e professionale all'interno del sistema statale di istruzione, come elemento importante nella società della conoscenza.

(La seduta è terminata alle ore 19:52 )



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