Respinta la pregiudiziale di costituzionalità avanzata nella seduta antimeridiana dai senatori Pastore e Possa (FI), l'Assemblea ha concluso la discussione generale sul ddl n. 1293, di conversione del decreto-legge n. 300, che proroga una serie di termini previsti da diverse disposizioni legislative, tra le quali quelle in materia di professioni e lavoro, agricoltura e pesca, edilizia e opere infrastrutturali, enti pubblici, attività produttive e di ambiente. Nella discussione generale sono intervenuti i senatori Saporito e Valditara (AN), Malan, Possa e Amato (FI) e Polledri (Lega): le critiche dell'opposizione si sono incentrate in particolare sul comma 5 dell'articolo 1, ritenuto un evidente caso di conflitto di interessi perché il provvedimento del Governo, che mantiene in carica i direttori degli istituti del CNR, riguarda anche il fratello del Presidente del Consiglio; inoltre la norma blocca le procedure concorsuali già avviate, ledendo l'autonomia e la funzionalità del principale istituto di ricerca pubblico nazionale.

Si è quindi proceduto all'esame degli emendamenti e sono state approvate modifiche agli articoli 1, 2, 3, 4, 5 e 6 del decreto-legge n. 300 ed all'articolo 1 del disegno di legge di conversione. Numerosi emendamenti sono stati accantonati per consentire l'esame della Commissione bilancio su riformulazioni proposte in corso di seduta.

Il Senato ha approvato la proposta di negare l'autorizzazione a procedere avanzata il 9 ottobre 2006 dal Collegio per i reati ministeriali presso il tribunale di Roma nei confronti del senatore Castelli, Ministro della giustizia all'epoca dei fatti, e di una serie di altre persone, indagati per ipotesi di reato di cui agli articoli 110 e 323 del codice penale (concorso in abuso di ufficio).